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QUI LA PROPOSTA DEL MINISTERO CON COMMENTI
Il ministero avrebbe dovuto emanare i regolamenti di attuazione del Decreto Legislativo 204/2010. Si è bloccato e non ha rispettato i tempi stabiliti dal legislatore perché non era assolutamente in grado di scrivere regolamenti su materie che ignora e, cosa per lui più importante, perché si è accorto che con i regolamenti non avrebbe potuto cambiare la legge come gli faceva comodo.
Perciò ha studiato un altro sistema per non fare i regolamenti: ha inserito qualche tassello da inserire qua e là nella legislazione sulle armi, ci ha infilato le solite fesserie stravaganti e ha scritto il tutto nel burocratese più sconcio, così che ogni norma si capisce (in parte) solo dopo attento studio, ma crea più problemi di quanti ne risolve. È da anni che è stato emanata una legge che obbliga a rispettare certi criteri per rendere una legge chiara e comprensibile, ma al ministero non hanno in testa concetti e parole, hanno solo articoli, commi, numeri di legge. E così non capiscono neppure quale è il risultato finale.
Ho inserito in rosso dei miei commenti ai vari articoli e risulterà chiaro a che cosa mi sto riferendo.
Si prenda la norma sui poligoni: si richiede una perizia di un professionista non individuato (ingegnere, chimico, geometra, balistico, forestale, agronomo?) e poi si richiamano le norme sul TSN “in quanto applicabili”; ma come, loro non riescono a capire ciò che si deve fare e dovrebbe capirlo il povero cittadino? Inoltre questi sprovveduti per due volte dimostrano di credere che con la frase “in quanto applicabili” si possano infliggere le stesse pene previste per il presidente del TSN. Ma la formulazione di una condotta penale richiede per altra precisione!
Si prenda la norma sui caricatori e silenziatori in cui questo orfani delle fesserie della Commissione vogliono scavalcare la direttiva europea introducendo un regime caotico dei caricatori solo per soddisfare le fisime di qualche funzionario. Una volta si diceva che essi nelle armi vedevano un simbolo fallico; ora pare che dopo concreti esperimenti sul proprio corpo abbiano concluso che caricatori e silenziatori siano i veri simboli fallici da combattere.
Si prenda la norma sulle paintball: le classificano come armi se superano i 7,5 J, ignorando il principio fondamentale che un oggetto che non ha forma di pistola e di fucile ed è destinato ad uso sportivo non è mai un’arma, ma solo un attrezzo; poi si inventano regola da scompisciarsi per le palline da usare, tanto che esse potrebbero persino diventare palle da guerra. E poi si dimenticano di regolarle se sono di potenza inferiore. Ma quando la capiranno questi incapaci che non possono controllare tutto e che oltre al Ministero dell’Interno vi sono altri enti sportivi o sanitari che hanno diritto di decidere su cosa può fare un cittadino senza avere la polizia sul collo anche quando usa un giocattolo? Tutti parlano di deregulation e al ministero si inventano regole ogni volta che si svegliano!
Altra grave conseguenza è che senza precise norme, ad esempio in materia di custodia, rinnovi, poligoni, il cittadino continuerà ad essere affidato alle fantasie dei singoli commissari.
Ma fatevi una vostra idea leggendo il testo e i commenti. NON SCRIVETEMI CON DOMANDE PERCHE' E' COSA PREMATURA
(19 giugno 2013)
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