Vista dal giardino [ingrandisci]

La Casa Mori

La casa Mori è senza dubbio alcuno la più imponente del comune di Zeri.
Nei documenti di famiglia, che partono dalla metà del 1500, molto precisi pe ogni questione patrimoniale, non vi è alcuna notizia circa la sua costruzione e si deve perciò concludere che già vi fosse prima del 1500.
Essa è un tipico esempio di casa padronale della Lunigiana e il corpo principale, di progettazione unitaria, copre circa 600 mq con una cubatura di oltre 15.000 mc.
Ad esso, nel corso dei secoli, si erano aggiunte altre costruzioni, unite l'una all'altra, che formavano un unico blocco di edifici compreso tra i due viottoli che scendono verso la zona detta il Matallo. Con essi la cubatura complessiva era di almeno 25.000 mc. su 800 mq di superfice. In questa parte erano alloggiati alcuni dei mezzadri.

La parte principale segue l'andamento del terreno, saldamente piantata sulla roccia calcarea che forma il cocuzzolo di Castoglio. Perciò la casa verso strada presenta due piani con un fronte di 30 metri, mentre verso sud è di tre piani. La zona destinata ad abitazione è di circa 360 mq per ognuno dei due piani. Il numero di vani complessivo, comprese cantine, tutte a volto, e bugigattoli vari, è di una cinquantina.

Disegno [ingrandisci]

Vista dal muro [ingrandisci]

La casa aveva subito danni a seguito del terremoto di Fivizzano del 1920 ed è stata restaurata e rinforzata nel 1927, anche con gli appositi contributi dello Stato per i terremotati. Da segnalare che nel 1827 a Fivizzano vi era stato un analogo forte terremoto. Un forte terremotro era seguito il 14 febbraio 1834.
Un tempo, come tutte le case di Rossano, essa aveva il tetto ricoperto di lastroni di arenaria (piagne). Anche i pavimenti interni erano di lastre di arenaria rettangolari (piagnoni), salvo alcune stanze con piastrelle quadrate di mattone. Quella che oggi è la loggia superiore era chiusa da pareti e formava una stanza. All'interno della casa, vicino all'ingresso, vi è un locale con un grande forno.
Ove ora vi è il giardino vi era una stalla-fienile. Oltre di esso il terreno precipitava molto scosceso fino ai dirupi posti alcune centinaia di metri più in basso, e da essi fino al torrente. Dopo il 1927 sono stati costruiti due grandi muri di sostegno creando l'attuale giardino e l'orto sottostante.

In una foto di 50 anni orsono è tutta ricoperta di glicine e di vite del Canadà.

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    Panorama dalla terrazza [ingrandisci] E questo è il panorama a 180° che si gode dalla casa. A sinistra i monti Pradellinara e Carmuschio (1100 m). Oltre i monti, al centro, Pontremoli; in lontananza la Madonna del Monte.
continua