Enciclopedia delle armi - a cura di Edoardo Mori
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Alberto Guglielmotti
VOCABOLARIO MARINO E MILITARE – 1889
Estratto delle voci militari©
a cura di Edoardo Mori

|  A   |   B   |   CA   |   CE   |   D   |   E   |   F   |   G   |   I   |   L   |   M   |   N   - O |   P   |   Q-R   |   S   |   T - U   |   V - Z   |

V

Valigia
Valigia, Arnese pei soldati di cavalleria, fatto a sacco, molto più lungo che largo, nel quale rinvol-gono le biancherie, le vestimenta, ed il corredo personale. Si porta legata all'arcione posteriore della sella con sopravi il cappotto. Perciò la chiamano alcuni Portamantello. — Da valigia esce il verbo Svaligiare, che tra soldati corre in terzo, con Saccheggiare, e Bottinare.

Valletto
Domestico di giovane età, che assisteva nelle armi il cavaliere: poi Servente che governava i cavalli, dell'uomo d'arme: appresso Saccardo che seguiva i soldati per le fatiche del campo. Ora si potriano chiamar Valletti i soldati e marinari attendenti, ordinanze, trabanti, e camerotti degli ufficiali.
Valletto, nella milizia antica, di due specie: cioè d'arme, e di camera. In ogni caso minore degli Scudieri e dei Sergenti, non aveva grado nell'armi, non assisa, né distintivo; e serviva per lo più a mercede.

Vallo
« Riparo fatto di steccato. » Vien dal latino Argine fortificato di fossi e di palancato. Da cosi lontana origine, venendo per lunga via sino a noi, ha' preso nel
corso dei tempi diversi significati.
a. Vallo.Il parapetto alzato di qua dal fosso, tutto intorno al campo, e guarnito di pali o ramaglie intrecciate per impedirne l'accesso al nemicò.
b. Vallo, per estensione, Il campo istesso cinto di tale argine.
e. Vallo, per similit.La cinta di circonvallazione e eontrovallazione, con tutte le altre linee e approcci intorno a una terra per espugnarla.
d. Vallo, finalmente si è pur detto II recinto primario di alcuna piazza forte.

Vallone
Attenente alla valle della Schelda: Guardia vallona, cioè, Di gente fiamminga. Ciascun soldato, e tutto il corpo di milizia che nei tempi passati si traeva dalla valle del Brabante, che è tra la Schelda e la Lisa. Erano uomini di gran cuore e di gran corpo. Militavano, come gli svizzeri, a soldo straniero: e, sotto il nome di Valloni, o Guardie vallone, ebbero già fama di bravura.

Van scoperta, ed Avanscoperta
Quella squadretta di cavalli che vanno avanti a scoprire il terreno e le mosse del nemico. Non è un corpo di vanguardia in marcia, non deve occupar posizioni determinate: ma scorrere, sopravvedere e riferire, o tutt'al più tasteggiare Vale il simile sul mare.

Varrocchio
Quella specie di argano militare, che era incavalcato orizzontalmente, come la nostra Burbera. Si trovano pur le varianti Verrocchio, Venocchio, Verrucchio, e Verricello,
Il varròcchio, serviva a caricare le antiche macchine da corda: e spec.negli assedi di cavamento, a levare i puntelli, per abbattere le muraglie.

Vassallo
« Suddito, soggetto a repubblica, principe, o signore. » Voce del sistema feudale, quando i maggiorenti concedevano baronia ai loro soggetti coll'obbligo di riconoscimento, e di servigio militare.
Vassalli maggiori, erano duchi, principi, marchesi, conti, e baroni.
Vassalli minori, cattani, valvassori, vidami, visconti, e castellani.
Vassalli infimi, terrazzani, contadini, artieri, e ciascun di quelli che dovevano star soggetti a tutti, senza comandare a niuno. Gente per ciò stesso inquieta, che menarono il vocabolo in ogni parte a tanto estremo, quanto sarebbe il dir Canaglia.

Veccione
Veccioni fig.Pallinacci grossi da caricare lo schioppo, invece della migliarina minuta: diconsi pure Perniciotti, Pendigoni, Lagrimacci, Panettoni, e Gocciole.

Ventaglia
« Visiera dell'elmetto.» propr.Quella parte della celata (elmo chiuso), che era più vicina alla bocca del cavaliere, e per la qiinle entrava l'aria del respirare. Essa si abbatteva per disotto; e il resto della visiera si alzava per disopra, volendo scoprire il volto.

Ventiera
Ventiera. Crusca: « È anche una sorte di strumento militare. » propr.Riparo fatto alle feritoie, così per mascherarne l'apertura, come per distornare o rimbalzare i proietti del nemico; e per coprire la gente e l'artiglieria propria, tanto da corda quanto da fuoco. E qui trovo due qualità di ventiere: ambedue mobili e ventilanti; l'una rigida, e l'altra pieghevole. Onde
a. La ventiera soda, era formata con lamiera di metallo o con tavole di legname, messe a ribalta innanzi alla feritoia, tra merli e merloni, in guisa da potersi alzare e abbassare a piacimento. Queste prestavano tre servigi: Alzandosi, facevano partire il tiro; abbassandosi, coprivano le genti; nell'uno e nell'altro caso, presentando diversa obliquità al proietto nemico, e facilmente lo rimbalzavano. Il nome proprio della Ventiera solida era Bertesca: e queste non di rado si ciondolavano per man d'un fanciullo con una cordella sul bilico, per dar la Berta al nemico, come tra tanti altri documenti risulta dalla miniatura della Cronica manoscritta nella biblioteca di Rema, riprodotta dal conte Ohesnel nella sua Enciclopedia, pag. 1018, — e da Viollet le Due nell'architettura militare.
 b. La ventiera flessibile era formata di tela, forte, di corde tessute, di cuoio steso, di lana imbottita, e simili cose, che, senza fastidio di cordella e di bilico, da se stesse ondeggiavano al vento, e producevano lo stesso effetto, massime di rimbalzare i proietti. Tutti attestano, e la ragione il conferma, che lo strale dell'arco, o la palla del fucile, incontrando ostacolo qualunque, tanto maggiormente rimbalzano quanto sia maggiore la loro velocità: e ciò senza alcun rispetto alla durezza o morbidezza dell'ostacolo Così il campanile di s. Miniato non fu tocco all'assedio di Firenze, per le materasse di Michelangelo, e del vecchio Lupicini, padre del noto ingegnere militare. Recentemente il pallone di Godard rimbalzò tutte le palle austriache a Solferino, e non fu bucato. — Questa è la Ventiera militare, cui il Baldinucci chiama Pigliavento, altri Mantelletto. — Ciò mi rimena e tien fermo alla teoria del Rimbalzo.

Vento
12°  a.Quella vampa di fuoco e di fluido elastico che sbocca fuori delle armi, e dalla polvere accesa, quando sparano. Cellini, e Grassi.
b.Quel piccolo intervallo che rimane tra la palla ladina e le pareti della canna in ogni artiglieria: gli antichi consentivano il vento fino ad un ventesimo di calibro: ma ora le palle forzate escludono ogni vento, e restano solo i ricordi del Montecuccoli e del Grassi.

Venturiero
« Soldato che va alla guerra noti obbligato, né condotto a soldo; ma per cercar sua ventura a fin d'onore. » In questo senso, ch'è il proprio del vocabolo, dicevansi Venturieri quei nobili giovani che, nelle crociate e nelle guerre orientali, massime sull'armata, si raccoglievano a studio militare per servigio pubblico, ed onor proprio. Le degne lodi ed i fatti egregi di questi valorosi si leggono nelle nostre storie dalla prima, Crociata sino all'ultima per la liberazione di Corfù.
Venturieri, altresì, per coprire con vocabolo onesto la sconcia congrega, Quella accozzaglia di mercenari d'ogni nazione, che si mettevano al soldo di chi meglio pagava, spesso a vantaggio altrui sempre al proprio. — A cessar gli equivoci, la voce oggi non suona più nel linguaggio militare: ma si dice Volontari.

Verduco
« Spada stretta, che taglia da quattro lati. » Voce introdotta dagli Spagnuoli, nella cui lingua significa Boia, Carnefice: perché tale stocco portavasi insidioso entro ai bastoni. Scrivesi anche Verdugo.

Verretta
Dardo a foggia di piccolo spiedo da lanciare con mano o colla balestra. Era usato nel medio evo dagli italiani, che non avevano dimenticato il nome e l'uso degli antichi Veruti latini.

Verrettone
Grossa verretta da tirarsi soltanto colla balestra: era di punta e taglia tondo per isfondare scudi e corazze, senza rompersi o sfilarsi.

Verruto
« Sorta di dardo : » maggiore della verretta, e minore di verrettone; dal latino Veru e Verutum: Sorta di spiedo. E quindi il Grassi, seguendo Vegezio, segna la lunghezza di tre piedi e mezzo, cioè poco più d'un metro: e segna del ferro cinque oncie; cioè, undici centimetri. Quest'arme e questo nome è vivo tuttora tra i cacciatori sardi, che diconlo Veruto e Beruto: ed ogni altro intende la terribile Verga sardesca.

Vessillario
Colui che nell'esercito romano portava il vessillo. Alfiere, Vessillifero.
2* Vessillario, Soldato romano di legione, ma istruito per combattere sotto un vessillo proprio, e in compagnie separate. Formavano costoro la prima ordinanza, e facevano ogni più rapida fazione di guerra in quei luoghi dove tutto il corpo della legione non poteva distendersi.

Vessillazione
Un'ala di cavalli nella legione romana: spec.Squadrone della cavalleria ausiliaria.

Vessillo
Quella specie di Insegna militare che era più di ogni altra facile a portarsi. In principio si adoperò come insegna delle compagnie volanti, poi delle bande di cavalli, poscia delle coorti pretoriane, finalmente come insegna particolare della centuria negli ultimi tempi dell'impero.
Vessillo, altresì, la compagnia, la banda, la coorte, la centuria, tutti i raccolti sotto la stessa insegna.

Vestimento
Vestimento.Nome generico di tutto il corredo necessario al soldato e al marinaro per vestirsi da capo a piede: e comprende tutti gli oggetti di corredo, o d'equipaggiamento: e tutto ciò che si è detto alle voci Armatura, Abbigliamento, Assisa, Divisa, Distintivo, Insegna, Costume, Uniforme.
a. Vestimenta speciali: Caliamento, Scarpe, Borzacchini, Bottaglie, Stivali, Gambali, Usatti, Uose, Ghette, Calze, Sopraccalze, Calzoni, Pantaloni, Brache, Mutande, Sottoveste, Panciotto, Corpetto. Abito, Soprabbito, Tunica, Giubba, Giubbetta, giubbone, Gabbano, Mantello, Tabarro, Farsata, Farsetto, Casacca, Casacchino, Saione, Palandrane Cappotto, Mantello, Mantellina coi loro Risvolti, Petti, Colletti, Ritrosi, Solini, Sparati. Pistagni, Rimboccature, Rimessi, Falde, Bàveri., Borricchi, Baragoni, Quarti. Pendoni, Mostre, Alamari — Camicie, Colletti, Collini, Polsini, Solini: Cravatta, Pezzuole, Fazzoletti. — Cappello, Quasco, Elmo, Caschetto, Berretto, Farsata, Zaino, Sacco, Cinture, Budrieri, Armi.
6. Vestimenta speciali dei marinari-.Cappello, Cappotto, Schiavina, Patatucco, Giulecco, Capperone Gabbano, Cappuccio, Camicia a collo sparato, fasHa rossa: Sacco e cassa.
e. Vestimenta speciali di cavalleria:.Mantello, Stivali, Valigia, Pelliccia, Borzacchini, Tasca, Bottaglie.
d. Vestimenta speciali di tutti per la fatica : Berretto, Guarnacca, SaiOrna, Cioppa, Sorcotto, Fa-sciacca, Camiciotto, Giornèa, Abolla.

Veterano
« Soldato che abbia esercitato la milizia molto tempo. » I romani davano questo titolo dopo venti anni di milizia strenua.
2° Le leggi di ciascun paese determinano le condizioni dei veterani. Se ne formano talvolta reggimenti eccellentissimi, e talvolta compagnie sedentarie.

Vetrone
 Nome usato dai pirotecnici antichi per esprimere Vetro grosso, duro compatto, di che si formavano granate a mano, meno micidiali delie granate di ferro. Ne ho veduto i campioni nei magazzini di marina in Civitavecchia, sotto la custodia del sig. B. Donati.

Vigile
Ciascuno di quei soldati che Augusto raccolse in sette coorti urbane, assegnate alla polizia notturna della città, ed alla estinzione degli incendi. I quartieri dell'ultima coorte son stati recentemente scoperti in Trastevere, presso s. Crìsogono, alla ripa del fiume; e di là abbiamo veduto tornare alla luce le iscrizioni graffite sui muri, al consueto costume soldatesco. Per esse i militi vantano di aver compiuto il faticoso servigio del Sebaciarium.la qual voce, se comparisse sulle pareti dello spedale, potrebbe ben significare unguenti e cataplasmi; sulle scene del teatro, lanternoni e lampadari: ma alla caserma dei vigili sulla ripa del Tevere, non poteva essere se non mistura di sego» ad uso del mestiore, per ugnere carri, ruote, macchine, tubi, ncn solo; ma anche le barche, destinate alla sicurezza dei navali, della regione, e degli empori sul Tevere.
Vigili, anche al presente, si chiamano in Roma Quel componenti la milizia cittadina che han carico di spegnere gl'incend!. —Altrove direbbero Pompieri — Sono volontari, scelti dalle arti analoghe, muratori, legnaiuoli, paratori, é simili, che vivono alle case loro, fanno per turno la guardia ai quartieri, e riuniti insieme formano una compagnia di ducento teste. Hanno dovizia di strumenti e di macchine al pubblico servigio: trombe, tubi, scale, ponti: e si radunano in perfetta fratellanza ad ogni chiamata, resa oggidì più facile dal telefono.

Vigilia
« Quello spazio di tempo che stanno i soldati la notte vigilanti alla guardia.» Notando che i romani avevano quattro vigilie di tre ore, per la notte: ed usavano promiscua la voce Escubia, per giorno e notte. Sono voci oratorie; or si dice Guardia.

Vigna
« Antico strumento bellico di legno, coperte di cuoio crudo per difendersi. » Era una specie di magazzino sopra ruote: formato di travi e legname, coperto di tavole e graticci, sopraccinto di pelli crude, pieno di gente al di dentro, che, sotto quella coperta, passavano il fosso nelle oppugnazioni, e attaccavano le mura. Se ne fabbricava buon numero, e si mandavano congiunti o separati alla pruva. Ne' tempi posteriori fu chiamato Gatto. E gran salti oggidì ripeterebbe, se fosse, corazzato, e menato dal vapore, cosi nella guerra' campale che nella murale, come già ho detto.

Visiera
« Parte dell'elmo che copre il viso. » propr.Quella parte della celata, che copriva la faccia e non impediva né vista, né respiro: essa, mediante il Volantino, si alzava e si abbassava sopra due pernuzzi : e aveva di sopra archetti e sbarre, di sotto buffa, ventaglia, e baviera.
Visiera.Quella parte dei moderni cappelli e caschetti, che sporge sulla fronte; e difende vista e volto dal Sole.

Viva !
Voce di plauso che soldati e marinari fanno al sovrano, al generale, all' ammiraglio, al vincitore, alla festa, e simili. — I greci sclamavano tra le armi Iò, i romani Io triumphe, gli avi nostri ripetevano Viva.

Vivandiera
Donna che va dietro agli eserciti, facendo cucina, e vendendo vivande e bevande. Femmine ardite e sicure, per lo più vedove o mogli di militari: vestono bizzarre, gamurrini corti, pantaloni lunghi, cappellini incerati, colori e mostre del reggimento cui seguono. Fanno anche Cucina nelle fermate, portano rifreddi nel viaggio, e servono a scotto per mese o per giorno i sottufficiali.

Vivo
Il vivo, parlando d'armi da fuoco, Tutta quella parte della bocca, che sta più vicina all'anima.
3°# Polvere viva, Quella composizione pirica, che contiene eccesso frangente ed esplosivo.

Volata
Volata. Term. di artigl. Grassi.La parte del cannone che è dagli orecchioni alla bocca. — Alcuni antichi la chiamarono Volante.
Volata, altresì, La corsa del proietto dalla bocca del pezzo che lo scaglia al luogo ove cessa di muoversi. La volata è corsa, Gittata è proiezione, Traiettoria è linea, Portata è peso, Fuoco è spinta, Tiro è direzione, Colpo è percossa, Passata è spazio. :
 4° Di volata,.Con tutta la corsa dell'arcata. E si dice del tiro fatto a più punti di elevazione, perchè il proietto descriva l'intiera traiettoria, abbia maggiore amplitudine, e colpisca più lontano.

Volteggiatore
Chi o che volteggia, spec.Soldato a piede, piccolo di statura, assegnato tra le fanterie d'ordinanza alle fazioni della milizia leggiera. Invenzione di astuzia napoleonica nel 1804, coll'intendimento di valersi di un maggior numero di giovani che, per la loro piccola statura, sarebbero usciti liberi dal servizio militare. Cotesti rospetti di quattro piedi e undici pollici, fecero prodezze: ed accrebbero fama a siffatto corpo, che in alcuni luoghi e tempi potrebbe tornare utile.

Z
Zagaglia
« Sorta d'arme in asta.» La più lunga e leggiera tra tutte le armi in asta: quattro metri di legno, ed una spanna di ferro in cima: buona da botta e da lancio : arma prediletta degli ufficiali superiori nelle grandi giornate, fino agli estremi del cinquecento. Non si confonda colle altre specie, molto meno coll'Azzagaglia, che era azza spedita, leggiera, e corta.
Zagaglie, altresì, Le lunghe lance e bizzarre dei selvaggi.

Zampa
Zampa d'oca. Term. mil.Galleria di mina spinta oltre in tre rami.
a. Zampa d'oca.Sorta di capponiera a tre punte nel fosso.

Zappatore
Zappatore. Terra, mil.Ciascuno di quei soldati che attendono spec.ai lavori di terra nelle fortificazioni offensive e difensive.
a.  Zappatori del genio, Ciascuno di quei soldati che spec.sono addetti alle fortificazioni militari, cosi permanenti, come passeggere, piazze reali, accampamenti e trincero: essi operano, e guidano marraiuoli, paesani, e terrazzieri in ogn'. lavoro d offesa e difesa.
b.  Zappatori di reggimento, Ciascuno di quel drappello di soldati scelti, che, armati d'ascia e piccone, precedono le colonne in marcia, per ispianare il terreno, e togliere gli ostacoli avanti alle fanterie, ai cavalli, ed al treno. Essi ancora, nella ritirata, studiano ogni artifizio per crescere difficoltà e ritardo ai persecutori.
e.Strumenti di zappatori:Badile, Marra, Zappa, Vanga, Piccone, Beccastrino, Gravina, Pala, Ascia, Scure, Accetta, Pestone, Pilone, e Mazzeranga.

Zigrino
Specie di pelle tratta dallo squalo, o da altro  pesce simile, col quale si forbisce il legno ed il metallo, sino a compiuto pulimento, togliendo via ogni segno di raspa, lima, o rasiera.
Zigrino, fig.L'impugnatura delle armi, foderata di detta pelle, perché non isfugga alla mano.
Zigrino, fig.Preparazione artificiosa di cuoio ed anche di tessuto, ridotto a superficie consistente, lucida, e granulosa, che serve per fodera di taccuini, di libri, e d'arnesi, come se fosse pelle di squalo.

Zoarchia
Ordine primo di un solo elefante armato nella falange greca.

Zoccolo
e. Zoccolo, Tutta la distesa rettangolare al pie' della scarpata, che talvolta si usa nelle fortezze, per solidità ed ornamento. Cotesto zoccolo, secondo i grandi maestri nostri del cinquecento, vuol essere di poca elevazione e sporgenza, per togliere ogni pericoloso appiglio alle scalate.

Zuavo
Da Zuavas, tribù di Kabaili nel territorio algerino che vendevano i loro servigi alle potenze barbaresche, come gli Svizzeri alle europee Dopo la occupazione francese, costoro formarono II primo battaglione zuavo, vestito alla beduina, sotto bandiera tricolore: nel 1852 se ne fecero tre reggimenti, accantonati a Costantina, Orano, e Elidali: poi crebbero di numero coi più bizzarri volontari di ogni paese; e dopo che furono entrati nelle guerre di Crimea e di Europa, molti altri battaglioni di fanteria leggiera per diversi paesi, furono chiamati Zuavi.

Zuccotto
« Sorte di celata. » — Armatura difensiva del cranio, liscia e sottile, per lo più di cuoio, senza visiera né cresta, che portavano certe fanterie triviali. In somma una coccia semplice sulla zucca.

Valigia
Valigia, Arnese pei soldati di cavalleria, fatto a sacco, molto più lungo che largo, nel quale rinvol-gono le biancherie, le vestimenta, ed il corredo personale. Si porta legata all'arcione posteriore della sella con sopravi il cappotto. Perciò la chiamano alcuni Portamantello. — Da valigia esce il verbo Svaligiare, che tra soldati corre in terzo, con Saccheggiare, e Bottinare.

Valletto
Domestico di giovane età, che assisteva nelle armi il cavaliere: poi Servente che governava i cavalli, dell'uomo d'arme: appresso Saccardo che seguiva i soldati per le fatiche del campo. Ora si potriano chiamar Valletti i soldati e marinari attendenti, ordinanze, trabanti, e camerotti degli ufficiali.
Valletto, nella milizia antica, di due specie: cioè d'arme, e di camera. In ogni caso minore degli Scudieri e dei Sergenti, non aveva grado nell'armi, non assisa, né distintivo; e serviva per lo più a mercede.

Vallo
« Riparo fatto di steccato. » Vien dal latino Argine fortificato di fossi e di palancato. Da cosi lontana origine, venendo per lunga via sino a noi, ha' preso nel
corso dei tempi diversi significati.
a. Vallo.Il parapetto alzato di qua dal fosso, tutto intorno al campo, e guarnito di pali o ramaglie intrecciate per impedirne l'accesso al nemicò.
b. Vallo, per estensione, Il campo istesso cinto di tale argine.
e. Vallo, per similit.La cinta di circonvallazione e eontrovallazione, con tutte le altre linee e approcci intorno a una terra per espugnarla.
d. Vallo, finalmente si è pur detto II recinto primario di alcuna piazza forte.

Vallone
Attenente alla valle della Schelda: Guardia vallona, cioè, Di gente fiamminga. Ciascun soldato, e tutto il corpo di milizia che nei tempi passati si traeva dalla valle del Brabante, che è tra la Schelda e la Lisa. Erano uomini di gran cuore e di gran corpo. Militavano, come gli svizzeri, a soldo straniero: e, sotto il nome di Valloni, o Guardie vallone, ebbero già fama di bravura.

Van scoperta, ed Avanscoperta
Quella squadretta di cavalli che vanno avanti a scoprire il terreno e le mosse del nemico. Non è un corpo di vanguardia in marcia, non deve occupar posizioni determinate: ma scorrere, sopravvedere e riferire, o tutt'al più tasteggiare Vale il simile sul mare.

Varrocchio
Quella specie di argano militare, che era incavalcato orizzontalmente, come la nostra Burbera. Si trovano pur le varianti Verrocchio, Venocchio, Verrucchio, e Verricello,
Il varròcchio, serviva a caricare le antiche macchine da corda: e spec.negli assedi di cavamento, a levare i puntelli, per abbattere le muraglie.

Vassallo
« Suddito, soggetto a repubblica, principe, o signore. » Voce del sistema feudale, quando i maggiorenti concedevano baronia ai loro soggetti coll'obbligo di riconoscimento, e di servigio militare.
Vassalli maggiori, erano duchi, principi, marchesi, conti, e baroni.
Vassalli minori, cattani, valvassori, vidami, visconti, e castellani.
Vassalli infimi, terrazzani, contadini, artieri, e ciascun di quelli che dovevano star soggetti a tutti, senza comandare a niuno. Gente per ciò stesso inquieta, che menarono il vocabolo in ogni parte a tanto estremo, quanto sarebbe il dir Canaglia.

Veccione
Veccioni fig.Pallinacci grossi da caricare lo schioppo, invece della migliarina minuta: diconsi pure Perniciotti, Pendigoni, Lagrimacci, Panettoni, e Gocciole.

Ventaglia
« Visiera dell'elmetto.» propr.Quella parte della celata (elmo chiuso), che era più vicina alla bocca del cavaliere, e per la qiinle entrava l'aria del respirare. Essa si abbatteva per disotto; e il resto della visiera si alzava per disopra, volendo scoprire il volto.

Ventiera
Ventiera. Crusca: « È anche una sorte di strumento militare. » propr.Riparo fatto alle feritoie, così per mascherarne l'apertura, come per distornare o rimbalzare i proietti del nemico; e per coprire la gente e l'artiglieria propria, tanto da corda quanto da fuoco. E qui trovo due qualità di ventiere: ambedue mobili e ventilanti; l'una rigida, e l'altra pieghevole. Onde
a. La ventiera soda, era formata con lamiera di metallo o con tavole di legname, messe a ribalta innanzi alla feritoia, tra merli e merloni, in guisa da potersi alzare e abbassare a piacimento. Queste prestavano tre servigi: Alzandosi, facevano partire il tiro; abbassandosi, coprivano le genti; nell'uno e nell'altro caso, presentando diversa obliquità al proietto nemico, e facilmente lo rimbalzavano. Il nome proprio della Ventiera solida era Bertesca: e queste non di rado si ciondolavano per man d'un fanciullo con una cordella sul bilico, per dar la Berta al nemico, come tra tanti altri documenti risulta dalla miniatura della Cronica manoscritta nella biblioteca di Rema, riprodotta dal conte Ohesnel nella sua Enciclopedia, pag. 1018, — e da Viollet le Due nell'architettura militare.
 b. La ventiera flessibile era formata di tela, forte, di corde tessute, di cuoio steso, di lana imbottita, e simili cose, che, senza fastidio di cordella e di bilico, da se stesse ondeggiavano al vento, e producevano lo stesso effetto, massime di rimbalzare i proietti. Tutti attestano, e la ragione il conferma, che lo strale dell'arco, o la palla del fucile, incontrando ostacolo qualunque, tanto maggiormente rimbalzano quanto sia maggiore la loro velocità: e ciò senza alcun rispetto alla durezza o morbidezza dell'ostacolo Così il campanile di s. Miniato non fu tocco all'assedio di Firenze, per le materasse di Michelangelo, e del vecchio Lupicini, padre del noto ingegnere militare. Recentemente il pallone di Godard rimbalzò tutte le palle austriache a Solferino, e non fu bucato. — Questa è la Ventiera militare, cui il Baldinucci chiama Pigliavento, altri Mantelletto. — Ciò mi rimena e tien fermo alla teoria del Rimbalzo.

Vento
12°  a.Quella vampa di fuoco e di fluido elastico che sbocca fuori delle armi, e dalla polvere accesa, quando sparano. Cellini, e Grassi.
b.Quel piccolo intervallo che rimane tra la palla ladina e le pareti della canna in ogni artiglieria: gli antichi consentivano il vento fino ad un ventesimo di calibro: ma ora le palle forzate escludono ogni vento, e restano solo i ricordi del Montecuccoli e del Grassi.

Venturiero
« Soldato che va alla guerra noti obbligato, né condotto a soldo; ma per cercar sua ventura a fin d'onore. » In questo senso, ch'è il proprio del vocabolo, dicevansi Venturieri quei nobili giovani che, nelle crociate e nelle guerre orientali, massime sull'armata, si raccoglievano a studio militare per servigio pubblico, ed onor proprio. Le degne lodi ed i fatti egregi di questi valorosi si leggono nelle nostre storie dalla prima, Crociata sino all'ultima per la liberazione di Corfù.
Venturieri, altresì, per coprire con vocabolo onesto la sconcia congrega, Quella accozzaglia di mercenari d'ogni nazione, che si mettevano al soldo di chi meglio pagava, spesso a vantaggio altrui sempre al proprio. — A cessar gli equivoci, la voce oggi non suona più nel linguaggio militare: ma si dice Volontari.

Verduco
« Spada stretta, che taglia da quattro lati. » Voce introdotta dagli Spagnuoli, nella cui lingua significa Boia, Carnefice: perché tale stocco portavasi insidioso entro ai bastoni. Scrivesi anche Verdugo.

Verretta
Dardo a foggia di piccolo spiedo da lanciare con mano o colla balestra. Era usato nel medio evo dagli italiani, che non avevano dimenticato il nome e l'uso degli antichi Veruti latini.

Verrettone
Grossa verretta da tirarsi soltanto colla balestra: era di punta e taglia tondo per isfondare scudi e corazze, senza rompersi o sfilarsi.

Verruto
« Sorta di dardo : » maggiore della verretta, e minore di verrettone; dal latino Veru e Verutum: Sorta di spiedo. E quindi il Grassi, seguendo Vegezio, segna la lunghezza di tre piedi e mezzo, cioè poco più d'un metro: e segna del ferro cinque oncie; cioè, undici centimetri. Quest'arme e questo nome è vivo tuttora tra i cacciatori sardi, che diconlo Veruto e Beruto: ed ogni altro intende la terribile Verga sardesca.

Vessillario
Colui che nell'esercito romano portava il vessillo. Alfiere, Vessillifero.
2* Vessillario, Soldato romano di legione, ma istruito per combattere sotto un vessillo proprio, e in compagnie separate. Formavano costoro la prima ordinanza, e facevano ogni più rapida fazione di guerra in quei luoghi dove tutto il corpo della legione non poteva distendersi.

Vessillazione
Un'ala di cavalli nella legione romana: spec.Squadrone della cavalleria ausiliaria.

Vessillo
Quella specie di Insegna militare che era più di ogni altra facile a portarsi. In principio si adoperò come insegna delle compagnie volanti, poi delle bande di cavalli, poscia delle coorti pretoriane, finalmente come insegna particolare della centuria negli ultimi tempi dell'impero.
Vessillo, altresì, la compagnia, la banda, la coorte, la centuria, tutti i raccolti sotto la stessa insegna.

Vestimento
Vestimento.Nome generico di tutto il corredo necessario al soldato e al marinaro per vestirsi da capo a piede: e comprende tutti gli oggetti di corredo, o d'equipaggiamento: e tutto ciò che si è detto alle voci Armatura, Abbigliamento, Assisa, Divisa, Distintivo, Insegna, Costume, Uniforme.
a. Vestimenta speciali: Caliamento, Scarpe, Borzacchini, Bottaglie, Stivali, Gambali, Usatti, Uose, Ghette, Calze, Sopraccalze, Calzoni, Pantaloni, Brache, Mutande, Sottoveste, Panciotto, Corpetto. Abito, Soprabbito, Tunica, Giubba, Giubbetta, giubbone, Gabbano, Mantello, Tabarro, Farsata, Farsetto, Casacca, Casacchino, Saione, Palandrane Cappotto, Mantello, Mantellina coi loro Risvolti, Petti, Colletti, Ritrosi, Solini, Sparati. Pistagni, Rimboccature, Rimessi, Falde, Bàveri., Borricchi, Baragoni, Quarti. Pendoni, Mostre, Alamari — Camicie, Colletti, Collini, Polsini, Solini: Cravatta, Pezzuole, Fazzoletti. — Cappello, Quasco, Elmo, Caschetto, Berretto, Farsata, Zaino, Sacco, Cinture, Budrieri, Armi.
6. Vestimenta speciali dei marinari-.Cappello, Cappotto, Schiavina, Patatucco, Giulecco, Capperone Gabbano, Cappuccio, Camicia a collo sparato, fasHa rossa: Sacco e cassa.
e. Vestimenta speciali di cavalleria:.Mantello, Stivali, Valigia, Pelliccia, Borzacchini, Tasca, Bottaglie.
d. Vestimenta speciali di tutti per la fatica : Berretto, Guarnacca, SaiOrna, Cioppa, Sorcotto, Fa-sciacca, Camiciotto, Giornèa, Abolla.

Veterano
« Soldato che abbia esercitato la milizia molto tempo. » I romani davano questo titolo dopo venti anni di milizia strenua.
2° Le leggi di ciascun paese determinano le condizioni dei veterani. Se ne formano talvolta reggimenti eccellentissimi, e talvolta compagnie sedentarie.

Vetrone
 Nome usato dai pirotecnici antichi per esprimere Vetro grosso, duro compatto, di che si formavano granate a mano, meno micidiali delie granate di ferro. Ne ho veduto i campioni nei magazzini di marina in Civitavecchia, sotto la custodia del sig. B. Donati.

Vigile
Ciascuno di quei soldati che Augusto raccolse in sette coorti urbane, assegnate alla polizia notturna della città, ed alla estinzione degli incendi. I quartieri dell'ultima coorte son stati recentemente scoperti in Trastevere, presso s. Crìsogono, alla ripa del fiume; e di là abbiamo veduto tornare alla luce le iscrizioni graffite sui muri, al consueto costume soldatesco. Per esse i militi vantano di aver compiuto il faticoso servigio del Sebaciarium.la qual voce, se comparisse sulle pareti dello spedale, potrebbe ben significare unguenti e cataplasmi; sulle scene del teatro, lanternoni e lampadari: ma alla caserma dei vigili sulla ripa del Tevere, non poteva essere se non mistura di sego» ad uso del mestiore, per ugnere carri, ruote, macchine, tubi, ncn solo; ma anche le barche, destinate alla sicurezza dei navali, della regione, e degli empori sul Tevere.
Vigili, anche al presente, si chiamano in Roma Quel componenti la milizia cittadina che han carico di spegnere gl'incend!. —Altrove direbbero Pompieri — Sono volontari, scelti dalle arti analoghe, muratori, legnaiuoli, paratori, é simili, che vivono alle case loro, fanno per turno la guardia ai quartieri, e riuniti insieme formano una compagnia di ducento teste. Hanno dovizia di strumenti e di macchine al pubblico servigio: trombe, tubi, scale, ponti: e si radunano in perfetta fratellanza ad ogni chiamata, resa oggidì più facile dal telefono.

Vigilia
« Quello spazio di tempo che stanno i soldati la notte vigilanti alla guardia.» Notando che i romani avevano quattro vigilie di tre ore, per la notte: ed usavano promiscua la voce Escubia, per giorno e notte. Sono voci oratorie; or si dice Guardia.

Vigna
« Antico strumento bellico di legno, coperte di cuoio crudo per difendersi. » Era una specie di magazzino sopra ruote: formato di travi e legname, coperto di tavole e graticci, sopraccinto di pelli crude, pieno di gente al di dentro, che, sotto quella coperta, passavano il fosso nelle oppugnazioni, e attaccavano le mura. Se ne fabbricava buon numero, e si mandavano congiunti o separati alla pruva. Ne' tempi posteriori fu chiamato Gatto. E gran salti oggidì ripeterebbe, se fosse, corazzato, e menato dal vapore, cosi nella guerra' campale che nella murale, come già ho detto.

Visiera
« Parte dell'elmo che copre il viso. » propr.Quella parte della celata, che copriva la faccia e non impediva né vista, né respiro: essa, mediante il Volantino, si alzava e si abbassava sopra due pernuzzi : e aveva di sopra archetti e sbarre, di sotto buffa, ventaglia, e baviera.
Visiera.Quella parte dei moderni cappelli e caschetti, che sporge sulla fronte; e difende vista e volto dal Sole.

Viva !
Voce di plauso che soldati e marinari fanno al sovrano, al generale, all' ammiraglio, al vincitore, alla festa, e simili. — I greci sclamavano tra le armi Iò, i romani Io triumphe, gli avi nostri ripetevano Viva.

Vivandiera
Donna che va dietro agli eserciti, facendo cucina, e vendendo vivande e bevande. Femmine ardite e sicure, per lo più vedove o mogli di militari: vestono bizzarre, gamurrini corti, pantaloni lunghi, cappellini incerati, colori e mostre del reggimento cui seguono. Fanno anche Cucina nelle fermate, portano rifreddi nel viaggio, e servono a scotto per mese o per giorno i sottufficiali.

Vivo
Il vivo, parlando d'armi da fuoco, Tutta quella parte della bocca, che sta più vicina all'anima.
3°# Polvere viva, Quella composizione pirica, che contiene eccesso frangente ed esplosivo.

Volata
Volata. Term. di artigl. Grassi.La parte del cannone che è dagli orecchioni alla bocca. — Alcuni antichi la chiamarono Volante.
Volata, altresì, La corsa del proietto dalla bocca del pezzo che lo scaglia al luogo ove cessa di muoversi. La volata è corsa, Gittata è proiezione, Traiettoria è linea, Portata è peso, Fuoco è spinta, Tiro è direzione, Colpo è percossa, Passata è spazio. :
 4° Di volata,.Con tutta la corsa dell'arcata. E si dice del tiro fatto a più punti di elevazione, perchè il proietto descriva l'intiera traiettoria, abbia maggiore amplitudine, e colpisca più lontano.

Volteggiatore
Chi o che volteggia, spec.Soldato a piede, piccolo di statura, assegnato tra le fanterie d'ordinanza alle fazioni della milizia leggiera. Invenzione di astuzia napoleonica nel 1804, coll'intendimento di valersi di un maggior numero di giovani che, per la loro piccola statura, sarebbero usciti liberi dal servizio militare. Cotesti rospetti di quattro piedi e undici pollici, fecero prodezze: ed accrebbero fama a siffatto corpo, che in alcuni luoghi e tempi potrebbe tornare utile.

Z
Zagaglia
« Sorta d'arme in asta.» La più lunga e leggiera tra tutte le armi in asta: quattro metri di legno, ed una spanna di ferro in •ima: buona da botta e da lancio : arma prediletta degli ufficiali superiori nelle grandi giornate, fino agli estremi del cinquecento. Non si confonda colle altre specie, molto meno coll'Azzagaglia, che era azza spedita, leggiera, e corta. B
Zagaglie, altresì, Le lunghe lance e bizzarre dei selvaggi.

Zampa
Zampa d'oca. Term. mil.Galleria di mina spinta oltre in tre rami.
a. Zampa d'oca.Sorta di capponiera a tre punte nel fosso.

Zappatore
Zappatore. Terra, mil.Ciascuno di quei soldati che attendono spec.ai lavori di terra nelle fortificazioni offensive e difensive.
a.  Zappatori del genio, Ciascuno di quei soldati che spec.sono addetti alle fortificazioni militari, cosi permanenti, come passeggere, piazze reali, accampamenti e trincero: essi operano, e guidano marraiuoli, paesani, e terrazzieri in ogn'. lavoro d offesa e difesa.
b.  Zappatori di reggimento, Ciascuno di quel drappello di soldati scelti, che, armati d'ascia e piccone, precedono le colonne in marcia, per ispianare il terreno, e togliere gli ostacoli avanti alle fanterie, ai cavalli, ed al treno. Essi ancora, nella ritirata, studiano ogni artifizio per crescere difficoltà e ritardo ai persecutori.
e.Strumenti di zappatori:Badile, Marra, Zappa, Vanga, Piccone, Beccastrino, Gravina, Pala, Ascia, Scure, Accetta, Pestone, Pilone, e Mazzeranga.

Zigrino
Specie di pelle tratta dallo squalo, o da altro  pesce simile, col quale si forbisce il legno ed il metallo, sino a compiuto pulimento, togliendo via ogni segno di raspa, lima, o rasiera.
Zigrino, fig.L'impugnatura delle armi, foderata di detta pelle, perché non isfugga alla mano.
Zigrino, fig.Preparazione artificiosa di cuoio ed anche di tessuto, ridotto a superficie consistente, lucida, e granulosa, che serve per fodera di taccuini, di libri, e d'arnesi, come se fosse pelle di squalo.

Zoarchia
Ordine primo di un solo elefante armato nella falange greca.

Zoccolo
e. Zoccolo, Tutta la distesa rettangolare al pie' della scarpata, che talvolta si usa nelle fortezze, per solidità ed ornamento. Cotesto zoccolo, secondo i grandi maestri nostri del cinquecento, vuol essere di poca elevazione e sporgenza, per togliere ogni pericoloso appiglio alle scalate.

Zuavo
Da Zuavas, tribù di Kabaili nel territorio algerino che vendevano i loro servigi alle potenze barbaresche, come gli Svizzeri alle europee Dopo la occupazione francese, costoro formarono II primo battaglione zuavo, vestito alla beduina, sotto bandiera tricolore: nel 1852 se ne fecero tre reggimenti, accantonati a Costantina, Orano, e Elidali: poi crebbero di numero coi più bizzarri volontari di ogni paese; e dopo che furono entrati nelle guerre di Crimea e di Europa, molti altri battaglioni di fanteria leggiera per diversi paesi, furono chiamati Zuavi.

Zuccotto
« Sorte di celata. » — Armatura difensiva del cranio, liscia e sottile, per lo più di cuoio, senza visiera né cresta, che portavano certe fanterie triviali. In somma una coccia semplice sulla zucca.


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