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È un episodio emblematico di come non funziona la giustizia e di come essa giri a vuoto. E la colpa principale è di quei giudici che chiaramente non pongono mai a se stessi la doverosa domanda "ma che c…. sto faccndo? È questo che la Giustizia mi chiede di fare?".
Non voglio far di erba un fascio, per rispetto ai molti giudici buoni che conosco, e perché anch'io sono stato giudice e qualche volta mi sono lasciato travolgere anch'io, e non posso dimenticare i tanti bravi colleghi che ci sono. Mi viene in mente la bella poesia tedesca di Ludwig Uhland, Der gute Kamerad (Il buon commilitone), in cui l'autore, di fronte al corpo del compagno ferito dice "er liegt mir vor den Füssen, als wär's ein Stück von mir" ), cioè "egli giace davanti ai miei piedi come se fosse un pezzo di me"); e non devo dimenticare quelli che sono dei pezzi di me.
Il caso è quello di un avvocato accusato di aver sparato un piccione con una carabina ad aria compressa. Tra ricorsi, impugnazioni, appelli e altri riti pagani analoghi, il processo è giunto alla prescrizione e quindi sarà tutto lavori inutile, soldi buttati via, tempo sprecato per bazzecole.
Tra l’altro alla fine non si è ancora capito se l’imputato sia davvero responsabile e che reato gli andasse contestato.
Se davvero avesse ucciso il piccione senza un giustificato motivo, egli sarebbe responsabile di maltrattamento di animali, norma idiota che punisce lievemente il fatto di uccidere un piccione per mangiarselo e con pena draconiana chi lo uccide solo perché gli sconcia il balcone. Ma il fatto di sconciare i balconi altrui è comportamento proprio della specie di riferimento dello stesso così come ricostruito dalle scienze naturali, e quindi si maltratta il piccione facendolo desistere (frase ricavata da una sentenza della Cassazione la quale ha stabilito, in base alle personali esperienze di giudici, che un cane soffre orribilmente, e probabilmente deve andare dallo psicanalista, se viene indotto a compiere atti sessuali su di una donna; non si sono posti il problema di atti compiuti su di un uomo da un cane gay, ma certamente era molto più spinoso). Purtroppo però subito dopo il delitto il cadavere è stato portato via mediante "apposito mezzo per la rimozione di carcasse animali" (le nostre amate leggi vietano assolutamente di raccoglierlo e cacciarlo in una spazzatura e quindi si comprano furgoni mortuati per uccelli invece che autoambulanze e si pagano autisti per compiere questo illuminato servizio, equiparato per importanza sociale a quello della Croce Rossa); ma nessuno si è preoccupato di stabilire come l'animale fosse morto. L’accusa era basata solo sulle voci dei vicini di casa, ancora sconvolti per il delitto.
Inoltre avvocato è stato accusato di getto pericoloso di cose per aver sparato i pallini al di fuori della sua villetta. Anche in questo caso però nessuno ha accertato che egli abbia sparato in condizioni tali da creare molestie ad altrissun pallino è stato trovato.
Quindi era un caso che qualunque persona con tre neuroni collegati in serie poteva risolvere in 30 secondi, archiviandolo. E in quei 30 secondi si poteva dedicare a giudicare un ladro, senz’altro più preoccupante per l’ordine pubblico.
All’esempio narrato dal Corriere della Sera posso aggiungere un altro appena giudicato dalla cassazione: un mezzo barbone, in provincia di Bolzano, veniva sorpreso a masturbarsi in treno. Denunziato veniva rapidamente condannato a molto tenue pena. La condanna veniva impugnata in corte d’appello la quale giustamente non dava molto peso alle dichiarazioni del difensore che il soggetto aveva disturbi psicologici, e la condanna veniva confermata. Il difensore faceva ricorso in cassazione e questa annullava la condanna dicendo che senza una perizia psichiatrica non si poteva applicare la giusta pena e rimandava il processo alla corte d’appello per fare la perizia; è del tutto probabile, se si riesce ad evitare la prescrizione che il processo torni un’altra volta in cassazione dopo aver speso un migliaio di euro per fare la perizia. Anche in questo caso una quindicina di giudici impegnati per una pippa!
In questo caso però la stupidità è tutta dalla parte del legislatore e non dei giudici; infatti il pippaiolo aveva diritto al gratuito patrocinio e perciò gli è stato nominato un difensore il quale in questo modo si porterà a casa cinque parcelle. Tenete conto che in un piccolo tribunale si riesce a spendere anche mezzo milione di euro all’anno solo per mantenere gli avvocati allo scopo di difendere imputati da pene che non sconteranno mai.
Ormai è sotto gli occhi di tutti che la giustizia quando gira, gira a vuoto. Cause civili che arrivano ad una sentenza quando ormai nessuno ha più interesse ad esse, processi penali che perdono anni per infliggere condanne che non verranno mai scontate, grandiose e costose inchieste che finiscono regolarmente in un pugno di mosche.
Ma la tendenza sopra vista della giustizia a preoccuparsi tanto degli uccelli, è veramente preoccupante! Veramente siamo entrati, come accadeva fra gli Incas, nell’era dell'uccello!
13 gennaio 2016
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