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Home > Armi > Atlanti di immagini > Guglielmotti A. Vocabolario Marino e Militare |
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Faccia
2° Faccia, si dice la parte anteriore di qualunque schiera.
3* Faccia, altresi la parte anteriore di qualunque fortificazione: e in questo senso anche il lato anteriore di torre quadrata, che prospetta la campagna o il nemico, si chiama Faccia.
4° Faccia, parlando di baluardo, di piattaforma, e simili, si chiama Ciascuno di quei due lati che uniti insieme formano un solo sagliente. Cominciano sempre dall'angolo fiancheggiato, e finiscono al fianco retto, o ritirato, che sia. - Distinguesi destra, e sinistra.
5° Faccia, similm. è chiamata dai macchinisti Ciascuna di quelle parti che sono anteriori nel prospetto dei lavori o delle opere: onde la Faccia delle valvole, dell'orificio, della piastra, del cilindro, e simili, dicesi il prospetto delle parti medesime.
10° A facce, modo avv. detto di Torre, Cannone, e simili, vale. Poligonale.
Fola
Macchina antica per uso degli spettacoli; e in guerra terrestre o navale, Arma di Spuntone per gli assalti ed assedi.
Falago
Detto del pelame di cavallo, è una gradazione del morello nel chiaro.
Falangarca
Capo della falangarchia: detto pur Stratego.
2° Falangarca, altresì, Capo della falange degli elefanti di guerra.
Falangarchia
Membro della falange, formato di due merarchie o teli, che, suppo-ponendo con Eliano il loco di sedici uomini, veniva ad avere 4096 soldati di grave armadura. Fu pur chiamata Strategia.
2° Falangarchia. Ordinanza di sessantaquattro elefanti da guerra.
Falange
Squadrone secondo l'uso dei macedoni. Ora questa voce è soltanto oratoria e poetica per Corpo di soldati scelti.
2° Falange, per i Greci, era nome tecnico di Quella ordinanza speciale di milizia, con che si formavano i loro eserciti in proporzione geometrica, e in dupla ragione. Siffatta ordinanza si componeva di Fanti, Cavalli, Carri, Elefanti, e Macchine, come le moderne compagnie, battaglioni,reggimenti,brigate, divisioni, e corpi. Contavano da otto e sedici, infino a trentadue mila uomini: variando, secondo le circostanze, secondo i tempi, e secondo i luoghi. Diversa tra li Spartani, gli Ateniesi, e i Macedoni. Ma sempre proporzionale al Drappello o Loco, che si era il primo elemento. Il Loco poteva essere di sei, otto, dieci, dodici, o sedici uomini. Io suppongo con Eliano e col Grassi quest'ultimo numero, e sovr'esso formo i Quadri della Falange. Attendano i moderni tattici: e dicano se hanno niente da correggere, e non più tosto molto da ammirare, sulla sapienza degli antichi,
3° Falange, di grave armatura. |
nr teste: |
Un loco, sotto un caporale chiamato Lochita. |
16 |
Due lochi, Dilochia, sotto un Dilochita |
32 |
Due dilochie, Tetrarchia, sotto un Tetrarca. |
64 |
Due tetrarchie, Tassiarchia, o Ecatontarchia, sotto il Tassiarca, o Ecatontarca . |
128 |
Due tassiarchie, Sintagmarchia, sotto il Sintagmarca |
256 |
Due sintagmarchie, Pentacosiarchia, sotto il Pentacosiarca |
512 |
Due pentacosiarchie, Chiliarchia, sotto il Chiliarca |
1024 |
Due Chiliarchie, Merarchia o Telarchia, sotto il Merarca o Telarca |
2048 |
Due merarchie, Falangarchia, sotto il Falangarca |
4096 |
Due falangarchìe, Difalungarchia, sotto il Difalungarca |
8192 |
Due difalangarchie, Falange, sotto lo Stratego. |
16384 |
4° Falange, di fanteria leggiera: Tarantini o Veliti. |
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Una Decarchia, sotto il Decarca |
8 |
Due decarchìe, Didecarchia |
16 |
Due didecarchie, Sistàsi, sotto il Sistarco |
32 |
Due sistasi, Pentacontarchia, sotto il Pentacontarca |
64 |
Due pentacontarchie, Ecatontarchia, sotto l'Ecatontarca |
128 |
Due ecatontarchle, Psilagia, sotto il Psìlago |
256 |
Due psilagie, Senagia, sotto il Senago |
512 |
Due senagie, Sistreme, sotto il Sistremarco |
1024 |
Due sistremi, Episenagia, sotto l'Episenago |
2048 |
Due episenagie, Stifo, sotto lo Stifarco |
4096 |
Due stiri, Epitagma, sotto L'Epitagmarco |
8192 |
5° Nella falange, di più, Soldati scelti 1000, un Agema, sotto l'Agemarca. |
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Corpo ausilario di barbari, un Drungo, sotto il Drungario. |
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6° Nelle falange, eziandio, il corpo dei Cavalli. |
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Una Epilarchia, sotto l'Epilarca |
128 |
Due epilarchie, Tarantinarchia, sotto un Tarantinarca. |
256 |
Due tarantinarchie, Ipparchia, sotto L'Ipparca. |
512 |
Due ipparchìe, Efipparchia, sotto l'Effipparca. |
1024 |
Due epilarchie, Dieffipparchia, sotto il Dieffipparca |
2048 |
Due dieffipparchie, Epitagma, sotto l'Epitagmarca |
4096 |
7° Carri. |
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Una Zigarchia, sotto il Zigarca. Una coppia. |
2 |
Due paia. Sizigia |
4 |
Quattro paia. Episizigia |
8 |
Otto paia Armatarchia, sotto l'Armatarca . |
16 |
8° Elefanti. |
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Zoarchia, sotto il Zoarca |
1 |
Terarchia, sotto il Terarca |
2 |
Epiterarchia, sotto L'Epiterarca |
3 |
Epitarchia, sotto l'Epitarca |
4 |
Ilarchia, sotto l'Ilarca |
8 |
Elefantarchia, sotto l'Elefantarca |
16 |
Ceratarchia, sotto il Ceratarca |
32 |
Falangarchia, sotto il Falangarca |
64 |
9° Capitani, e soldati (oltre i già nominati) Polemarco, Enomotarco, Dimirita, Argiraspide, Sarissoforo, Meleforo, Contoforo, Peltato, Catafratto, Oplita, Protostate, Epistate, Falangario, Falangita, Scita, Tarantino, Doratoforo, Dorifero, Etelonte. |
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10° Ordinanze: Dimiria, Enomotia, Mora, Epistasi, Celembolo, Cuneo, Plintio, Podismo, Pentecostia, Plessio. |
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11° Armi e Macchine, vedi queste voci ,e i nomi degli strumenti di guerra campale e navale presso gli antichi. |
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12° Falange. Si diceva di ogni squadrone, anche di navi. |
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Falangita
Soldato della falange.
Falarica
Arme in asta da lanciare a mano o colla balista: legno lungo, ferro quadrello di più che tre piedi, e attorno stoppa intrisa di pece, zolfo, olio incendiario, e fuochi lavorati, per mettere l'incendio tra nemici.
Falcastro
« Strumento di ferro, fatto a guisa di falce, forse Quello che oggi chiamano Roncone. » Arme in asta, col ferro adunco, a due tagli, guernito di uncini, sopra una pertica di circa due metri. Arma del medio evo, chiamata pur Ronciglio, e Roncone.
Falcato
2° Carro falcato, Armato di lunghe lame taglienti e sporgenti dalla sala, dalle ruote e dalle stanghe, Condotto da più cavalli a furia tra nemici per disertargli.
3° Ordinanza falcata, Piegata in arco a guisa di falce: ma convessa, a rovescio della Lunata, che era concava.
4° Falcala, parlando di lama, luna, e simili, vale Piegata in arco.
Falce
Quella lama lunga, adunca, tagliente, messa ritta sur un'asta; e talvolta pur obliqua come la falce rusticana, aggiuntovi un ferro per dar puntate al bisogno. Arma rozza di gente collettizia, levata nelle campagne, per guerra d'insurrezione. Di fresco, e per difetto di altre armi, i Polacchi menarono la falce sui Russi.
a. Falce, nel medio evo, Arma in asta come sopra; ma ricca e di pompa.
b. Falce d'assedio, Arme come sopra, per difendersi dalle scalate.
e. Falce murale, Quella tragrande che giuocava sotto la testuggine per radere e disfare i ripari volanti del nemico e togliergli le difese.
d. Falce navale
Quella gran lama adunca posta sopra stangoni enormi, colla quale si faceva prova di tagliare le vele, il sartiame, e le manovre del nemico.
Falcione
« Ronca: Arme in asta adunca, a guisa di falce, con uno spuntone alla drittura dell'asta.
Falconara
2° Falconara, La cassa, o la carretta della antica macchina murale che dicevasi Falcone.
3° Falconara, Feritoia nelle antiche rocche per esplodere quei pezzetti di artiglieria, che si chiamavano Falconi e Falconetti. Si vedono ancora in forme di pertugi rotondi, larghi più di un palmo, e sopravi una apertura cuneiforme che serviva alla mira. Meglio Falconiera.
Falcone
2° Falcone, Macchina murale del medio evo, più leggiera e manesca del Montone e dell'Ariete.
3* Falcone, Quel piccolo pezzo di artiglieria che era il minimo tra i cannoni propriamente detti. Nel secolo XIV, era da tre: poi col Montecuccoli da sei: più spesso da quattro: detto pur Mezzo sagro, e Ottavo cannone.
Falconetto
2° Falconetto. Crusca : « Sorta di artiglieria. » Nome della minima colubrina, come il Falcone era il minimo dei cannoni. — Vario il calibro: da uno a quattro. Si legge pur il Mezzo falconetto da due.
Falconiera
La feritoia assegnata al maneggio delle piccole artiglierie, come erano i Falconi. Se ne vedono nelle muraglie le vestigia di figura circolare, e fornite di spiraglio cuneiforme per la mira. Se ne facevano simili anche sul cassero delle navi, e sui castelli di prua,
2° Falconiera,. Per Falconara,
Falda
2 « Quella parte di sopravveste, o di farsetto, che pende dalla cintola in giù. » Cosi della tunica militare, come dell'armadura.
3° Falda« Quella parte del cappello che fa solecchio, detta anche tesa. » propr. Quella che gira attorno di cappello, elmo, morione: diversa dalla Visiera.
4° Falda. Quella parte che si stende e spiana attorno a una valvola, ad una capocchia, e simili.
Fallo
3° Scattare in fallo, detto di armi da fuoco. Far cecca. — ». Scattare.
Falsabraca
Recinto basso, e vicino, al piede del muro primario in qualsivoglia opera di fortificazione. — In questo significato è voce generica di cosa antichissima che ha esempi pur vetusti di Roma e di Pompei. Anzi non è raro leggere che alcune città avessero doppio recinto, cioè attorno al primario un Protegisma di quel genere che poscia gli Italiani chiamarono Falsabraca. La quale nondimeno è andata fuor d'uso perché, oltre al crescer le spese, si è veduto che così vicina al recinto primario, se recava qualche vantaggio contro le sorprese repentine, portava maggiori incomodi negli assedi lunghi e regolari: divideva in due parti l'altezza del muro, agevolava la scalata, e il passaggio sulla breccia, e la diserzione del presidio.
2° Falsabraca. spec. dicesi Quella opera bassa, esteriore e vicina che copre le parti inferiori di tutta la magistrale.
a. Barbacane, Opera simile al pié del baluardo.
b. Tanaglia, Quella che è al pie della cortina.
e. Coprifaccia, Quella che è solo innanzi alla feccia, o di baluardo, o di rivellino, e simili.
d. Contragguardia, Quella che è più ripida e incamiciata di muro.
e. Contrafforte, Quella che è al di dentro, dietro al muro, per sostegno del terrapieno.
Falsadore
Sorta di saetta minuta, così volgarmente chiamata, perché ingannava l'occhio e le difese.
FalsaredineRedine accessoria che governa l'andare del cavallo, senza costringere il morso. Noi diciamo Filetto, v.
Falso
3°, Il Falso della Lama, dicesi Quella parte che è più lontana dal centro di percossa.
Falso
2° Falsi cannoni, Quei ceppacci di legno torniti è verniciati che alcuni bastimenti mercantili usavano metter fuori in batteria per far paura da lontano ai pirati ed ai gonzi. - Diceansi pur Lancie false, e Lande spezzate.
Fanfara
Concerto di musica militare, fatto coi soli strumenti di ottone. Concerto di trombe.
Fante
« Soldato che milita a piedi. » indi chiare le frasi Chiamare, Invitare, Levare, Far fanti; Prevalore di fanti; Fanti e cavalli; Fanti eletti, scelti, cappati, e simili.
2° Fante perduto, secondo la frase messa in voga da un generale italiano nelle guerre di Fiandra, vale Soldato scelto, ed atto ad ogni più arrischiata e pericolosa fazione, tanto che ciascun dovesse sempre aspettarsi di vederlo un giorno o l'altro cadere. — Dicesi ancora di Sentinella, messa in luogo estremamente pericoloso.
3° Fante, nel comune linguaggio, Servitore, Garzone.
Fanteria
« Soldatesca a piede. » Si distingue la grave e la leggiera, la regolare e l'irregolare, e tutte quelle altre varietà che raccolgo alla voce Esercito.
2° Fanteria, si divide ora in tre classi: di Linea, che costituisce la massa principale della ordinanza in battaglia; la Fanteria leggiera, che combatte ugualmente serrata negli ordini, ma con armi, fornimenti, e uomini più piccoli; finalmente i Bersaglieri e Cacciatori, che combattono alla spicciolata e a piccoli drappelli, come a queste voci.
3° Fanteria di marina, era in altri tempi, e in alcun luogo è ancora, Milizia specialmente assegnata alla custodia degli arsenali, e dei basti menti da guerra: ad essi far la sentinella, montar la guardia, mantenere la disciplina, sbarcare per le fazioni terrestri, combattere nelle navali. — Grosso numero di fanterie per le armate del secolo XV e XVI: poi venne crescendo sempre il numero dei marinari, e scemando quel dei soldati: oggidì non amano a bordo la miscela di vestimenta, costumi, discipline e genti diverse. 11 marinaro fa per tutti.
Fantinetto
Alone o cosciale dell'affusto di marina.
Faretra
«Turcasso, Guaina, dove si portan le frecce. » Specie di astuccio di legno,metallo, cuoio, più stretto da pie che da capo, fornito del suo coperchio e di vari ornamenti, nel quale si potevano collocare dodici o più frecce colla punta all'ingiù ben custodite, e si portava dagli arcieri armacollo sul dorso o dall'uno dei lati. Continuo ricorre nei monumenti, e nelle scritture antiche..
Farsata
2° Farsata, Quella berrettaccia di panno, o di altra stoffa morbida, che si poneva dentro all'elmo per manco disagio del cranio nel portarlo.
Farsetto, « Vestimento del busto, come giubbone o camiciuola. » Voce ben acconcia per quelle vestimenta che usano i nostri soldati e marinari o per bassa divisa, o nelle fatiche.
Fascetta
2° Fascetta. Ciascuna di quelle bende metalliche, che si mettono nei fucili e nelle altre anni da fuoco portatili, per tenerne ferma la canna colla cassa. Si fanno spianate disopra, per non impedire la mira; incastrate a battente disotto, per evitare i risalti; e tenute da un gambetto di ferro a molla, perché non fuggano dal posto. Ordinariamente sono tre: la Cappuccina abbasso, la Mezzana nel miluogo, e il Bocchino al sommo.
3° Fascetta, altresì Quella benda di metallo che si pone presso alla bocca del fodero per affibbiarvi le correggiuole o i pendoni da portare la spada. Per lo più son due alquanto discoste tra loro, e fornite di anellini.
Fasciacca
Cintura di seta rossa o azzurra che si portava attorno alla vita per ornamento, e si porta tuttora, dai cavalcanti, e dai marinari.
Fasciare
2° Fasciare, milit. Circondare i lati delle milizie con difese naturali o artificiali. 3° Fasciare, Circondare di muraglie una piazza.
Fascina
Quel fascio di rami d'alberi, di sermenti, e simili, molto più lungo che grosso, e legato ai due capi con ritorte, che serve principalmente pei lavori di trincera a far ripari, terrapieni, colmate, e simili.
3° Fascina incendiaria, Quella che e intrisa di bitume o acconcia con fuochi lavorati per dar noia al nemico e bruciare l'opere sue.
Fascinata
« Quantità di fascine o di fastelli messi insieme per empir fossi, o far ripari. » Quantità di fascinotti, salsicce, salsiccioni, gabbioni, e simili, messi insieme per opere militari, specialmente trincera, terrapieni, ripari, colmate.
2° Fascinata, Opera speciale di terra, sostenuta da fascine, pali, gabbioni, salsiccioni, sacchi a terra, e simili, che si mettono per ripararsi dai tiri del nemico. Si dice altresì Spalleggiamento, quando fosse maggiore; e se fosse minore, Rosta.
3° Fascinata, II segno che si dà con tamburo o tromba ai soldati per uscir dalle schiere e andare al bosco per fascina.
4° Far la fascinata, frase mil. per esprimere il Fascinare, che è fazione del campo, come il Foraggiare, e simili.
Fascio d'armi
dicono i militari, Qualunque quantità, d'armi raccolte insieme, tanto che siano legate per trasportarle dal magazzino alla caserma; quanto che siano ordinate a gruppi negli arsenali per far bella mostra; quanto che siano erette sul campo per poterle prestamente imbrandire. Fascio d'armi, specialmente si chiama Ciascun di quei gruppi di fucili disposti in rotondo sul fronte di bandiera di ogni drappello, che si fanno quando i soldati lasciano 1' armi, ma non il posto. Anticamente si usava appoggiare la bocca dei fucili ad un' asta piantata in terra, e fornita di molti bracciuoli, e coperta da tela incerata, o col mantello di alcun militare. Oggidì si fa incrociando le baionette di tre fucili che premono da tre punti l'uno contro l'altro, e servono come di cavalletto a reggere quanti altri se ne voglia.
Nel Medini: All' armata ciascun battaglione accampato ha i suoi fasci d'armi innanzi alla propria fronte. Ciascun uffiziale incaricato delle bandiere pianta i fasci d'armi sulla stessa linea ed a distanza uguale, e se ne assegnano d'ordinario due ad ogni compagnia formata da due plotoni. Si forma il fascio d’armi poggiando i fucili colla bocca in alto, d'intorno ad un' asta puntata in terra. Ogni fascio è coperto da un cappelletto, o martelletto di tela incerata per preservare i fucili dalla pioggia e dall’umido.
I fasci d'armi possono formarsi da una truppa anche senza appoggio incrocicchiando prima tre baionette poste, alla bocca dei fucili in guisa che formino un treppiede stabile ed allora tutti gli altri fucili con baionetta in punta vi si appoggiano d'intorno.
Sì formano dei fasce di d'arme anche per ogni tre fucili, che appartengono ad una fila di tre uomini, e ciò per conservare il fronte di battaglia ed il terreno, che occupa una truppa schierata in battaglia, non che l'intervallo da un battaglione all'altro; ma questa operazione non è per lopiù che momentanea e si usa per dar qualche poco di riposo ai soldati dono un lungo esercizio.
Fatica
Quel lavoro straordinario che fa il militare senz’armi. Nelle caserme, la cucina, lo spazzare, la spesa, il trasporto delle masserizie, dei letti, e simili: sul campo i lavori di terra, e l'andare per acqua, per legna, per foraggio, per fascina, e specialmente per la pulizia. Per ciò usano veste grossolana di canavaccio o di lana, che soldati e marinari sovrappongono agli abiti loro per maggior nettezza ed economia. Si chiama Guarnacca, Giornea, Cioppa, Saio, Saione, Sorcotto, Camiciotto, Fusciacca, Casacca, Farsetto.
Fatto d'arme
Fazione militare, L'atto stesso del combattere, Combattimento in senso largo e generico dal duello privato alla battaglia campile.
Fatto d'oste
Lo stesso che fatto d'Armi, ma più speciale supponendosi tra eserciti.
Fazione
Nome generico di ogni azione militare, combattimento, guardia, parata, e di qualsivoglia ufficio o dovere della milizia in terra e in mare. Uomo, cavallo, gente, carico di fazione, cioè. Atto alla guerra e alle cose militari. Fare la fazione, metterla, levarla e simili, valgono, Mettere, levare, fare la guardia, la sentinella, la battaglia, ed ogni azione militare.
Feltrino
Si usa per Stoppaglio da caricare armi da fuoco speditamente, con dischetti, per lo più di feltro, o di cartone, o di cuoio, e simili, tagliati a stampo di giusto calibro.
Femmina
2° Femmina, negli arsenali, Qualunque arnese, che,essendo incavato, deve riceverne un altro. Cosi, nello strumento della Vite, la parte vuota della chiocciola, che riceve la spina, si chiama la Femmina.
3° Femmina, dicesi di Bandella, Chiave, Cavatoia, o altro strumento, perchè riceve in sé l'ago della toppa, del serrarne, della copiglia, dell'arpione; e in genere, dell'altro pezzo corrispondente, qualunque sia.
Fendente
« Colpo di spada per taglio e per dritto. » Il Fendente è colpo che fende, Quello che percuote di taglio, e vien dall'alto in basso.
Fenditura. ». f. Crusca: « Rottura, Spaccatura, Crepatura, Fessura, Screpolatura,
Ferentario
Soldato romano armato alla leggera, che combatteva nei corni, e commetteva i primi colpi. Il nome venne dal verbo Ferre, che tra i latini esprimeva più il portare spedito che non il tenere allacciato. Si teneva lo scudo e la spada, si portavano lanciotti e fionde. Quindi i Ferenti si erano per le armi da lancio. Anche la cavalleria aveva i suoi Ferentari.
Feristo
Quell'asta o pertica che sostiene ritto il padiglione del campo: cosi detto, perchè la pertica centrale porta distesa e spedita tutta in giro la drapperia che lo ricopre.
Feritoia
Apertura fetta maestrevolmente nella muraglia o parapetto di rocche, torri, baluardi, bastimenti, e dì ogni opera di difesa per uso di veder da lontano, e di offendere il nemico, senza essere né veduto, né offeso. Feritoja, è il termine generico che esprime le aperture fatte ad offesa di ogni maniera, antiche o moderne, di armi da mano o da lancio, bianche o da fuoco, coperte, scoperte, casamattate, alte, basse, di mezzo, e simili, che anticamente si chiamavano Archiere e Balestriere, fatte in tondo, in quadro, in lungo; a tromba semplice, o doppia, a spigoli, a scarpa, a ventaglio, e imbertescate: e oggidì si chiamano Archibusiere, Fuciliere, Falconiere, Bombardiere, Cannoniere, e Troniere
3° Feritoja, e sue parti: Apertura interna ed esterna, Davanzale, Ginocchiello, Ginocchio, Soglia, Sponde, Spigoli, Merloni, Direttrice, Tromba, Bertesca, Ventaglio, Fondo, Piano, Pendenza, Guancia, Gola, Battente, Strombatura, Stipiti, Spiraglio di mira, rettangolare, e cuneiforme.
4° Le feritoie, specialmente Archibusiere, si vedono ancora nelle rocche del secolo xv fatte con infinita varietà di ingegnosi partiti a fine di render facile lo sparare in più direzioni, e difficilissimo al nemico l'imboccarle.
Feritore
In stile nobile é soldato alla leggiera, che combatte spicciolato i primi colpi contro il nemico: il volgo li chiama Tiraglioli, e noi Bersaglieri.
Ferlina
Sorta di artiglieria cosi detta dal fonditore piemontese Ferlino, o Freylino. — Artiglieria fuor di regola.
Ferlino, Furlino
Specie d'antica moneta di poco valore. Indi si chiamò Ferlino quel dischetto di piombo della grandezza di un soldo, bollato per lo più da una parte sola, che si dava di contrassegno al soldati, terrazzieri, lavoratori, e simili per riconoscere e verificare la loro presenza in certe fazioni, fatiche, condotte di materiali e di altro, dei quali non si potesse misurare altrimenti la qualità. Fu detto Ferlino a Ferendo, perché con quello si portava la prova del lavoro eseguito, della quantità esatta, e della mercede dovuta.
Ferma
Trattenimento a servizio militare: Condotta di soldati per tempo e prezzo determinato.
Fermaglio
« Borchia che tien fermo o affibbia vestimenta, cinghia, cintura, o altro.» Dicesi spec.degli arnesi militari.
Fermapalle
Riparo naturale o artificiale, che nel provare le artiglierie, messo alle spalle dei bersagli, serve a frenare la corsa dei proietti, perché non vadano par la campagna, e facilmente possano essere ricuperati.
Fermata
è pure il Riposo che prendono i soldati in cammino, ed il Luogo stesso ove si fermano a riposo, notando però che la Fermata è per breve tempo, e si fa più volte in un giorno: la Posata è quella più lunga che si fa nel giorno una volta sola; Alloggiamento è posata più lieta e con maggior comodità di ricovero; Tappa è il luogo determinato, a giuste distanze, sulla strada militare per farci o Fermata, o Posata, o Alloggiamento, secondo il bisogno, e gli ordini. Quartiere, alcune volte, e in, senso speciale, é ricovero per tempo determinato, come sarebbe comunemente l'inverno. Stazione è stanza fissa per tempo indeterminato. E in questo senso si dice tanto dei soldati che camminano e si fermano in terra, quanto dei bastimenti che vanno e si fermano per mare, ora qua ora là, secondo gli ordini, o per crociera, o per viaggio, o per le provvisioni dell'acqua, del carbone, facendo fermate, posate, tappe, quartiere o stazione nei porti, nelle rade, e simili.
Ferraccio
Tra i fonditori significa quel che comunemente si chiama Ghisa,cioè il Minerale che ha subito una prima cottura, ed è ridotto in pani, per poscia entrare nei forni di fusione.
Ferraglia
Quei rottami di ferro, punte di chiodi, e frantumi di metalli o pietre diverse, che si ponevano entro tonnelletti, cuffie, cestini o sacchetti, per tirarli col cannone petriero a piccola distanza, contro la folla.
Ferraio
Artefice che lavora il ferro. Maestranza nell'arsenale.
2° Il Ferraio, è diverso dal Magoniere ch' è guardiano, dal Magnano che è di ferri minuti, dal Chiavaio che è di serrami, dal Fabbro che è di grossumi, dal Maniscalco che è delle bestie.
Ferramento
« Qualunque strumento o utensile di ferro, con che gli artigiani fanno i loro lavori. » In questo senso si dicono ferramenti, o ferri, tutti gli strumenti delle maestranze.
2° Ferramento. Aggregato di tutti gli strumenti necessari per ferrare il cavallo.
3° Ferramento. Aggregato di tutti gli strumenti di ferro da mettere in opera per l'armatura dell'affusto, dei carri, delle casse, dell' alberatura, del timone, dell'argano, dei portelli, e simili. — I quali in generale sono Cerchioni, Bandelle, Agugliotti, Arpioni, Piastre, Lamiere, Soprabbande. e Sottobande, Catenelle, Catene, Ganci, Perni, Chiocciole, Viti, Staffoni, Boccole, Chiavarde, Caviglie, Chiodi, Rosette, Anelli, Campanelle, Acciarini, Esse, Viere, Fasciature, Collari, Chiavi, Maniche, Cappelletti, Copiglie e simili.
Ferramentario
Fabbro di strumenti militari.
Ferrante
part. di Ferrare. Usato come add. dai marinari, vale che adopera il ferro, ossia l'ancora. Onde, Burchio ferrante, significa Quel burchio che è costruito con chiglia e carena, e può navigare da sé, senza conserva: diverso perciò dal Burchio piatto, e dalla zattera.
2° Maniscalco ferrante. Colui che esercita, non solo la veterinaria, ma anche la ferratura delle bestie.
Ferrare
2° Ferrare. Mettere i ferri al cavallo, secondo il costume che non si ricorda prima del secolo XII.
3* Ferrare a ramponi. Aggiugnere alcune punte o piastre acute alle estremità e in mezzo al ferro da cavallo, perchè non isdruccioli sul ghiaccio, o altrove.
Ferrato
si dice non solo del cavallo, ma della lancia, asta, mazza, e di ogni altra cosa guernita di ferro, come timoni, affusti, carri, ruote e simili, cerchiate o fornite di ferri.
Ferretto
Quel fil di ferro che apre e chiude i pendoni della spada.
Ferro
3° Ferro, pei militari, sono tutte quasi le armi offensive e difensive, tutte quelle di piastra e maglia, le armadure, corazze, scudi: Di ferro le spade, 1e lance ed ogni arma da mano e da lancio: di ferro le più antiche bocche da fuoco, grosse, minute, e portatili. Di ferro sin dai primi tempi si sono fatte le palle da cannone in Italia, come dimostrali cap. Angelucci contro al Grassi, e similm. le bombe, le granate, e simili. Di ferro gli strumenti delle maestranze di terra e di mare, dei costruttori, fonditori, calafati, zappatori, pontonieri, e simili. Indi
a. Ferro, Ogni arma di punta e di taglio.
b. Ferro, nelle Armi in asta, significa la Punta.
c. Ferro, altresì, la Punta dei forconi, spuntoni, fiocine, e simili strumenti.
d. Ferro, si chiama il piede, il candeliere il balaustro, e simili, che reggono il mostravento, le banderuole, le tende, i cannoncini petrieri, e simili.
5° Ferro, Quella suola che si chioda sotto l'unghia del cavallo, ed è semplice, o coi Ramponi.
a. Ferro di cavallo, ed A ferro di cavallo, è modo avv. che significa essere l'opera di che si parla fatta a semicerchio con le ali allungate, ed a similitudine di detto ferro.
b. Ferro di cavallo, si dice Quell'opera di fortificazione piccola, e di terra, per lo più in forma semicircolare, e munita di parapetto, che si costruisce talvolta nel fosso e nei luoghi bassi e pantanosi, e talvolta davanti alle porte, per mettervi la guardia, contro le sorprese.
a. Ferri, sono le Armature e Ferrature messe in opera nei carri, affusti, bastimenti, timoni, e altri.
7° Ferri, altresì Quei ceppi, anelli, e catene, con che si legano delinquenti e prigionieri: Onde mettere ai ferri, nei ferri, in ferri, o al ferro, vale. Imprigionare, Legare le mani e i piedi del paziente.
Festone
Quell’ adornamento di verzura, di drappi, di bambagia, e simili cose, che si mettono intorno a porte, altari, piazze, bastimenti, caserme, ed altri luoghi, ove si fa la festa. 2* Festone, spec. si chiama dai marinari. Quel adornamento di sculture, pitture, e rilievi, con che si abbellisce il quadro di poppa, e più ancor la figura della prua.
Fiancata
Colpo che si dà col fianco, o nel fianco. Sparo simultaneo di una batteria, e anche di tutte le artiglierie che sono sopra l'uno dei fianchi del bastimento. Questo era il più terribile e micidial fuoco alla marina, quando ogni vascello a tre ponti,scaricava sessanta cannonate in un baleno.
Fiancheggiamento
Principio fondamentale della moderna fortificazione: cioè Fare che tutte le parti della Fortezza scambievolmente si vedano, né in essa sia luogo dove il nemico possa stare, senza essere offeso per fianco con tiri radenti sopra tutta la superficie della muraglia. A tal fine ogni lato di cortina ed ogni faccia di baluardo è guardata da un fianco, ove sono le batterie, e le piazze della moschetteria, sufficienti alla difesa di fianco. — Questo sistema aggiunge il vantaggio del numero:
perché con poca gente, appostata nei fianchi, possono le fortezze resistere a molti : e, quando sieno guarnite le piazze laterali, bastano venti persone a difendere tutta una fronte di cinquecento metri. Né mi venga alcuno a parlare di più recenti perfezionamenti: perché, esclusa questa teoria, ogni altra tornerebbe retrograda, stolta, e traditrice. —
Fiancheggiare
Mettere la fortificazione dei fianchi. Fortificare con fianchi. Acconciare le linee a perfetta difesa per fianco.
2° Fiancheggiare, Difendere coi tiri di fianco le linee fortificate, Mettersi alla difesa di una fortezza spazzando con le batterie del fianco tutta la fronte che di là si scopre: e dicesi di Ogni opera di fortificazione disposta a difesa di questa maniera.
3° Fiancheggiare, vale. fig. Dare aiuto da lato, Fare spalla altrui: ed è quando un Corpo di milizia sostiene e difende un altro corpo ai suoi lati.
4° Fiancheggiare, altresì, Pugnere il cavallo nei fianchi collo sperone; e fig.Spingere altrui a quella similitudine: Stimolare, Pugner con motti.
5" Fiancheggiare, altresì Camminare ai fianchi dell'esercito o dell'armata nemica, Seguir di fianco la ripa di un fiume, e simili: Costeggiare.
6° Fiancheggiarsi, rifl. att. Coprirsi sui fianchi, Assicurarsi ai lati con ripari, bande di soldati, artiglierie, selve, paludi, e con ogni altro beneficio del terreno.
Fianco
2° Fianco, Term. mil. La parte destra o sinistra nel proprio corpo dell'Uomo, marinaro o soldato.
a. Fianco, La parte destra o sinistra di qualunque corpo militare, drappello, squadra, esercito, armata.
b. Girare il fianco del nemico; o Girare sul fianco, o sui fianchi, vale, Muovere nella battaglia siffattamente la propria ordinanza da trattenere il nemico di fronte, e al tempo stesso tanto allargare la propria linea, quanto occorre per oltrepassare l'uno o l'altro o ambedue i fianchi di lui, e da riuscirgli alle spalle.
e. Pigliar nei fianchi, vale, Assaltare il nemico sull'uno o sull'altro de' suoi fianchi, o sopra ambedue a un tempo.
d. Per fianco, modo avv. Dall'uno dei lati. Voce di comando alle milizie di volgersi insieme da quella parte che sarà determinata per la giunta di destro, o di sinistro.
3° Fianco, In genere si dice Qualsivoglia membro di opera fortificatoria, che ne difende un'altra, postagli ad angolo da lato.
a. Fianco del baluardo, Quel lato che unisce la faccia e la cortina, dove sono i fuochi della difesa radente. — Ogni regolar bastione pentagonale della moderna maniera ha di qua e di là il suo fianco, come le persone: questi uniscono il baluardo alle cortine e chiudono la cinta della piazza.
b. Fianco semplice, dicesi Quello che è formato da una sola linea retta, che va dalla faccia alla cortina, senza altra spezzatura, né giunta, né rinforzo.
e. Fianco ritirato, Quello che dalla cortina non giugno sino alla faccia del bastione; ma prima incontra la spalla, messavi per coprire i fuochi della difesa radente.
d. Fianco coperto, Lo stesso che Ritirato. Dei due nomi, l'uno esprime la giacitura ritirata; l'altro l'effetto risultante, perché resta ricoperto.
e. Fianco sporgente, Quella parte di spalleggiamento che viene in fuori in retta linea dalla spalla quadrata. Dicesi pur fianco avanzato.
f. Fianco casamaltato, Quello che ha le batterie coperte a botta di bomba.
g. Fianco basso, è una specie di Piazza secondaria che serve a raddoppiare le batterie angolari. Il basso fianco quasi sempre è congiunto all'alto ed a tutto il corpo della piazza; sovente coperto dalla spalla; talvolta distaccato con ponte levatoio, scala, e androne per le comunicazioni principali.
h. Fianco doppio, dicesi Quel fianco aggiunto sull'una e l'altra parte della cortina spezzata, quando dessa sia troppo lunga, o quando si vogliano accrescere le difese in quel tratto, o circuire spazio grande con pochi baluardi. In questi casi il fianco ordinario (o primo) del bastione difende la spezzatura; e il fianco della cortina (aggiunto, secondo, o doppio) difende la faccia del bastione seguente. L'invenzione é di Antonio il Giovane da Sangallo per fortificar Civitavecchia, e per acconciarsi a quel terreno, come ho dimostrato ex professo.
i. Fianco di ordine rinforzato, si dice nell'istesso senso di Fianco doppio: perché tornano al medesimo concetto della fortificazione il Rinforzare e il Raddoppiare. Similmente tornano ad una cosa sola gli altri due nomi Fianco secondo, e Fianco della cortina.
k. Fianco retto, dicesi Quello che é perpendicolare alla cortina.
l. Fianco acuto, ottuso, obbliquo, dicesi Quello che non è perpendicolare alla cortina; ma obliquo alla medesima.
m. Fianco allunato, concavo, tortuoso, mistilineo, a risalti, a denti di sega, e simili, sono da ricordare tra la infinita varietà, che esprime chiaramente la ricchezza del linguaggio magistrale, e le figure diverse dei fianchi, secondo la vena degli ingegneri, o secondo le accidentalità del terreno.
Fiandrone
Spaccone, Millantatore di bravure fatte in lontani paesi. Voce derivata dalle millanterie di alcuno che tornava dalle guerre di Fiandra, donde fosse per avventura fuggito. — Così gli Spagnuoli del nostro tempo chiamavano los Ayacuchos, quelli che miseramente eransi colà battuti nella guerra dell'indipendenza peruviana.
Fiarnaldo
Cavaliere fiarnàldo di un altro dicesi Quegli che è meno anziano nello stesso drappello. Quasi andante o arnesato di minor feudo, anticamente detto Fio.
Fiasca
s. f. Crusca: « Fiasco grande, ma di forma schiacciata. »
2° Fiasca della polvere. Quella di metallo o di cuoio che portavano anticamente gli archibugieri armacollo, piena di polvere sciolta, quando si caricava senza cartucce, e si misurava la polvere sulla palma della mano. Nome bellissimo per quei tempi, non per i nostri. Le moderne taschette non hanno nulla di simile con le fiasche antiche, checché ne dicano alcuni vagheggini ; né potrebbero chiamarsi altrimenti che Giberne, e Cartucciere, v.
3° Fiasca, oggidì, Quel vaso di metallo foderato di pannolano, che portano i soldati armacollo con la loro provvisione di bevanda nelle marciate.
Fiaschino
Piccola fiasca di cuoio forte, di corno, o di metallo, stretta al collo, e schiacciata al ventre, che serviva agli antichi bombardieri per versare il polverino sul focone del pezzo.
2° Fiaschino. Quell'arnese simile al precedente, che portavano gli antichi archibugeri insieme con la fiasca per innescare il focone dell'arcobuso.
Ficcante
Term. dei bombardieri formato dal part. del verbo ficcare. Significa Cacciato o Confitto obbliquamente : e si dice di tiro, di difesa, di colpo, di cannonata, moschettata e simili, quando il proietto è cacciato obbliquamente; cioè quando non cade Piombante sulla verticale, né Radente sulla orizzontale, ma ad angolo più o meno aperto tra le dette linee.
Ficco
Si usa in modo avverbiale A ficco, o Di ficco, coi verbi Battere, Difendere, e simili; o aggiunto ai nomi Colpo, Tiro, Batteria, e simili, significa propr. Quel modo di trarre, che non è orizzontale o radente, e nemmeno piombante o verticale, ma obliquo più o meno tra i due.
2° Di ficco, talvolta si dice di Qualunque tiro quando la palla entra e si ficca nel bersaglio.
Fila
« Ordine o Serie di cose disposte in lungo, e l’una dietro l'altra. »
2° Fila, milit. Serie ed ordine di soldati, di marinari, di artiglierie, di bastimenti l'uno dietro l'altro per la medesima drittura. — Qui si vuol notare che i tre vocaboli Linea, Fila e Riga, sono tecnici nella tattica: e non da confondersi. Tutti tre esprimono Ordine di persone o di cose messe per la medesima drittura; ma sotto diversi rispetti. Riga esprime ordine di persone o cose, l'una a lato dell'altra: Fila, l'una dietro l'altra; Linea e più generica, e comprende le due precedenti senza determinare più l'una che l'altra. Linea si dice di ogni ordinanza attelata sulla fronte, sui fianchi, alla coda: sebbene principalmente sia L'ordinanza della fronte in battaglia.
a. Le File, si chiamano prima, seconda, terza, e cosi di seguito, coi numeri ordinali, cominciando dalla fronte, infino al fondo, per tutta l'altezza, o lunghezza, ch'essa abbia.
b. Capofila, è il primo della fronte; Serrafila, l'ultimo alla coda: e si dice di soldati, marinari, cavalli, artiglierie, e navigli.
e. File doppie o dispari, Quelle che son formate dai numeri pari, o caffi. Si dice specialmente della cavalleria.
d. Mezza fila, Sezione della Fila per metà.
e. Far fila, Lo stesso che Mettere in fila, Ordinare in fila.
Filetto
3° Filetto. Quella imboccatura del cavallo, piccola, sottile, spezzata, ai due estremi della quale sono attaccate due corde, che vanno alle due colonne di ogni posta de' cavalli in scuderia, e servono a tenere alta la testa alla bestia, quando viene strigliata o altrimenti curata, o governata.
4° Filetto. Frenello accessorio, che governa l'andar del cavallo, senza costringere il morso.
Filibustiere
Nome preso dai pirati nei mari dell'America. I primi furono inglesi, e si chiamarono Fribustieri, Flibustieri, e Filibustieri, che significa in lor favella Liberi Abbottinatori, da Frèe-Booters. E. si noti che Booter viene da Booty (bottino) non da Boat (barca).
Filiera
« Strumento d'acciaio bucato con fori di diverse grandezze, per uso di passarvi ferro, o altri metalli e ridurli in filo. »
Filigrana
Specie di lavoro fino che si fa coi fili d'oro o di argento, a filetti, a filoni, a grillotti, e simili, e serve per spallini da ufficiali, fiocchi di spade, e simili.
Filo
b. Filo della spada, e simili, propr. il Taglio. Quindi Mettere, Mandare, ecc. a fil di spada, vale Tagliare, Uccidere, fare a pezzi. — Andare a filo, o per filo di spada, Essere ammazzati.
Finimento
3° Finimento, parlandosi di cavalli da tiro, dicesi di Tutto ciò che serve per attaccar le bestie ai carri e cassoni di artiglieria : cioè Collare, Braca, Pettorale, Groppiera, Sella e Sellino, Tirelle, Reggipetto, Reggitirelle, Cinghie, Riscontri, Codone, Ritegno, Catena, Cinghioni, Controcinghioni, Fibbie, A-nelli, Ciappe, Ciappette, Sopraschiena, Reggibraca, Sovatti, Posoliera, Posole, Posolino, Sottopancia, Riscontri, Soprana, Forchetto, Scarpa, e Martinicca.
Finta
« Finzione. » E si dice milit. di Qualunque attacco simulato in un luogo, per distrarre l'attenzione del nemico dall'altro, dove veramente si vuole assaltarlo.
2° Finta, nella Scherma, si dice Quella mossa colla quale si accenna di mettere il colpo in una parte, per dare invece improvvisamente nell'altra.
Fioccare
2° Fioccare, fig. Venir giù foltamente i proietti minuti, quando sono lanciati con tiro continuo dalla moschetteria: che se fossero spessi e grossi di artiglieria, direbbesi meglio Grandinare.
Fiocchetto
Si dice di quelle Nappe, o Nappini di seta o d'oro o simili che si usano per distintivo dai militari.
Fiocco
Medini: Fiocco di spada o sciabola. È quello che i sotto-ufficiali, colonnelli, e generali portano d' intorno al manico della loro sciabola, o spada , il quale suol essere di qualunque grado; e d' argento o d'oro con canutiglia pendente da un gallone della stessa qualità per gli ufficiali.
Fiocco dì sciarpa sono quei due grossi fiocchi. di canutiglia di seta ritorta, che pendono alle due estremità della sciarpa negli uffiziali che legano alla cintura quando sono in tenuta sotto le armi. La guardia reale porta le sciarpe ed i fiocchi d'argento tessuto con seta, ed il resto dell' armata li porta di seta bianca e rossa.
Fiocco di berretta o coppola. Questo è di frangia di lana di vari colori, ed è quelle, che i soldati portano pendente alla loro coppola giornaliera.
Fiocco di casco, fr.Pompon.Questo è dì lana rossa o bianca, che i soldati portano di varie forme in cima al loro casco: ma per lo più bislungo , o a guisa di palla.
Fiocco del tappetto del fucile. È un piccolo fiocco di lana dintorno ad un pezzetto di legno, che entra a guisa di tappetto quattro dita circa nella canna del lucile, restando fuori soltanto la sua piccola capocchia formata dal fiocco stesso ed è molto utile por preservare dalia pioggia e polvere il di dentro del fucile, soprattutto quando si è in marcia o al campo.
Fiocchetto di spilafocone. è un piccolo fiocco di peli, legato con catenella di filo d'ottone alla bottoniera del soldato, da cui pende anche un piccolo ferretto per forare il focone del fucile. Esso serve per nettare il forame dopo molte scariche.
Fionda
« Strumento da lanciare sassi o palle di piombo. » E formata di due funicelle che reggono in mezzo una rete o staffa a mandorla: sulla staffa si pone il sasso: la cima d'una funicella sta legata e ferma con un cappio al dito mignolo, l'altra si tiene parallela alla medesima, e stretta nella stessa mano. Il fiondatore ruota l’istrumento e nell'impeto maggiore della rotazione, secondo il tiro che vuole, apre la mano, il sasso fugge per la tangente, e la fionda resta al dito mignolo. Ho veduto in Terracina la caccia de' palombi fatta dai fiondatori, e tiri cosi giusti e lontani da disgradare i fucili comuni.
2° Fionda, si chiama altresì Fromba e Frombola, Fustibalo, Mazzafrusto, Scaglia. La voce è dal latino Funda che significa lo stesso, e viene dal verbo Fundere, Spargere, Gittare, Scagliare. — Era arma di lancio nelle antiche milizie, e specialmente i cretesi, ed i magliorchini si reputavano eccellenti.
Fiore
3° Fiore. Ciascuno di quei due bottoni della briglia all'estremità della guardia, nei quali si mettono i due voltoi.
4° Fiore. Ciascuno di quei due bottoni. stellati nei quali era impernata la visiera dell'elmo: e Quelli donde adesso pendono i cinturini dell'elmo o cappello militare.
Fioreggiente
Term. di artigl. da Fioreggiare: Che fioreggia. Si dice di batteria o di tiro, o di proiezione, Che scorre a fior d'acqua Che lambisce la superficie del mare, del terreno, e simili; senza ficcarvisi.
Fioreggiare
Term. di artigl. Mantenersi lungamente in fiore o sul fiore. È termine leggiadro dei bombardieri, perché altri intenda Correre il proietto rasente sul mare, sì che lungamente si mantenga a fior d'acqua. Tiro che dicono Basente, a Livello, come succederebbe di punto in bianco, sparando dalle banchine di un basso molo.
Fioretto
2° Fioretto, Piccolo corpo di soldati sceltissimi. 3° Fioretto, Spada senza punta e senza taglio, ed anche sottile ed elastica, colla quale si impara a giuocar di scherma, senza offendere l'avversario e si chiama pur Spada di marra. — Si disse Fioretto pel bottoncino, simile a fiore, che portava in vece di punta. Talvolta s'infarciva di gesso, o di altra tintura, per riconoscere dove fossero le toccate.
Fiorito
E si dice di esercito, di armata, di soldati, e simili, vale, Scelti, bene in ordine, in ottimo stato.
Flagello
Medini: Arma antica offensiva simile all'attrezzo per battere il grano (correggiato); la parte destinata a percuotere era munita di punte di ferro. La parta a bastone con cui si impugnava era detta mànfano.
Focaia
« Aggiunto di pietra silicea, dalla quale si cavano scintille percuotendola col fucile. » Faceva parte dell'acciarino, quando si dava fuoco alle armi per le accensioni del carburo di ferro, strappato al focile dalla pietra.
Foce
« Sboccatura della canna della gola in bocca. » plur. Fauci.
Focone
4° Focone, nelle armi da fuoco, Quel piccolo forame che è nella culatta di ogni canna, e va dalla superficie esterna sino al fondo dell'anima, perché trapassi l'ago, o la innescatura ad allumare la carica. Il focone terminava al di fuori con lo Scodellino, e si chiamava pur Lumiera, Luminello, e Caminetto, secondo le forme ed armi diverse di che v. queste voci.
Fodero
3° Fodero. « Vettovaglia, Annona militare. » — Voce dei tempi barbari, quando i baroni e i vassalli, chiamati alla guerra, dovevano portare seco ciascuno le sue provvisioni: ed i vincitori avevano il costume di esigerle dai vinti. Indi il diritto del Fodero.
4° Fodero. Quello strumento di cuoio o di metallo entro al quale si ripongono le lame delle armi bianche per custodirle nette, e senza pericolo di chi le porta. Il fodero è più solido della guaina; ed è voce da usare per le armi più acute e più gravi da punta e da taglio. Sue parti: La Cappa, la Ghiera, la Cravatta, la Bocca, la Bocchetta, e il Maschio, il Contraffodero, le Linguette o le Mollette, le Fascette, gli Anelli, le Campanelle, le Fibbie, il Puntale, il Bottoncino o la Cresta, Pendoni, e Cinturini, Corregiuole, e Cintura.
Fogata
Sorta di mina leggiera e superficiale, che si fa per distruggere opere di terra, o per mettere a soqquadro l'alloggiamento nemico. Alcuni alla venez. dicono Fogada.
Folgorone
Si dice di quei Razzi che sono specialmente assegnati a spargere gran luce in alcun luogo, dove siano gettati.
2° Folgorone, Specie di razzo, che si usava per allumare le artiglierie.
Folla
s. f. Crusca-. « Pressa.» Calca impetuosa e disordinata di tutti i giostranti, quando, nel Unire dell'armeggio, si mischiavano insieme tutti in un tempo; o quando correvano al Saracino l'uno dietro l'altro, senz'ordine.
Folle
« Matto, Vano. » Girevole, si dice dalle maestranze dei pezzi snodati, girevoli, bergoli, che si scatenano alla impazzata. E si usa talvolta anche in forza di sust.
2" Ruota folle, ed ancora semplicemente la Folle, si chiama Quella ruota che, infilata in un asse girevole, a sfregamento dolce, può andare avanti e addietro senza costringere l'asse a seguirla. E cessa di esser Folle quando con qualunque artifizio, pognamo con una indentatura, viene congiunta al meccanismo. Allora solo la ruota trasmette il suo movimento all'asse, e reciprocamente l'asse alla ruota. Si usa frequentemente negli opifici, dove il moto prodotto dal vapore è trasmesso per via di coreggiuole. Quindi volendo arrestare il movimento, si rende folle la ruota: basta sdentare, o passare la correggia dalla ruota vivace alla Folle. — Si rende ugualmente folle l'elice, e la ruota a palette dei piroscafi, sciogliendo le maniche loro di congiunzione coll'asse, quando si voglia andare per qualche tempo a vela.
Fonda
Tasca di pelle, larga e profonda, ad uso di custodire checchessia. Nome speciale di Quella tasca di cuoio che pende Innanzi ai lati della sella per tenervi le pistole pronte alla mano.
3* Fonda, è altresì Quell'arnese della cavalleria, che serve a portare il moschetto. E composto di un calzuolo che riceve la bocca dell'arma, di una correggia che tiene il calzuolo sulla diritta della sella, pendente dall'arcione davanti, e di un cappio che ritien il calcio dell'arma pendente dall'arcione di dietro. Il cavaliere nel montare in sella passa la gamba dritta tra la sella e il fucile, e cavalca col calcio sulla coscia. Questo metodo è semplice, il maneggio dell'arma pronto, e gli spari fortuiti non sono cosi pericolosi colla bocca abbasso, come sarebbero portando il fucile con la bocca alta allo insù.
Fondello
« Anima dal bottone.» Quel piccolo pezzo di legno, metallo, o feltro rotondo che chiude la carica della polvere nel sacchetto, nella cartuccia, o nella culatta a retrocarica.
Fondere
« Struggere, Liquefare i metalli, e ogni altra cosa nella fornace, mediante il fuoco. » 2° Fondere, si dice militarmente delle artiglierie: Per far le quali, prima si fonde il metallo alla fornace, poi si cola e getta nelle forme, finalmente col trapano, al torno, ed al cesello si trafora, e si finisce. Arte antica dei maestri italiani, come nei libri del Biringuccio, e del Cellini.
3° Fondere, si usa con diversi nomi, e secondo le diverse forme della fornace si chiama a Mortaio, a Tazza, a Crogiuolo, a Catino, a Sabbia, a Vento, ed a Riverbero.
Fonderia
Luogo ove si ronde il metallo e si gettano le bocche da fuoco. L'opificio fa parte dell'arsenale, ed è diviso in tre sezioni: Fornace, Colatoio, e Trapano.
8° Fonderia, è altresì il luogo dell'arsenale ove si fondono i proietti, e tutti si lavorano quei ferramenti, ed armamenti che servono all'affusto, bandelle, boccole, pulegge, bronzine, paranchi, caviglie, guancialetti e simili.
Fonditore
Colui che fonde il metallo per le artiglierie alla fornace; e Gettatore, colui che lo getta nelle forme del colatoio.
2° Arnesi e attenenze del Fonditore. Forno, Fornace, Fornello, Forma, Fucina, Maglio, Martello, Tanaglia, Forcipe, Morsa, Lima, Bulino, Cesello, Brunitoio, Mandriano, Attizzatilo, e Riavolo. 3° Fonditore, vale anche Fromboliere, Fiondatore.
Forbire
« Nettare, Pulire » Si dice militarmente delle vesti, dei budrieri, delle piastre, fibbie, borchie, metalli, e più delle armi da fuoco e bianche, perché risplendano, raggino, e rispondano precise al bisogno.
2° Forbire le armi. fig. Apparecchiarsi a combattere.
Forbito
Netto, Pulito, Lucente, e si dice delle armi e metalli che risplendono. E fig. di ogni cosa elegante e bella.
Forbitoio
« Strumento con che si forbisce. »
Forbitore
« Chi o che forbisce.
Forbitura
L'effetto del Forbire, Lo stato della cosa forbita.
Forcata
« Parte del corpo umano, dove finisce il busto, e cominciano le coscie. »
b. Forcata, fig. Ogni sostegno o apparecchio fatto a similitudine di forca, comò sono i candelieri, le battagliole, le caprie.i colonnini, i bardini. i balaustri, e simili, per reggere pavesate, tende, filari, guardamano bracciali, e specialmente le piccole artiglierie a bilico.
Forcella
5° Forcella. Term. d'artigl. La media tra due punti avvantaggiati o scarsi presa per esperienza dai proietti, volendo che arrivino al bersaglio.
Forcina
2° Forcina, Term. mil. Quell'asta di legno che gli antichi schioppettieri portavano marciando sotto il braccio sinistro, e nel combattere appuntavano in terra per appoggiare lo schioppo sopra la inforcatura della medesima, e assestar meglio il colpo. L'asta aveva all'estremità superiore una lunetta o semicerchio, e nella inferiore un puntale di ferro: e questo serviva a ficcare in terra la forcina; e talvolta anche a menare di punta contro nemici, e cavalli: primo elemento della successiva baionetta.
Foriere, Furiere
s. m. Crusca: « Colui che va avanti a preparare i quartieri nel viaggio che fa un esercito, o altra gente in buon numero: e dicesi singolarmente delle corti dei principi. »
2° Foriere. Term. mil. Quel sottufficiale, che ha il carico di preparare gli alloggiamenti della propria compagnia in marcia e di tenere i conti e le scritture sotto la direzione del Capitano di essa.
3° Foriere maggiore, Titolo dato al primo tra i forieri d'un reggimento.
4° Forier generale, Lo stesso che Quartiermastro generale. L'ufficio e grado di Foriero dipende dagli speciali regolamenti.
5° Foriere, oggidì, scrivono anche Furiere.
Forlina, Ferlina
Specie di bombarda cosi detta da un Ferlino o Freylino bombardiere piemontese. — v. Ferlino.
Forma
3° Forma, Quell'ordigno col quale si gettano palle e proietti d'ogni specie e calibro.
4° Forma, Quel cavo di terra entro al quale si gettano le artiglierie o altri lavorecci di fusione, facendovi scorrere il metallo fuso sul modello.
5» Forma, Quel cavo nel quale si costruiscono o si carenano i bastimenti. — ». Bacino.
6° Forme, si chiamano con vocabolo collettivo Tutti gli ornamenti e modanature delle artiglierie, delle fortezze, e dei bastimenti: Cordoni, Listeni, Astragali, Fascie, Rosoni, Bottoni, Balaustri, Bandini, Archetti, Bracciali.Voltiglioni, Battagliele, Cinte, Candelieri, Caprie, Listelli, Uovoli, Mensole, Beccatelli, Peducci, Colonnini, Cornici, Cimase.
Fornimento
« Ciò che fa di bisogno altrui per qualche particolare impresa o affare. »
2° Fornimento. Tutto ciò che abbisogna in un impresa di guerra per l'esercito o per l'armata, in una fortezza o in un bastimento, tanto di munizioni da guerra, quanto da bocca, come pure d'armi offensive e difensive.
3° Fornimento. Nome collettivo di tutti gli attrezzi necessari al servizio di una bocca da fuoco. — v. Cannone, e Armamento.
4° Fornimento. Nome collettivo dei pezzi che formano la guardia, l'elsa, e la croce della spada. — v. Spada.
5° Fornimento. Nome collettivo degli arredi e guarnimenti da cavallo. — v. Briglia, Sella, Finimento.
6° Fornimento. L'insiome degli ordigni e strumenti che servono a tenere collegate insieme le varie parti di ogni arma da fuoco portatile, come carabine, moschetti, pistole; ed a maneggiarle, montarle, e smontarle. — v. Focile.
7° Fornimento, Tutto ciò che nella giberna si ripone pel maneggio delle armi da fuoco portatili: Cartucce, Cappellozzi, Polvere, Palle, Cacciavite, Tiramolle, Chiavetta, Caccialuminello, Caccianoce, Cavastracci, Tirapalle, Turaccio, Setolino, Spillo, Spinetta, Ago, Martellino, Bocchino, Ampollette, Pomata, Manteca, Cappuccio, e Borsa.
Fornire
2° Fornire. Term. mil. Provvedere Somministrare munizioni da guerra, da bocca, armi, ed ogni altro militar corredo all'esercito, all'armata, al campo, alla fortezza, al bastimento.
Forte
« Il migliore, il nervoso, il flore delle forze. » Quindi il nervo, il centro dell'esercito e dell'armata.
2° Forte della spada, Quella parte della lama ove è il centro di percossa: e si trova a due terzi di lunghezza dall'impugnatura.
4° Forte, milit. Luogo munito per arte militare posto a guardia, sempre isolato, dove possono anche pochi resistere a molti.
a. Forte reale, Quello che è costruito secondo le forme dell'architettura regolare, .e può difendersi coi grossi pezzi, chiamati Reali.
b. Forte di campagna, Quella opera campale, trincerata e chiusa da ogni parte, che si fa per difendere e mantenere un passo difficile, per difendere frontiera, campo, e simili. Le sue forme sono diverse, ma sempre adatte al terreno ed al bisogno.
Fortezza
Rocca, Cittadella, Propugnacolo, fatto con forti muraglie, per difender se, e tener lontani i nemici. » Piazza reale, ben munita con opere difensive ed offensive, valide e permanenti, ove poca gente e per lungo tempo può resistere a molti. — Tocco ora la diversità dei supposti sinonimi.
a. Propugnacolo, Voce oratoria, generica, antica e moderna, di fortificazione permanente e passeggerà vale per tutto.
b. Trinceramento, Opera di terra, campale, passeggera: vale per gli usi antichi e i moderni.
e. Bastia, Opera antica, isolata, propriamente di pali e terra, alla quale son succeduti i fortini distaccati.
d. Torre, Edificio eminente, isolato, non mollo largo, messo per guardia.
e. Bastione, è Bastia grande nell'uso antico: ma nell'uso moderno è Parte della cinta fortificata, di figura pentagonale, e propriamente di terra, o terrapienato.
f. Baluardo, è sempre di muro: già di figura quadra o rotonda nel tempo antico; e poi pentagonali nel moderno.
g. Castello, propriamente Paese abitato dal Feudatario e dai suoi vassalli, e fortificato per loro difesa.
h. Rocca, Edificio tutto militare, di uso e forme antiche, ed abitato dai soli presidiar!.
t. Forte, è Luogo fortificato alla moderna, tutto militare, sempre distaccato, e secondo l'uso non tanto importante quanto Fortezza.
k. Cittadella, Fortificazione minore,presso citta o piazza maggiore, per tenere i terrazzani, o per ultimo rifugio dei difensori.
I. Piazza, Qualunque luogo fortificato alla moderna, ove sia comando e residenza militare.
m. Bicocca, piccola, debole, montana.
n. Battifolle, piccola fortificazione, isolata in campagna, di forme diverse, per contenere il nemico, e impedirne il folle scorrazzamento. Gli Stranieri dicono Blockhaus.
5° Fortezza, secondo l'uso presente, s'intcn l-1 Piazza reale di primo ordine, con tutti i suoi accessorii, ed opere interne ed esterne: come sarebbero in Italia Genova, Mantova, ed altre simili.
a. Fortezza regolare, Quella che é costruita sopra una figura geometricamente perfetta, cioè di lati e d'angoli uguali tra loro, e con tutte le parti omologhe e simmetriche.
b. Fortezza irregolare, Quella che, essendo descritta sopra una figura tortuosa, non ha i lati omologhi né uguali, né similmente posti. Siffatta irregolarità quando provenga dalla necessità di adattarsi al terreno, da giuste ragioni, e da ingegnosi partiti per la difesa, non è imperfezione.
Forticello
Piccolo forte e vile, Fortino di riparo innanzi ad altre opere, anche di legame persicurezza delle guardie.
Fortificare
« Afforzare, Munire, Render forte. » Si dice di un Luogo, di una Piazza, di un Campo, d'un Esercito, di un'Armata con opere, macchine, armi, gente: insomma con qualsivoglia aiuto e difesa.
Fortificazione
Azione del fortificare: cioè del Mettere riparo, di ferro, di muro, di terra, di legno, per difendere il luogo e le persone. In somma la scienza e l'arte del Fortificare.
2° Fortificazione primitiva, Quella formata da grandi e gigantesche muraglie per chiudere un recinto. Si chiamaTitanica, quando sia rettilinea, composta di enormi macigni poligonali, uniti insieme senza cemento: si chiama Ciclopèa, dove i macigni volgono ad arco, ben squadrati e commessi a contrasto, e del pari senza cemento. In Italia se ne vedono grandiosi avanzi presso le città di Alatri, Volterra, Cero, Populonia, ed in più luoghi delle isole vicine, specialmente al Gozzo maltese, ed ai Nuraghi sardegnoli. — Metodi ambedue grandiosamente riuniti e terrapienati nello stupendo Recinto serviano di Roma.
3° Fortificazione antica. Quella formata da una cinta di muraglia semplice in pietra, mattoni, e calcina, guernita di alte torri a giuste distanze, e munita di un fosso. Pompei, Ercolano, Siena, e quasi tutte le città antiche della nostra penisola hanno monumenti più o meno grandiosi di questa seconda maniera; il cui tipo più perfetto si ammira in Roma nel Recinto aureliano, e durò per tutto il medio evo, sino all'invenzione della polvere.
4° Fortificazione moderna, Quella che viene dopo l'artiglieria da fuoco. Incomincia col cimare le torri, poi mette fuori i puntoni, rinforza i muri, forma il baluardo pentagonale, stabilisce la difesa per fianco; aggiugne le casamatte, il terrapieno, ed un gran numero di opere esteriori. I primi maestri a tutte le nazioni sono stati gli Italiani. I primi disegni sono del Taccola, nel 1458, autografi alla Marciana di Venezia: il primo monumento esistente è il baluardo di Giuliano da Sangallo nella rocca d'Ostia il 1483.
5° Fortificazione, secondo diversità e forme, chiare per sé, e dichiarate a suo luogo in questo vocabolario, si dice Naturale, Artificiale, Mista, Circolare, Poligona, Regolare, Irregolare, Permanente, Passeggiera, Tumultuaria, Campale, Murale.Stabile, Offensiva, Difensiva.
6° Fortificazione, rispetto alla cinta: Corpo, Perimetro, Girone, Poligono, Fronte, Magistrale, Recinto primario ed esteriore, Opere avanzate, collegate o distaccate, Circuito, Procircuito, Pomerio, Giro.
7° Fortificazione, rispetto ai membri, Muro, Terrapieno, Cortina, Ramparo, Bastioni, Batterie, Casamatte, Cavalieri, Piatteforme, Tamburi, Contromine, Feritoie, Bertesche, Rondelli, Parapetti, Banchine, Piazze, Beccatelli, Blinde, Ballatoio, Àggere, Baluardi, Fianchi, Faccie, Gole, e Porta.
8° Fortificazione, rispetto alle opere esteriori: Fosso, Cunetta, Controscarpa, Strada coperta, Spalto, Capponiere, Copri faccia, Falsabraca, Forbice, Tanaglia, Barbacane, Rivellino, Lunetta, Tanaglione., Freccia, Opera a corno, a coda, ad ali, a corona, a denti, Contrafforte, Ridotti,' Fortini, Catricole, Palizzate, Grotta, Cofani, Tamburi,. Buche di lupo, Caldaie, Ridotti, Appalaneati, Bastite.
Fortino
2° Fortino, Nome speciale di piccola e gentile fortificazione permanente, per difesa di posto importante. Modello di questo genere il fortino di Nettuno, edificato l'anno 1501 dal Sangallo con quattro baluardi, orecchioni, musoni, fianchi ritirati, e cortine che non passano i quaranta metri. 3° Fortino di campagna, Quella fortificazione passeggera, che si costruisce al bisogno per guardia di posizione avanzata, o per difesa e spalleggiamento di esercito campeggiante.
Forzato
2° Palla forzata, dicesi, Ogni proietto delle armi da fuoco, quando incontra nell'uscire, gagliarda resistenza dalle pareti che lo stringono, per crescergli velocità. A tal fine talvolta si cacciava dentro il proietto a colpi di mazzuola, talvolta si costringeva a dilatar la base sopra una spina di ferro messa dritta in fondo alla camera, talvolta si introduceva per la culatta sino a quel punto ove da sé si trovasse stretto tra le pareti della camera fatte a studio di minor calibro: e talvolta anche più stretto per tutta la canna tra spirali rigate. Invenzioni tutte più nostre e più antiche che altri comunemente non pensi.
Forzato
« Chi è condannato al remo. » Nei secoli passati, quando tutta la militare marineria italiana si componeva di vascelli a remo, la ciurma, necessaria al palamento, era di tre maniere d'uomini: Schiavi turchi o prigionieri di guerra, messi al remo; Buonavoglia, o gente disperata, che si vendeva per un certo tempo in galera; Forzati o malfattori, condannati dai tribunali a quel travaglio. Questi si chiamavano Galeotti, perché stavano nelle galere; la prigione si chiamava Bagno, perché galleggiante; il Bagno talvolta si diceva Darsena, perché quivi le galere svernavano e quivi era l'ordinaria mansione di quelle che non navigavano. Finiti i bastimenti militari da remo, i Forzati sono stati ritenuti presso la Darsena per i lavori più faticosi dell'arsenale e del Porto.
Fosforo
2° Fosfori, si chiamano oggidì, Quegli accendi-fuoco, o solfanelli, formati di stecchi, intrisi di solfo, e clorato di potassa, i quali stropicciati divampano in fiamma viva.
Fossa
2° Fossa dei fonditori, Quella apertura che si fa in terra al pié della fornace, in cui si sotterra la forma per stringerla fortemente. Le fosse son parti del colatoio nelle fonderie.
Fosso
2° Fosso, milit., Quel cavamento di terreno che si fa intorno alle opere di fortificazione, per impedirne l'accesso al nemico.
3° Fosso, e sue parti: Bocca, Scarpa, Orlo, Fondo, Cunetta, Cateratta, Linea, Controscarpa, Angoli saglienti e rientranti, Sponda, Labbro, Ciglio, Cresta, Traversa, Piano, Chiusa, Confosso, Cataratta, Bottino.
4° Fosso, e sue varietà. Carbonaia, Diamante, Bucadilupo, Cuniculo, Affossamento, Catricola, Antifosso, Contraffosso, Dentrofosso, Cava, Argine, Alzata, Colmata, e sotto le Mine e le Contrammine.
a. Fosso secco, Quello asciutto che non ha acqua.
b. Fosso bagnato, Che può essere inondato.
c. Fosso primo, Il più vicino alla piazza.
d. Fosso secondo, Più prossimo alla campagna.
e. Antifosso. Oltre allo spalto.
f. Controfosso. Intorno alle opere esteriori.
g. Dentrofosso. Argine in mezzo al fosso.
h. Retro fosso. Fosso interno.
i. Cunetta. Fossetto di scolo nel mezzo.
5° Fosso cieco. Quello che si cuopre con poca frasca e terra, perché l'inimico nol vegga, e vi precipiti. Si usa nella fortificazione campale, e dicesi Trappola.
6° Rimettere il fosso, vale. Rimondarlo, racconciarlo, ridurla in buono stato.
6° Scannare il fosso, significa Fare un taglio o rotta nel fosso del nemico per levargli l'acqua, e facilitarne il passaggio.
7° Scendere nel fosso, Lavorare di zappa in un assedio per passare copertamente dallo spalto alla strada coperta, e indi sboccare nella controscarpa per passare il fosso.
9° Passare il fosso, significa Lavorare colla zappa e colle fascinate, dalla controscarpa sino al piede dell'opera attaccata, formando la galleria, le traverse, ed altri ripari per andare sicuramente all'assalto.
10° Colmare il fosso, si dice del Gittarvi dentro tanta terra, e tante fascine che la colonna di assalto possa passare il fosso, e senza scendere né salire giugnere al pié della breccia.
Franchi
in forza di sost. e nel numero del più si dicono in oriente i Cristiani, che non sono sudditi del Turco.
2° Franchi, Quei soldati e marinari che godono la franchigia.
Franchigia
« Libertà, Esenzione, Luogo immune. » Si usa milit. per Esenzione da alcuni servigi: ed anche per Facoltà di esentarsi in certe ore o dalla caserma o dal bordo, vale, pur L'intervallo di tempo libero tra i servigi periodici, pognamo tra una guardia e l'altra. La Franchigia è legale e comune; il Permesso al contrario è personale e di privilegio.
Franco
2° Corpo franco, Milizia irregolare, a piedi o a cavallo, levata in tempo di guerra, d'ogni sorta di gente, per fare scorrerie, e arrischiate fazioni.
3° Corpo franco, si dice altresì delle Compagnie disciplinari, ove sono messi i soldati riottosi d'ogni reggimento.
4° Campo franco, Lizza e franchigia, concesse in alcuni luoghi e tempi ai combattenti.
Frombatore
« Fromboliero. » Chi scaglia e tira di fromba.
Frombolare
Tirar di frombola.
Frontale
« Ornamento che si mette sopra la fronte, ed armadura della fronte. » In questo senso diciamo
a. Frontale, Quella parte dell'elmo che difendeva la fronte, armata talvolta con un brocco sporgente di ferro.
b. Frontale, Quella parte dell'elmo moderno, del caschetto, e del cappello, guarnita di cuoio, che cinge la fronte sopra la visiera.
e. Frontale, Quella piastra di ferro che copriva dalla fronte al muso la testa dei cavalli catafratti.
2° Frontale, Quella parte della briglia che cinge la fronte sotto agli orecchi, e per essa passa testiera, sguancia, e soggolo.
Fronte
« La parte della faccia sopra le ciglia. » Si usa comunemente per indicare la parte anteriore di checchessia, dell'armata, dell'esercito, della fortificazione; ed ha più largo significato la Fronte, che non la Testa: Onde ben diciamo, Fronte di battaglia, Fronte di attacco; come Testa di un ponte, Testa di una colonna.
2° Fronte di fortificazione, si chiama l'Aggregato di tutte le opere difensive, primarie e secondarie, interiori ed esteriori, attenenti ad un solo lato del poligono fortificato.
3° Fronte di attacco, si chiama negli assedi l'Aggregato di tutte le opere campali contrapposte alla fronte di fortificazione per abbatterla.
4° Fronte di battaglia, dicesi Lo spazio occupato dalla prima schiera dell'esercito o dell'armata, posta in ordinanza, e volta al nemico per combattere. Propriamente la linea sulla quale hassi a combattere, scompartita in centro ed ali, con dietro la riserva.
5° Fronte di bandiera. Quella linea di un accampamento che è avanti alla prima riga delle tende.
6° Prima fronte, La prima delle schiere che guarda da presso il nemico.
7° Cambiamento di fronte, Difesa, Fila, Fuoco, Attacco di fronte, e simili, sono chiari dalla diffinizione di Fronte, e delle voci aggiunte a suo luogo.
8° Far fronte, Mostrare, Tenere fronte, Stare a fronte; e simili frasi militari, valgono Fronteggiare, Stare a petto, Difendersi.
9° A fronte, Di fronte, In fronte, Per fronte-. modi avv. che esprimono la maniera dell'azione, stazione o movenza, cioè In avanti, In faccia, Verso il nemico.
10° Fronte! Comando perché i soldati e i marinari si rivolgano colla faccia a quella parte donde viene tale ordine, o dove esso chiama con segni o parole espresse o sottintese.
Frontiera
« Luogo nei confini del dominio a fronte di altro Stato. » Le frontiere si vogliono ben munire, e guardare con grande cura, perché il paese non abbia a essere facilmente e improvvisamente invaso e corso.
2° Frontiera, altresì Ogni riparo messo a fronte del nemico
3° Frontiera, La prima fronte, o prima squadra di esercito o di armata.
4° Piazza di frontiera, Quella fortezza che è di guardia al confine.
Frugone
3° Frugoni. Term. dell'uso. I grossi carri militari, che menano arredi e corredi appresso agli eserciti, dove ciascun frugola, por ciò che occorre.
Frullo
« Quel rumore che fanno le starne ed altri uccelli, levando il volo. » E al modo stesso Quel rumore che fanno le palle nel passare, il vento nello scuotere, le ruote e la macchina nello stridire, il pelago nel flottare.
Frumentiere
« Colui che porta i viveri negli eserciti. » Tempo già fu che i soldati stessi andavano in busca dei viveri, e dei foraggi: indi la distinzione del nome Frumentière e Foraggiere. Adesso si intende di quegli Abbondanzieri che seguono gli eserciti col carico dei viveri, specialmente delle farine e panatica, come dirò a Provveditore.
Fucilatore
Chi o che fucila. Ciascun soldato del picchetto deputato alla fucilazione.
Fucilazióne
Azione del Fucilare. Esecuzione della sentenza che condanna alcuno alla morte, sotto ai colpi di fucile.
Fucile
Voce di parecchie significazioni, che logicamente seguono in ordine di tempo e chiariscono la ragione e la storia del vocabolo. Anzitutto proemia la Crusca-. « Piccolo strumento d'acciaio, col quale si batte la pietra per tirarne il fuoco. » Prima e propria defininizione, che vale per ogni tempo seguente, e mette questa voce nel senso generico di Acciaio che dalla percussione sulla pietra focaia trae ad alta temperatura il carburo di ferro, e sprizza scintille.
2° Fucile, verso la metà del cinquecento e del secolo seguente, L'Acciarino a ruota ed a martellina, con che si allumavano le armi da fuoco portatili. — v. Acciarino.
3° Fucile, Term. .mil. L'uso comune di lingua viva, han trasportato a tutta l'arma da fuoco portatile il nome dell'acciarino a pietra, quando nessun classico poté fornire esempio da essere registrato alla Crusca: ma montò su, tanto utile e generale, che tutti accettarono la cosa e la voce. Oggi, che io scrivo, è sparita la pietra e l'acciarino: ma il nome di Fucile dura sempre per Quell'arma da fuoco portatile, che principalmente si usa dalle fanterie alla guerra. — E perché tale diffinizione, compete a tutte le armi diverse, dal principio, infino al presente,- farò l'elenco delle specie e delle differenze; e ciò fa onorevole al nostro paese, dove s'incontrano voci, usi, e radici prettamente italiane.
a. Schioppo, esprimente lo strepito fragoroso e repentino dell'arma, ci viene nel 1331. Pertz. 9°, 222.
b. Schioppetto, viene appresso, come arma più leggiera, 1333.
e. Bombardella manesca, di corta e piccola canna, cerchiata sopra un teniere, usata da cinquecento cavalieri perugini nel 1364.
d. Archibugio, maggiore dello schioppo, viene alla metà del quattrocento: e, senza inchinarsi a stiracchiature tedesche, porta l'etimologica ragione, espressa dall'Ariosto
« Un ferro bugio, lungo da due braccia, « Entro cui polve, et una palla caccia. »
e. Carabina, Arme di carica doppia, di gran passata, di gran forza, di piccole dimensioni. Arma scelta di gente cappata, Arma resa importante alla metà del cinquecento.
f. Moschetto, il cui nome passa per tutte le gradazioni, dall'arco al fuoco, e dalle ruote al pugno. Entra comune alla fine del cinquecento, e giugne a noi come il minimo dei fucili.
g. A ruota, Che si accendeva colla molla d'acciaio ruotante sul fil della pietra, Come per l'anno 1544, narra il Giovio, e il Bosco.
h. A martellina, Che porta la perfezione del cane al primo scatto, e produce il nome preciso del Fucile nel 1660.
La baionetta, secondo proposta dal Brancaccio nel 1585, si svolse nelle guerre di Navarra, e divenne generale nel 1686.
k. A fulminante, Che ai nostri giorni e venuto. crescendo per chimiche combinazioni le sostanze detonanti sotto il percussore.
I. A brandistocco, Che porta Baionetta ensiforme, attissima ai due servigi, inastata e manesca.
m. A retrocarica, Che ha il prezioso vantaggio della celerità, offesa e difesa: e l'arma sempre volta in faccia al nemico.
4° Le parti del fucile, come alle voci parziali: Canna, Cassa, Acciarino, Percussore, Bacchetta, Baionetta, Cintolone, e Fornimento.
5° Fucile, secondo l'uso, si è detto, come segue:
a. Manesco, All'uso e maneggio di un solo uomo.
b. A braccia, Lo stesso che manesco.
e. A forcina, Sull'appoggio di baston ferrato.
d. Da cavalletto, Montato sopra trespolo fisso.
e. Da posta, Messo a determinata feritoia.
f. Da muro, Spianato sul pendio del parapetto.
Fucileria
Moltitudine di fucili o di fucilieri. Arte di maneggiare il fucile. Giuoco di fucili. Strepito di fucilate.
Fuciliere
Soldato armato di fucile. Ma si usa per lo più a distinguere il soldato semplice dai soldati scelti, che hanno altre particolari denominazioni loro proprie. Un battaglione, per esempio, composto di sei, o di otto compagnie, ne ha una alla testa chiamata dei granatieri; e talvolta una alla coda, chiamata dei cacciatori: le altre nel mezzo si chiamano dei fucilieri, o vero compagnie del centro. — Ma son cose variabili, e conviensi stare ai regolamenti.
Fucina
« Luogo ove i fabbri bollono il ferro. »
2° Fucina militare. Quel edificio, che fa parte dell'arsenale e non e così grande come la fornace, dove si bolle, si cola, si affina, e si martella il ferro per l'armi da taglio, da fuoco, e per ogni altro strumento marino e militare.
3° Fucina stabile, Quella che si pianta e si tiene pronta ai lavori occorrenti nel parco di assedio.
4° Fucina volante, o di campagna, Quella montata sopra un carco a quattro ruote, sul quale si acconciala cesta del carbone, la cassetta dei ferri fabbrili, l'incudine, il mantice, e il focolare. Questi seguono in guèrra gli eserciti, e fanno parte del parco di artiglieria.
5° Fucina portatile, Quella spedita di focolare, mantice, cassa, cassetta, e incudine, non sopra un carro, ma da essere trasportata per le guerre di montagna a schiena di muli.
6° Fucina, dicesi pur, Quella buca, scavata in terra, piena di carboni ardenti, e ricoperta di una graticola di ferro, sulla quale si pongono ad arroventare le palle da cannone, quando si voglia far uso di palle roventi.
7° Fucina di bordo, Quella che portano i maggiori bastimenti da guerra, insieme col mastro ferraio, per i lavori e riparazione, del mestiero.
Fulmicotone
Term. mil. e voce composta dell'uso moderno, esprimente la combinazione chimica del Cotone fulminante, v.
Fulminante
« Che fulmina. » Che fa esplosione e romore, simile al fulmine, Che colpisce come il fulmine.
2° Polvere fulminante. Manuzzi.Che dicesi anche Polvere tonante : voci usate dal Redi e dal Salvini per Quei composti chimici di più maniere, che appressati alla fiamma della candela, o dei carboni, scoppiano orrendamente.
3° Fulminante, detto oggidì del Cappellozzo, Cannellino. Stoppino, e così di Fucile, Pistola, e simili, Che sono forniti di tale innescatura detonante, che sotto la percossa si accendono.
Fulminante
in forza di sost. si chiama Quel prodotto di composizione chimica, che detona sotto la percossa, e serve ad accendere le armi da fuoco. Questa composizione è formata di un acido, e di un ossido: L'acido fulminico, e l'ossido di argento o di mercurio. Si scioglie e si ossida il metallo coll'acido nitrico a fuoco lento, e poscia si tratta coll'acquarzente raffinata e talvolta coll'ammoniaca, colla potassa, e col nitro, in diverse maniere e proporzioni. A freddo precipita dalla soluzione un composto in forma di polvere bianca, lucida, salina, la quale, quando sia secca, al più leggiero strofinamento o alla percossa di corpo duro, scoppia con detonazione violentissima. Una piccola quantità, posta nel fondo dei cappellozzi o alla punta dei cannellini, basta per accendere qualunque arma da fuoco, percuotendo sul fondo del recipiente, o strappando la punta dei cartoncini, dei tubetti, o dei nastruzzi. L'applicazione del fulminante alle armi da fuoco fu fatta nei primi lustri del nostro secolo: verso la metà del medesimo divenne generale. Nel 1625 ne parlò Giuliano Bossi romano a p. 38.
2° Fulminante di mercurio, Quel composto che risulta dalla combinazione dell'acido nitrico e dell'acquarzente col mercurio ossidato.
3° Fulminante di argento, Quello che risulta trattando coll'istesso acido l'argento ossidato: e cosi via via dell'oro, e di altre sostanze che abbiano la stessa proprietà di detonare per riscaldamento, pressione, strofinamento, o percossa.
Funerale
2° Il funerale militare, al rito religioso, aggiugne alcune dimostrazioni sensibili: gramaglie, velo nero alla spada e al braccio, ramoscelli di cipresso al cappello, bandiere velate o a mezz'asta, musica flebile, tamburi scordati, armi rovescie, colpi di cannone a lenti e lunghi intervalli, pennoni incrociati, secondo la qualità delle persone cui s'abbiano a rendere funebri onori.
Fuochista, Fochista
Colui che fabbrica fuochi artifiziati, come si usano in guerra: diverso dal Razzaio.
Fuoco
7° Fuoco di guerra, si chiama generalmente Ogni composizione artificiosa, che divampa con luce e calorico nei combattimenti, per offesa del nemico, e proprio vantaggio. Indi da cercare ai luoghi loro.
a. Fuoco lavorato, Artifiziato, Pirotecnico, Pirobolico, Silvestro.
b. Fuochi speciali, Razzo, Racchetta, Falarica, Lingua, Tromba, Pignatta, Pentola, Fumo fetido, Brulotto, Petardo, Mina, Fornello, Fogata, Camicia, Roccafuoco, Serpentino, Lumiera, Lancia, Folgorone, Candela romana, Cerchio, Botte, Barile, Colonna, Sacchetto, Salsiccia, Palla, Carcassa, Bomba, Granata, fumante, luminosa, incendiaria, per difesa ed offesa; per incendiar da lontano; per illuminare da vicino il fosso, il campo, la breccia; per far segnali. Furono di questi fuochi gran maestri Bello e Girolomo Medici da Durante di Urbino, come nella Cronaca delle Ripe, (Colucci, xvn, 38) e Giacinto Barozzi da Vignola il quale morì co' suoi secreti in corpo. (Gior. Are. 1870.)
e. A questi fuochi si mescevano sostanze diverse, Solfo, Colofonia, Bitume, Canfora, Asfalto, Nafta, Nitro, Pece, Petrolio, Trementina, Potassa, e Limatura di metalli, di zinco, di antimonio, di bismuto, che danno colori diversi, come dirò a metallo.
e. Fuoco manesco, dicevasi di Questi medesimi fuochi bellicosi, che si tiravano a mano dentro alle pignatte e simili, senza aiuto di macchina o di artiglieria.
f. Fuoco morto, Quello che non iscoppia né scintilla; e se ne carica la spoletta delle pignatte e talvolta pur delle bombe e granate per celarne il volo ai nemici. Si compone di trentadue parti di polveraccio e diciannove cenere. — Chiamavano pur morto il fuoco dell'Acciarino a ruota e a martellina, perché era sempre in punto, e non si vedeva mai, se non allo scatto improvviso.
g. Fuoco temperato, dicevano per lo stesso che Artificiato, Lavorato.
h. Fuoco Silvestro. — v. Silvestro.
9° Fuoco, detto assol. tra i militari, Abbruciamentodella polvere pirica, ed esplosione delle artiglierie grosse o minute. Notando che le voci Fuoco, Tiro, e Colpo, quantunque in stil poetico possano sostituirsi le une alle altre, come a dire la causa all'effetto, e viceversa; nondimeno nel proprio e militar senso Fuoco è accensione di carica; Tiro, direzione dell'arma; Colpo, percossa del proietto. Indi
a. Fuoco di moschetteria, di artiglieria, di reggimento, di squadrone, di riga, di fila, e simili, valgono, Abbruciamento della carica ed esplosione delle armi, collettivamente di molti insieme: e ciò secondo la diversa qualità delle anni, numero delle persone, modo degli spari, ed ordine dei comandanti.
b. Fuoco Diretto, Obbliquo, Piombante, Radente, Briccola, ecc. — v. Tiro.
e. Fuoco Mortale, Micidiale, Distruggitore, a Palla, ecc. — v. Colpo.
d. Fuoco! Ordine di sparare. — Suppone i comandi preventivi alla gente, .arma, e direzione.
10° Fuoco, secondo le diverse modalità:
a. Fuoco vivo, si dice Quella scarica di moschetteria e artiglieria, in terra o in mare, che viene rapida e continua. Ordinariamente la prima fila o batteria spara, la seconda punta, la terza carica; e così di seguito.
b. Fuoco celere, Quella scarica più veloce, rincalzata e mantenuta prestamente con spari, fiancate, bordate.
e. Fuoco precipitoso, si dice Quello di cariche e scariche con estrema rapidità: non lasciando, per cosi dire, intervallo tra sparo e sparo.
d. Fuoco lento, si dice delle scariche non gagliarde, piccole e tenui, o per numero o per qualità o per distanza.
e. Fuoco temperato, Quello che non è precipitoso né lento: ma a certi intervalli determinati in quantità e qualità e distanza.
f. Fra due fuochi, coi verbi Essere, Mettere, esimili, significa, In tal posizione svantaggiosa, che. le armi da fuoco e le scariche diano in un sol punto da due parti.
g. Sotto il fuoco, Sotto l'offesa delle armi da fuoco, cioè in luogo dove i proietti posson colpire: il cui contrario sarebbe Fuor di tiro.
Furare
v. att. Crusca: « Rubare. » milit. Rapire un lungo forte facendosene padrone con corta e improvvisa battaglia. 2° Furar le mosse. Prevenire i movimenti del nemico, togliendogli di compiere i suoi disegni, e di venire a quel punto che esso aveva divisato.
Furiere, Furiero
Lo stesso che Foriere, v.
Furiano, Friulano, Frullano
di Spiedo, Balestra, e simili, di gente rozza e fiera.
Fusciacca
Cintola di lana o di seta, messa in più giri alla vita e annodata sui fianchi con un po' di pendone. Arnese di cavalcatori, marinari, e zuavi.
Fusetto
Term. di armaiuoli. Specie di pugnale da traditore, simile allo stiletto, ma di forme affusolate all'impugnatura, elsi, e lama. Portavano scolpiti motti arcani, tacche, cifre, e numeri bizzarri. Talvolta imitavano i calibratoi delle artiglierie: ma non si vogliono confondere con quelli.
Fuso
« Strumento noto, di legno tornito, dritto e corpacciuto nel mezzo, che si adopera per filare. » Si appropria a più cose, che sieno della stessa figura, soda, diritta, e rigonfia:
5° Fuso della sala, Ciascuna estremità dell'assale dei carri, fatta di forma affusolata, ove entra il mozzo della ruota.
Fustaio
Colui che fa i fusti di selle, arcioni, e simili; indi pur dei letti e fusti dell'artiglieria.
Fustibalo
Term. archeol. Specie di fionda usata dagli antichi, che si componeva di una mazza lunga un metro e mezzo, dalla quale pendevano due cimette a reggere un ta-schin di cuoio. Ivi ponevasi la pietra, e le pallottole di piombo; che, menata in giro la mazza, si scagliavano contro i nemici. Arma di milizie leggiere tra i Romani, ripresa dai nostri nel medio evo, col nome di Mazzafrusto.
Fusto
3° Fusto. Term. mil. (voce Balestra): « Il Teniere della balestra: » e al modo stesso il Teniere delle bombardelle a mano, degli schioppi, carabine, e pistole, che oggi più comunemente diciamo Cassa. 4° Fusto, altresì, l'Ossatura e la parte più soda di quella specie di letto sul quale si posavano le antiche bombarde; che il Montecuccoli e gli artiglieri poi comunemente chiamano Affusto; secondo l'indole della nostra lingua raddoppiata la consonante, e prefissa la proposizione finale per esprimere lo scopo a cui doveva servire questo maggiore d'ogni altro fusto, cioè al maneggio dei pezzi.
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