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Sì era appena chiuso il capitolo dei certificati
medici di idoneità psicofisica al porto di armi con
l'affermazione del principio di tutta ovvietà che il cittadino non può
scegliesi chi gli rilascia il certificato poiché questo è sì rilasciato
da un medico, ma in nome dell'ente autorizzato a rilasciarlo (così
escludendo, ad esempio, che un medico della PS potesse rilasciarlo nel
suo studio privato oppure negli uffici della PS, ma a persone non
appartenenti ad essa), che si riapre un nuovo fronte. Nel nostro
sistema giuridico vi deve essere il principio occulto dello horror
vacui: appena lo Stato chiude una falla di privilegi ai furbi, subito
ne viene aperta un'altra,
Ho scoperto infatti che nella regione Toscana hanno avuto questa bella
pensata: i certificati verranno rilasciati dai medici che operano in
regime di "prestazione in libera professione" noto come "intramoenia".
Per chi non lo sapesse in molte regioni italiane i medici non si
distinguono in ospedalieri e privati, ma vi sono anche quelli a
mezzo servizio che tengono i piedi in due scarpe! Sistema ideale per
mungere il cittadino, per far guadagnare i medici e per far diventare
biblici i tempi di prenotazione perché il medico può fare la
professione privata nell'ospedale o persino nel suo studio, a
pagamento, e perciò ha tutto l'interesse a svolgere con calma e senza
dispendio di energie il lavoro ospedaliero per riservarle a quello
privato. E il cittadino sa benissimo che se prenota la visita a
pagamento non aspetterà mesi ma solo giorni e che se ha bisogno di una
operazione minimamente urgente e vuol farla da vivo, dovrà rivolgersi
alla clinica privata che gli segnala il medico ospedaliero, o che gli
consiglia di farsi visitare da un altro collega, guarda caso pure in
regime di libera professione. Sistema concettualmente osceno perché
insinua del cittadino il pensiero che i medici buoni sono fuori
dall'ospedale, ove invece rimango solo le scartine! E perché
costringono il cittadino a pagare per un servizio che ha diritto di
ottenere gratuitamente e tempestivamente.
Ecco ad esempio ciò che si legge nella pagina web dell'azienda
sanitaria locale di Siena
Sul sito della Asl di Firenze trovo invece l'intero
provvedimento con cui in due pagine di contorcimenti giuridici, si
affida egualmente ai medici in regime privato il rilascio delle
certificazioni sanitarie per armi, patenti, eccetera.
Mi si potrebbe obiettare che in sostanza viene fatto un servizio
migliore al cittadino senza alcun aggravio di spesa, visto che il costo
del certificato rimane lo stesso.
È vero, ma mi chiedo:
- Se il costo del certificato rimane lo stesso e il medico ne riceve
una quota parte per il suo straordinario lavoro privatistico, vuol dire
che parte dei soldi che avrebbe dovuto incassare l'USL finiscono in
tasca al medico; ed invece l'USL incassa solo il 10%. Senz'altro mi
obietteranno che in questo modo verranno fatti di molti più certificati
e molto più rapidamente, e che i certificati verrebbero a costare molto
di più allo Stato se i medici li rilasciassero durante il regolare
orario di lavoro pubblico. Sarà anche vero, ma riconosciamo che viene
da piangere a scoprire che abbiamo messo insieme un sistema sanitario
di questo genere. E mi chiedo che cosa ne pensi la Corte dei Conti,
ormai classificata da tempo come dormitorio pubblico!
- Come può essere ritenuto affidabile un certificato che viene
rilasciato da un medico che lo stesso richiedente ha potuto scegliersi
(questa è la regola fondamentale ribadita negli atti pubblicati, del
servizio intramoenia) e che guadagna qualche cosa sul certificato.
Questi certificati servono a garantire allo Stato che un soggetto
sia idoneo a svolgere un certo tipo di attività pericolosa (guida di
veicoli, porto di armi, eccetera), non solo fatti per essere messi in
un quadretto ed allora è giustamente richiesta dalle leggi dello Stato
che siano rilasciati in condizioni di assoluta indipendenza.
- Nel caso che il medico ritenga necessari ulteriori accertamenti
medici prima del rilascio del certificato (oculistici, psichiatrici,
analisi di laboratorio) che garanzia ha il cittadino di poterli
avere dal servizio pubblico e di non essere spinto ai privati
raccomandatigli dal medico che lo visita? Una volta tutto questo si
chiamava interesse privato in atti di ufficio, ma ormai pare sia stato
legalizzato!
Pare che i medici militari e della
PS siano un po' incazzati e hanno ragione: furbi per furbi, erano
meglio loro; almeno avevano prestato giuramento di fedeltà alle Leggi
dello Stato e potevano compensare un po' gli stipendi miserabili!
(16-10-2016)
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