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Trappole
Una semplicissima trappola per topini può essere costruita con una scodella di ceramica o di vetro e una mezza noce: la scodella rovesciata a campana viene appoggiata in bilico sul bordo della mezza noce in modo che il gheriglio sia rivolto all'interno; il topino entra sotto la scodella, inizia a rosicchiare la noce, fa cadere al scodella e vi rimane intrappolato sotto. Per catturarlo è sufficiente alzare la scodella quel poco che basta per far uscire il codino!
Le trappole a ritroso sono quelle in cui l'animale entra in un recipiente seguendo un percorso che non gli consente di arretrare o di tornare indietro perché delle punte od aghi, opportunamente incernierati, cedono nella direzione di entrata, ma si stringono se vengo sollecitate dalla parte opposta.
Tagliole
Le tagliole sono rappresentate da infiniti modelli in tutte le dimensioni, dalla tagliola di filo di ferro per uccellini o topini fino alle grosse tagliole per lupi ed orsi. Ecco alcune immagini
Ed infine un modello moderno che funziona un po' come una mina antiuomo e può essere coperta di rametti e foglie per renderla invisibile:
Questi modelli richiedono di lavorare il ferro e quindi sono opera di specialisti. Un dilettante può al massimo costruire trappole in legno o in lamiera, come quelle usate di solito per catturare i topi, in cui il peso del topo che si avvicina all'esca fa abbassare una piastra a cui è collegato un arco di percussione azionato da una molla.
Il principio della trappola che imprigiona il piede è stato usato in certe operazioni di guerriglia con costruzioni rudimentali ma efficaci.
La seguente è munita di punte a ritroso
mentre la seguente contiene due tavole irte di punte che, per la pressione della scarpa, si chiudono attorno alla caviglia.
Trappola che spara una carica
Quella che segue non è una trappola ma un armese per spaventare aninali o uomini; impiega un bossolo innescato di cartuccia da caccia (di libera vendita) ed è azionato a strappo.
Per completezza si riportano alcune altre applicazioni delle trappole sopra viste, di uso prevalentemente militare.
La seguente
provoca la caduta di massi addosso a chi passa per un sentiero a mezza costa
Quest'altra provoca la caduta di un tronco od altro peso su chi calpesta dei bastoncini posti attraverso un viottolo
Quest'altra ancora, costituito da un tronco elastico trattenuto fra due altri tronchi o paletti e munito di uno o più spuntoni, trafigge l'animale che stratta il filo teso attraverso il sentiero (il disegno raffigura la vista dall'alto)
Questa è una soluzione geniale e del tutto lecita per tenere lontano da un proprio terreno gli intrusi. E' una robusta scatola di metallo chiusa da un coperchio da cui sporge la base di una bomboletta di CO2 per l'acqua di seltz o per pistole ad aria compressa. La scatola è riempita con liquido colorato od irritante o puzzolente: dalla scatola escono tre o quattro tubicini saldati al coperchio. Quando si appoggia il piede sulla bomboletta un chiodo ne fora al bocca e il gas crea una forte pressione (nella bomboletta supere la 20 atmosfere) sufficiente per proiettare il liquido verso l'alto ad una altezza di almeno due metri. Nella parte alta può essere fissata una piastra che assicuri una pressione più ampia sulla bomboletta. La scatola viene poi sotterrata nel terreno a fior di terra.
Una volta il vischio, ottenuto bollendo le bacche del vischio con altre sostanze, era
usato per catturare piccoli uccelli mediante le panie, specie di alberetti artificiali
su cui venivano inseriti canne, panioni e paniuzze, tutte ben coperte di vischio.
Gli uccelli, attratti con la civetta oppure dal fatto che vi erano vicini campi
con semi (specialmente canapa), si posavano sui rametti impaniati e con più
si dibattevano più restavano invischiati. Si tenga presente che il vischio
deve agire sulle ali e sulle piume e che non è sufficiente che restino
invischiate le zampe.
Questa tecnica è ancora usata in Spagna per la caccia al tordo. su dei bastoni
vengono infilati , alla distanza di 6-10 cm l'uno dall'altro, dei fuscelli
lunghi una ventina di cm, ben impregnati di vischio; il tordo, cercando di
posarsi sul ramo artificale, striscia contro i fuscelli che gli si attaccano
alle pene e gli impediscono di volare via.
Questo tipo di caccia è molto selettivo perché consente di liberare gli uccelli di tipo proibito, eventualmente incappati nelle panie
Attualmente si trovano in commercio tubetti di vischio artificiale, molto potente,
che riesce a catturare anche grossi topi.
Esso può essere preparato con le seguenti miscele che si preparano mescolando
a fuoco lento (parti in peso):
- Colofonia 2 - olio di ravizzone 1 - trementina densa 1
- Colofonia 7 - olio di lino 3
- Colofonia 12 - trementina 1 - olio di lino 7
- Colofonia 11 - olio di sesamo 5
Dal testo Nuovo dizionario universale tecnologico o di arti e mestieri del 1834 ricavo le seguenti informazioni:
PANIA. Sostanza viscida filosa che aderisce fortemente alla maggior
parte e1 corpi che la toccano. Per questa sua i particolare
proprietà la si adopera utilmente nella caccia degli uccelli.
Per preparare la pania, o vischio, si tagliano in pezzi i rami di
agrifoglio e si fan bollire nell' acqua ; bolliti, si stacca la seconda
buccia facilmente, e questa pestasi in de' mortai; pestata la materia,
si pone in vasi in luoghi umidi, come una cantina, e vi si lascia,
umettendola di continuo, finché una certa fermentazione spontanea 1'
abbia resa assai vischiosa. Questa fermentazione è compiuta quando
apparisce un odore particolare sviluppato dalla materia medesima.
La pania o vischio è allora completamente formata: per ottenerla pura
bisogna lavarla nell’acqua e batterla ancora con un pestello.
Sembra potersi preparare la pania con diversi altri vegetali,
particolarmente colla corteccia del vischio; ma questa è meno stimata.
Secondo alcuni preparatori di pania, invece di metter acqua nei vasi
perché non si attacchi alle pareti, è preferibile ungerli con olio di
uliva od altra specie di olio. Ma se l'olio adoperato fosse rancido,
acquisterebbe un cattivo sapore che Terrebbe piuttosto fuggilo dagli
uccelli.
Proprietà.
Secondo Bouillon-Lagronge, il solo chimico che siasi occupato di questa
materia, la pania, oltre all' essere verdastra, tenace, filosa, il suo
odore è analogo a quello dell' olio di lino, e il sapore amaro. Esposta
all' aria, si disecca alquanto e si abbruna: al fuoco si fonde, e arde
vivamente gonfiandosi senza spargere alcun gas, né odore caratteristico
delle materie animali. E' insolubile nell’acqua che ne separa soltanto
un poco di mucillaggine, di acido acetico, materia estrattiva. Gli
alcali e 1' etere la sciolgono; gli acidi deboli la ammolliscono, ed in
parte la sciolgono: l'acido solforico concentrato l’ abbruna, e poi la
carbonizza. L' acido nitrico muta il suo color verde in giallo, e la
converte in acido ossalico e malico, in resina ed in cera. Il cloro
l'indura, e la rende bianca: l’alcol ne separa della resina e
dell’acido acetico.
Risulta da queste esperienze che la pania contiene della resina, della
mucilaggine, una materia estrattiva, dell' acido libero e probabilmente
una sostanzi particolare non ancor conosciuta.
Usi.
Quando voglionsi mettere i panioni, s'impregnano
le mani con olio, prendesi la quantità d' una noce di pania, e se ne
stropicciano i fuscelli preparati, come diremo
all'articolo Panione, lasciando uno spazio bastante senza
pania per maneggiarli e non impiastricciarsi le dita.
Si chiudono i fuscelli impaniati in una cassetta unta di olio.
PANIONE. Bacchette impaniate per prendere gli uccelli. Ecco in qual guisa preparatisi generalmente.
Il miglior legno è il salice di cui fanno uso i bottai; tagliansene i
rami nella stagione in cui si possono levar loro tutte le foglie senza
spezzarne le cime. I più sottili e più diritti espongonsi al sole
o in un luogo caldo per due o tre ore ; se ne aguzzano le cime che si
indurano riscaldandole sulle braci accese o nelle ceneri calde, acciò
non siano soggette a smussarsi. Fendesi la cima più grossa per fissarla
facilmente sugli alberi, e finalmente s'intonacano
di Pania come si disse a quell’ articolo.
I panioni adopransi principalmente per prendere i beccafichi: servono pure nelle cacce seguenti.
Dal mese di settembre fino all' aprile prendonsi gli uccelli col cespuglio impaniato. Scegliesi
a tal effetto un sito lontano da grandi alberi e da siepi ; vi si
pungono tre o quattro rami d' albero piantati in terra e con le cime
legate insieme ; coprirai il di sopra di folti rami di spine nere ;
attaccansi da 60 panioni per la loro spaccatura in vari punti del
cespuglio fittizio in guisa che gli uccelli non possano poggiarvisi
senza impaniarsi le penne. Piantansi in terra a piccole distanze alcune
bacchette a bilico su cui sono de' richiami, che si fanno volare legati
a funicelle, per attirare gli uccelli dei dintorni.
Caccia all’abbeveratoio impaniato.
Si fa questa al finire di luglio. Piantansi vari panioni, inclinati a 2
pollici da terra intorno d' uno stagno ove sappiasi esservi frequenza
di augelli ; si possono anche porre de1 panioni sopra rami
piantati qua e là in un luogo aperto, e gli uccelli vi si caleranno
sopra facilmente.
Le ore migliori per questa caccia sono dalle 10 alle 11 del mattino,
dalle 2 alle 3 dopo il mezzogiorno, e un' ora prima del tramonto del
sole. In questa maniera si può prendere gran copia di uccelli, massime
quando sono stanchi pei gran calori.
La pioggia e la rugiada tornano nocive perche bagnano la pania e la rendono meno appicicaticcia.
Trappole ad anidride carbonica
Una trappola semplicissima ed assolutamente efficiente può essere
costruita con l'anidride carbonica. Come è noto questo è un gas più
pesante dell'aria che si può quindi versare, come un liquido,
entro un recipiente o una buca da cui ne scaccia l'aria e, quindi,
l'ossigeno; qualunque animale che entra nel recipiente perde
rapidamente la conoscenza e muore nel modo più indolore.
L'anidride carbonica può essere prelevata dalle bombolette per
l'acqua di seltz (una bomboletta da 10 gr contiene circa 5 litri di gas)
o dalle bombole per i fusti di birra o per la carica di armi a
gas compressi; può essere ricavata dal ghiaccio secco o, in caso
estremo, può essere generata versando acido cloridrico diluito
su frammenti di marmo.
In un recipiente coperto il gas rimane a lungo; se la superficie
del gas è esposto a correnti d'aria, si verifica una lenta
dispersione del gas. E' molto semplice stabilire se nel recipiente
vi è ancora anidride e quale è il suo livello, mediante un fiammifero
o una candela che si spegneranno appena immersi in essa.
Le applicazioni possono essere innumerevoli: dal recipiente in cui
gli animali (topi, ad esempio) possono scendere agevolmente, invitati
da un'esca, alla finta tana in cui attirare predatori notturni.
Lo spessore dello strato di anidride deve essere tale da superare
l'altezza dell'animale. Non ho esperienze sulla possibilità di
catturare insetti (scarafaggi?). Si potrebbero persino catturare i
cinghiali con il vantaggio, rispetto ad altri tipi di trappole, di una
azione assolutamente silenziosa e che non richiede di dover uccidere la
preda in modo cruento.
Nota: Uno studio del Max Plank Institut del 2016 ha scoperto che i topi
hanno nel naso dei recettori con cui percepiscono la scarsità di
ossigeno; cosa importante per animali che fanno il nido sottoterra;
perciò il sistema potrebbe non funzionare con i topi.
Trappole elettriche
I topi molto spesso rosicchiano i cavi e restano fulminati. Lo stesso
principio può essere seguito per creare semplici trappole collegate
direttamente a due fili della luce.
Un tipo potrebbe essere costituito da un tubo che l'animale deve
percorrere per raggiungere l'esca; a metà di esso vengano introdotti
attraverso due forellini due sottili fili di rame, fra i quali
l'animale passerà, chiudendo il circuito.
Un secondo tipo potrà essere costruito applicando su di una tavoletta
di legno o su di un bastone due spirali di filo di rame, distanziate
circa un centimetro l'una dall'altra, in modo che non si tocchino,
ognuna collegata ad un polo della corrente; quando l'animale le calpesta,
chiude il circuito e rimane fulminato.
Trattandosi di circuiti pericolosi anche per l'uomo, devono essere
predisposti solo da chi si intende di elettricità e in luogo ove altre
persone ignare non possono accedere; essi devono essere muniti di un
fusibile di sicurezza per prevenire infortuni gravi e incendi.
Ovviamente non devono essere esposti alla pioggia!
Trappole eschimesi per orsi e lupi
Gli esquimesi avevano studiato metodi per cacciare gli orsi e per eliminare i lupi.
Prendevano un fanone di balena (le stecche di balena con cui nell'ottocento si facevano i busti per signora), lo arrotolavano strettamente legandolo con un budello animale e poi lo nascondevano dentro una palla di grasso che si solidificava con il fretto, L'orso mangia la palla in un solo boccone, il grasso si scioglie, il budello viene digerito e la stecca si apre e perfora lo stomaco dell'animale.
Lo stesso sistema veniva usato anche contro i lupi, facendo palle più piccole. Pare che attualmente i bracconieri usino molle di filo di acciaio.
L'animale soffre a lungo e perciò questo metodo è condannato ed è sicuramente reato impiegarlo. Non so dire se soffra più il lupo mangiando il boccone o la pecora che viene sbranata dal lupo!
Trappole per vespe e mosche
Un tempo si usavano delle bottiglie di vetro panciute la cui
parte inferiore era munita di un ampio foro; il bordo era poi ripiegato
verso l'interno in modo da creare un anello concavo in cui si versava
dell'acqua. La bottiglia era munita di tre piedini che la tenevano
sollevata di circa un centimetro. Se si pone un po' di carne o di miele
sotto la bottiglia, gli insetti vengono attirati, ma quando spiccano il
volo per andarsene finiscono dentro la bottiglia e dopo un po' entro
l'acqua nell'orlo, dove affogano. Ora è quasi impossibile trovarle,
anche se mi risulta che ne siano state prodotte di plastica trasparente.
Un risultato analogo può essere ottenuto con un pentolino con parete
alquanto alta di alluminio antiaderente (teflonato) e sistemato con
dentro un po' di liquido idoneo ad attirare gli insetti. Neppure le
mosche riescono ad arrampicarsi sul teflon e rimangono quindi
prigioniere nel liquido.
Trappole per talpe
Un sistema ingegnoso è quello di creare una specie di tana artificiale in cui l'animale entra per ricoverarsi o per cercare cibo; sarà poi facile chiudere l'ingresso e catturare l'animale indenne.
Trappole per cinghiali
I cinghiali possono essere catturati con lacci in cordino di acciaio molto robusto oppure fancedoli entrare in gabbie di rete di acciaio o di tubi di ferro che si richiudono dietro di essi
Per la cattura di un intera famiglia di cinghiali si usa cosrtruire un recondo di legno robusto, un po' camuffato con frasche entro cui si allettano i cinghiali con granoturco o altri alimenti :
Qui troverete una raccolta di oltre 170 immagini tratte da libri dell'ottocento
email - Edoardo Mori |
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