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La cerbottana è l'arma tradizionale di molti popoli delle zone calde
e il suo affermasi o meno è legato alla presenza in quelle zone di
veleni vegetali (curaro, stricnina) che consentono di catturare una preda
anche con un'arma di modesto potere lesivo.
La cerbottana dei popoli primitivi è un tubo di legno che può
raggiungere anche quasi quattro metri di lunghezza e richiede perciò
forti polmoni e maestria nel suo maneggio. Le frecce sono asticelle di
legno di circa 25 cm che al momento del lancio vengono munite di un
batuffolo di fibre alla base, così da assicurare la spinta. Talvolta,
allo stesso scopo, dietro alla freccia viene inserito un separato
batuffolo di cotone.
In commercio vi sono molti tipi di cerbottana, di solito costruite con
tubo di alluminio con l'anima rivestita di teflon. La loro lunghezza varia
dai 60 ai 180 cm con un diametri interno da 10 a 15 mm. I dardi sono degli
aghi di acciaio di circa 20 cm, muniti di una impennatura conica di
plastica. Per usi venatori vengono prodotti anche dardi di bambù
di circa 25 cm.
Secondo i venditori, i modelli migliori uniti con i polmoni migliori,
possono lanciare il dardo fino a 75 metri con una velocità iniziale
di circa 100 ms. e consentono di catturare animali come un coniglio!
Una versione moderna e casalinga è facilmente costruibile e,
rispetto ad altri arnesi simili, non è considerata neppure un'arma.
Se ben costruita, consente di colpire un piccolo bersaglio ad una ventina
di metri, con ottima penetrazione: la freccia infatti si pianta tanto nel
legno da dover essere estratta con una pinza.
Per la costruzione si proceda così.
Prendere un tubo di alluminio od ottone del diametro di 10-12 millimetri e
lungo 100-120 cm. È possibile usare anche un tubo di plastica, del
tipo di quello usato per gli impianti elettrici, ma è difficile che
sia perfettamente rettilineo. Se il tubo metallico non è
perfettamente levigato, potrebbe essere consigliabile di passare all'interno
un tampone con polish, fissato al mandrino di un trapano elettrico.
Fatto ciò la cerbottana è pronta; molte di quelle in commercio
sono munite di una imboccatura conica a cui adattare le labbra, ma non ho
riscontrato alcun vantaggio pratico nella modifica. Successivamente, in
fase di aggiustaggio, potrà essere utile montare verso la parte
anteriore, un mirino di debita altezza, posto al di sotto della
cerbottana, che consenta di mirare direttamente il bersaglio.
Ora viene la parte più delicata perché occorre prepararsi le
frecce, dalla cui bontà dipende l'efficienza dello strumento.
È possibile ovviamente costruirsi le frecce come gli uomini primitivi,
ma la tecnica moderna offre soluzioni più facili. Esperimenti
compiuti da vari autori hanno mostrato che la soluzione migliore è
quella di un ago d'acciaio con una impennatura di carta, più o
meno della stessa lunghezza.
Si prenda quindi un pezzo di acciaio armonico (quello per le molle,
venduto in rotoli) del diametro di un millimetro, lungo 10 cm, lo si
raddrizzi per bene, e con una lima se ne appuntisca un po' un'estremità.
L'altra estremità va un po' irruvidita per la lunghezza di qualche millimetro così da arrotolarvi attorno una diecina di giri di filo che verrà impregnato con una goccia di colla vinavilica. Questo ingrossamento serve per fissare meglio l'impennatura.
Per l'impennatura prendere una striscia di una ventina di cm di carta un
po' robusta (carta da lucidi, carta da forno) e avvolgerla a spirale per
creare una di quelle "frecce" che tutti i ragazzini sanno fare. Fissare
l'ultimo lembo con la colla.
Inserire poi la freccia di carta nella cerbottana e tagliarla a filo dell'
imboccatura, in modo che si inserisca perfettamente in essa senza sforzare.
Ora bisogna fissare la carta all'ago: tagliare circa un cm della punta
della freccia di carta in modo che si crei un forellino; mettere un'
abbondante goccia di colla sull'ingrossamento dell'ago e infilare l'ago
nella freccia in modo che la parte ingrossata si vada a bloccare nel suo
fondo. Quando la colla sarà asciutta, la freccia à pronta
per il suo impiego e avrà una lunghezza di 15-18 cm.
Chi vuole potrà poi sperimentare con filo d'acciaio più
grosso o con aghi da materassaio o con vari tipi di punte oppure con
diverse lunghezze di impennatura. Potrebbe essere interessante sperimentare
se un corto cono di carta applicato a qualche centimetro dalla punta,
così da centrare la freccia entro la cerbottana, ne migliori le
prestazioni.
Esperimenti fatti con questo tipo di cerbottana hanno rilevato una velocità iinziale di crica 30 ms e quindi una energia di circa mezzo Joule con freccia da un grammo e filo di circa un mm. di diametro. Essa penetra per circa un cm. nel legno di abete secco. La densità sezionale per mm. quadrato è di circa 0,6 J, più che sufficiente per forare la cute (0,1 J).
ATTENZIONE: Le frecce lanciate da una buona cerbottana sono pericolose. Non tirare mai in direzione di persone.
Attenzione inoltre a non aspirare la freccia!
Dal punto di vista giuridico il tubo senza i dardi è privo di
significato. Assieme alle frecce potrebbe essere considerato uno strumento
atto ad offendere il cui porto è vietato senza giustificato motivo.
Usare la cerbottana per cacciare comporta l'applicazione di sanzioni
amministrative e, talvolta, penali.
Si veda per ulteriori informazioni la pagina Balistica della cerbottana di Marco T.
email - Edoardo Mori |
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