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Oggetto: Segnalazione di comportamento censurabile di funzionario della Sua Questura.
Sono consapevole che il questore di una grande città non può occuparsi di ogni problema della sua questura e che è costretto a fidarsi dei suoi funzionari. Però è anche vero che il malfunzionamento di un ufficio viene imputato dal pubblico al Capo dell’ufficio, costretto a subire discredito e colpe di altri.
Mi permetto perciò di segnare alla S.V. che un funzionario dello ufficio armi sta adottando provvedimenti privi di ogni base giuridica, sicuramente illegittimi, e che fanno sfigurare la Questura di Milano, a noi invece nota come affidabile nel settore delle armi.
Il suddetto funzionario ha iniziato a depennare dalle licenza di collezioni di armi moderne le armi prive di numero di catalogo perché secondo lui un’arma priva di numero di catalogo non può essere detenuta in collezione!
Opinione di persona che non ha mai letto o capito né la legge né le circolari del Ministero il quale ha invece affermato che di armi prive di numero di catalogo se ne possono detenere due dello stesso modello, proprio perché manca il modello ufficiale catalogato.
È inoltre palese che le norme sulle collezioni sono state introdotte nel 1975, quando nessuna arma era catalogata, proprio per inserirvi le armi già detenute e che il collezionista ama collezionare armi del passato, anteriori al 1975, così che è una forma di stravaganza giuridica affermare che egli se ne deve liberare … per sostituirle con più pericolose armi modernissime!
Ed è una forma di stravaganza amministrativa il modificare senza motivo ciò che si fa da trent’anni in tutte le questure d’Italia. Ma sono stravaganze che costano sudore e sangue al cittadino.
La preghiamo di intervenire sul problema prima che il disdoro si riversi sulla Polizia e sulla Sua persona in particolare.
Con ossequio. Edoardo Mori
(17 aprile 2007)
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