Enciclopedia delle armi - a cura di Edoardo Mori
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Che bella Costituzione!

Penso che sarebbe proprio ora che la  finissimo di sbrodolarci addosso tessendo gli elogi della nostra costituzione, come se fosse una delle migliori del mondo. E' stata fatta da persone che avevano fatta la Resistenza ed essi stessi l'hanno realizzata. Forse più che agli eroi era megli affidarla ai filosofi e ai professori!
La realtà è che si tratta solo un mucchio di belle parole prive di concretezza. che ci hanno portato al punto in cui ci troviamo.
Tragico errore iniziale è stato quello di non creare un modello di governo stabile e così ci siamo beccati sessant'anni di governi che duravano circa sei mesi, sostenuti da maggioranze fragilissime appoggiati da partiti la cui unica ragion d'essere era di acchiappare qualche ministero, ma che consentivano a partiti formati da quattro gatti di essere determinanti e quindi di imporre qualcuna delle loro idee politiche (oltre ovviamente di sedersi a tavola con i partiti grossi). Perciò abbiamo avuto un regime basato sempre sul compromesso ad ogni costo pur di salvare un sistema di potere che consentiva di fare buoni affari.
Se venisse incaricato un esperto alieno di spiegare quali sono i principi della costituzione italiana, basandosi solo sui risultati, egli dovrebbe scrivere quando segue.
- I  politici sono una mutazione genetica di persone capaci solo di chiacchierare i quali, non avendo di solito un mestiere sicuro, si accordano fra di loro per gestire il potere; una volta entrati nel giro politico, non ne escono più; infatti per gestire il potere non bastano solo coloro che appaiono nelle cariche pubbliche, ma occorre tutta una marea di persone che batta il sottobosco alla ricerca di soldi.
- I giudici vengono scelti in base alla loro capacità di aver imparato a memoria un pacco di libri giuridici e da quel momento entrano in una casta in cui nessuno oserà mai più mettere in dubbio la loro capacità di essere buoni giudici e di far funzionare la giustizia. Se sbagliano hanno diritto di giudicarsi da soli e di assolversi. Non importa se lavorano poco tanto, non importa quante sentenze sbagliate fanno, non importa la loro condotta privata, alla fine dell'anno sono classificati tutti come ottimi. Quindi tutti hanno diritto di fare carriera e di arrivare al massimo stipendio.
- In Italia non comandano solo i politici, ma anche i sindacati; ciò significa che chi è collegato con un sindacato, non influisce sulla vita pubblica solo con il suo voto, come dice la costituzione, ma ha un valore doppio, comanda anche tramite il sindacato; in altri paesi lo definiscono agire tramite lobbies. Nonostante questo loro potere, nonostante che incassino un contributo, non è mai stata fatta una legge che li regoli e che controlli che fine fanno i soldi. Perciò i lavoratori non riescono a controllare il proprio sindacato; al massimo possono cambiare! La costituzione non li ha regolati.
- Neppure i partiti politici sono regolati dalla costituzione. Ogni tanto il Parlamento, cioè i partiti politici stessi, si regolano con le norme che fanno loro più comodo, si assegnano una quota dei soldi dei cittadini e se li spendono a modo loro.
- In Italia il sistema giudiziario è riuscito a far passare un principio che in Cina hanno da 2000 anni: la giustizia non va ricercata nei tribunali, ma tramite accordi privati. I tribunali impiegano anni per decidere, bisogna fare tre gradi di giudizio, in base al principio che è meglio prendere tre biglietti della lotteria che uno solo, e alla fine mi sono 50 probabilità su 100 che il giudice si sia sbagliato. Come già si era scoperto nel medioevo, la stessa probabilità di decidere una causa in modo giusto che si avrebbe giocandosela con l'avversario a testa e croce.
- In base alla costituzione italiana le pene indicate nelle leggi e nei codici sono una finzione; dove sta scritto che l'omicidio è punito come minimo con 21 anni di carcere, si è concluso che il reo ha diritto di redimersi andando al più presto a casa. Nella costituzione ci deve essere da qualche parte scritto che "a pagare e ad andare in carcere c'è sempre tempo!" e che il modo migliore per uscire dal carcere e di essere condannati. Ma se la pena non serve a convincere i delinquenti che si soffre meno ad essere onesti, perché spendere soldi per i tribunali?
- La legge italiana è riuscita a realizzare il vero principio secondo cui di fronte a lei tutti i cittadini sono eguali: infatti soffrono egualmente il colpevole, l'innocente ed i testimoni, il reo e la sua vittima, e quando si è sfiorati da un caso giudiziario, poco importa in quale posizione, si deve essere pronti a tutto: ad essere incarcerati per sbaglio o senza motivi validi, a doversi pagare un avvocato per dimostrare che il PM sbagliato, ad essere sputtanati per anni sui mezzi di comunicazione, a fare a proprie spese il testimonio in interminabili processi, eccetera eccetera. Siccome alla fine ben difficilmente si ha un risultato pratico, utile ai fini comuni, si deve concludere che la giustizia serve ai pm per farsi belli, agli avvocati per campare, ai giudici per giustificare in qualche modo il loro stipendio, ai giornalisti per riempire fogli di carta e settimane di trasmissioni televisive. Del risultato finale non gliene frega niente a nessuno! Spesso i processi vegano lasciati prescrivere apposta in modo che non si scopra che erano bufale.
- Lo Stato italiano si regge sul lavoro nero e l'evasione fiscale, essenziali per ridurre i costi del lavoro e battere la concorrenza estera. A nessuno è mai venuto in mente di scrivere nella costituzione la semplicissima norma "chiunque possiede beni o danaro e non dimostra dove li ha presi e se ha pagato le tasse dovute, deve consegnare  immediatamente questi beni dello Stato". Si potrebbe fare a meno di commercialisti e CAF
- La costituzione italiana consente la guerriglia urbana; chiunque non è contento o semplicemente vuol divertirsi o fare il tifoso, può scegliersi una città, dar fuoco a qualche automobile, sfondare qualche vetrina, picchiare qualche passante e poliziotto, lanciare ordigni esplosivi, senza temere assolutamente nulla; se per disgrazia uno viene arrestato il giudice lo libererà entro poche ore e la cosa finisce lì! Inoltre chiunque non sa come passare la giornata può andarsene a manifestare nel centro della città, danneggiando e disturbando centinaia di migliaia di persone. Di solito manifestare significa sedersi da qualche parte con dei cartelli per far conoscere la propria idea, senza rompere le balle nessuno; in Italia vuol dire tutto al contrario. Esattamente come lo sciopero che dovrebbe essere un'astensione del lavoro per danneggiare il datore di lavoro, ed invece, visto che la costituzione sia dimentica di regolarlo, diventa quasi sempre un mezzo per danneggiare tutti quei cittadini che non ci possono far nulla! La polizia potrebbe fare qualche cosa, ma vige il principio che "se deve morire qualcuno è meglio che sia un poliziotto", così il ministro non deve dare le dimissioni.
- La costituzione italiana si è dimenticata che non vi sono solo i delinquenti che hanno commesso un reato, ma vi sono anche persone socialmente pericolose perché è sicuro che prima o dopo lo commetteranno. Quindi in Italia vi possono essere centinaia di migliaia di sbandati che possono sopravvivere solo rubando, vi sono dei fanatici che si addestrano a fare i terroristi, vi sono gruppuscoli politici di sbandati che hanno per unico scopo quello di fare attentati agli sbandati del gruppuscolo opposto, vi è una marea di persone che sfrutta illegalmente assistenza pubblica e privata, vi sono malati psichici che hanno commesso gravi delitti, che appena libero che commetteranno altri, ma che è ingiusto tenere in un manicomio, eccetera eccetera.
- Per la legge italiana la massima espressione di libertà e di poter fare i bulli e i prepotenti con gli altri: si possono deturpare le facciate delle case, sconciare con vernice le vetture degli autobus e dei treni, si può girare per le strade ubriachi e drogati, tener sveglia la gente di notte con schiamazzi, danneggiare le auto, rendere impossibile la vita al vicino di casa, e le vittime possono solo subire. La polizia forse farebbe qualcosa, ma  si arrende di fronte all'evidenza che la giustizia non farà mai nulla. Dice un proverbio che per l'impotente anche un pelo è una barriera!
Ma c'è bisogno di un alieno per vedere queste cose?

(01-03-2015)

 


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