Enciclopedia delle armi - a cura di Edoardo Mori
   
 

 Certificati medici: altra gabola escogitata dalle USL

Sì era appena chiuso il capitolo dei certificati medici di idoneità psicofisica al porto di armi  con l'affermazione del principio di tutta ovvietà che il cittadino non può scegliesi chi gli rilascia il certificato poiché questo è sì rilasciato da un medico, ma in nome dell'ente autorizzato a rilasciarlo (così escludendo, ad esempio, che un medico della PS potesse rilasciarlo nel suo studio privato oppure negli uffici della PS, ma a persone non appartenenti ad essa), che si riapre un nuovo fronte. Nel nostro sistema giuridico vi deve essere il principio occulto dello horror vacui: appena lo Stato chiude una falla di privilegi ai furbi, subito ne viene aperta un'altra,
Ho scoperto infatti che nella regione Toscana hanno avuto questa bella pensata: i certificati verranno rilasciati dai medici che operano in regime di "prestazione in libera professione" noto come "intramoenia". Per chi non lo sapesse in molte regioni italiane i medici non si distinguono in ospedalieri  e privati, ma vi sono anche quelli a mezzo servizio che tengono i piedi in due scarpe! Sistema ideale per mungere il cittadino, per far guadagnare i medici e per far diventare biblici i tempi di prenotazione perché il medico può fare la professione privata nell'ospedale o persino nel suo studio, a pagamento, e perciò ha tutto l'interesse a svolgere con calma e senza dispendio di energie il lavoro ospedaliero per riservarle a quello privato. E il cittadino sa benissimo che se  prenota la visita a pagamento non aspetterà mesi ma solo giorni e che se ha bisogno di una operazione minimamente urgente e vuol farla da vivo, dovrà rivolgersi alla clinica privata che gli segnala il medico ospedaliero, o che gli consiglia di farsi visitare da un altro collega, guarda caso pure in regime di libera professione. Sistema concettualmente osceno perché insinua del cittadino il pensiero che i medici buoni sono fuori dall'ospedale, ove invece rimango solo le scartine! E perché costringono il cittadino a pagare per un servizio che ha diritto di ottenere gratuitamente e tempestivamente.
Ecco ad esempio ciò che si legge nella pagina web dell'azienda sanitaria locale di Siena

siena

Sul sito della Asl di Firenze trovo invece l'intero provvedimento con cui in due pagine di contorcimenti giuridici, si affida egualmente ai medici in regime privato il rilascio delle certificazioni sanitarie per armi, patenti, eccetera.
Mi si potrebbe obiettare che in sostanza viene fatto un servizio migliore al cittadino senza alcun aggravio di spesa, visto che il costo del certificato rimane lo stesso.
È vero, ma mi chiedo:
- Se il costo del certificato rimane lo stesso e il medico ne riceve una quota parte per il suo straordinario lavoro privatistico, vuol dire che parte dei soldi che avrebbe dovuto incassare l'USL finiscono in tasca al medico; ed invece l'USL incassa solo il 10%. Senz'altro mi obietteranno che in questo modo verranno fatti di molti più certificati e molto più rapidamente, e che i certificati verrebbero a costare molto di più allo Stato se i medici li rilasciassero durante il regolare orario di lavoro pubblico. Sarà anche vero, ma riconosciamo che viene da piangere a scoprire che abbiamo messo insieme un sistema sanitario di questo genere. E mi chiedo che cosa ne pensi la Corte dei Conti, ormai classificata da tempo come dormitorio pubblico!
- Come può essere ritenuto affidabile un certificato che viene rilasciato da un medico che lo stesso richiedente ha potuto scegliersi (questa è la regola fondamentale ribadita negli atti pubblicati, del servizio intramoenia) e che guadagna qualche cosa sul certificato. Questi certificati  servono a garantire allo Stato che un soggetto sia idoneo a svolgere un certo tipo di attività pericolosa (guida di veicoli, porto di armi, eccetera), non solo fatti per essere messi in un quadretto ed allora è giustamente richiesta dalle leggi dello Stato che siano rilasciati in condizioni di assoluta indipendenza.
- Nel caso che il medico ritenga necessari ulteriori accertamenti medici prima del rilascio del certificato (oculistici, psichiatrici, analisi di laboratorio) che garanzia ha il cittadino di poterli  avere dal servizio pubblico e di non essere spinto ai privati raccomandatigli dal medico che lo visita? Una volta tutto questo si chiamava interesse privato in atti di ufficio, ma ormai pare sia stato legalizzato!

Pare che i medici militari e della PS siano un po' incazzati e hanno ragione: furbi per furbi, erano meglio loro; almeno avevano prestato giuramento di fedeltà alle Leggi dello Stato e potevano compensare un po' gli stipendi miserabili!

(16-10-2016)


torna su
  http://www.earmi.it - Enciclopedia delle armi © 1997 - 2003 www.earmi.it