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La famiglia MoriGli aviHo cercato di ricostruire la genealogia della famiglia sulla base dei documenti conservati in casa e cioè la raccolta di atti notarili dal 1500 in avanti con cui erano stati acquisiti o acquistati beni immobili. Ne riproduco uno qui accanto. Aggiungo anche un dettaglio della genealogia a cavallo dell'ottocemto / novecento.
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La
storia della famiglia è già documentata nel 1400. Si trattava di una
famiglia importante, feudataria, che però in quel periodo va incontro a
difficoltà politiche (è il periodo in cui Pontremoli si trova
sottoposta, una dopo l'altra, a diverse signorie (Visconti, Sforza,
Fieschi, ecc.) e perciò il ramo principale si trasferisce (forse
ottiene un altro feudo) nel mantovano sotto la signoria dei Gonzaga. |
È probabile che don Medardo Mori fosse rimasto in zona e che, non avendo discendenti, abbia chiamato un parente a gestire
i suoi beni. Nello Almanacco di Corte dei Reali di Parma del 1859 compare un Don Pier Giovanni Mori insegnante della classe infima e medie delle primarie a Rossano di Zeri. In questa pagina una relazione sullo stato del clero nella valle di Rossano del 1789. Vi compaiono due sacerdoti della famiglia Mori. Edoardo I (1860-1939) |
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Le terre La famiglia Mori non si trova citata nei documenti degli
archivi pontremolesi in cui si parla di persone di Rossano chiamate a
rappresentare la comunità o ad altri incarichi; eppure dopo il
1750 doveva essere la famiglia con la maggior proprietà terriera;
era detto comune che si poteva fare il giro della valle di Rossano senza
mai uscire dai boschi e terreni di proprietà della famiglia Mori.
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Il 1900
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Ingresso dal cortile di Casa Mori [ingrandisci]
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La seconda guerra mondialeLa casa Mori durante la guerra ospitava stabilmente un
gruppo di militari inglesi e centinaia di partigiani di passaggio da e
verso la vicina linea gotica. Il paese subì due volte rastrellamenti
da parte di truppe austriache i cui comandi passarono la notte entro casa,
comportandosi con assoluta civiltà. Questo è l'estratto dell'elenco redatto dalle Forze Alleate su coloro che avevano aiutato la Resistenza [ingrandisci]. |
Giovanni Mori ricevette il diploma Alexander per l'aiuto prestato ai militari che passavano la linea gotica. |
In realtà i partigiani vennero tollerati dalla popolazione come un male
necessario, ma senza alcun entusiamo e furono la causa esclusiva del
coinvolgimento del territorio nella guerra che altrimenti lo avrebbe
solo sfiorato. A Zeri e Rossano si erano insediati sette od otto gruppi
di diversa origine politica, occupati a contrastarsi l'un l'altro, e
quando si trattò di combattere scomparvero. Durante il primo
rastrellamento del 3 agosto 1944 si fecero sorprendere nel sonno a Noce
perché nessuno aveva pensato di controllare l'unica strada di accesso
alla valle e il loro comandate era andato a far visita ad un bordello
di Pontremoli! Anche nel dicembre 1945 i tedeschi arrivarono
indisturbati e inaspettati. Però la reazione alla presenza dei
partigiani portò alla distruzione di Chiesa. Una bomba di mortaio
penetrò nel tetto di casa Mori, ma senza esplodere. |
Il dopo guerraDopo la guerra Giovanni Mori non si candidò a cariche politiche, ma continuò a inseguire il suo sogno di spostare la sede comunale da Patigno di Zeri in una posizione più centrale; infatti Patigno, in un epoca in cui si viaggiava a piedi, era praticamente irragiungibile per gli abitanti del Bosco e per gli abitanti di Arzelato che dovevano superare due valichi montani e quindici chilometri di mulattiera per arrivarci. Una bomba sistemata nel 1946 nel suo garage, sotto la macchina Balilla, ad opera di ben individuabili soggetti di Patigno, e che distrusse macchina e garage, gli dettero il chiaro avvertimento mafioso di lasciar perdere la questione! Alcuni lustri dopo, il passaggio di Arzelato sotto il comune di Pontremoli e l'arrivo delle automobili e dell'asfalto, risolsero il problema. |
OggiGli ultimi ed unici discendenti della famiglia Mori sono i nipoti di Giovanni Mori: Camilla e Diego, figli di Renato Mori e Daniele, figlio di Edoardo Mori, magistrato a Bolzano |
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