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Il problema del tiro con carabina a distanza superiore ai 200-300 metri ricorda un po’ la quadratura del cerchio perché non si può risolvere il problema in termini generali; bisogna distinguere a seconda che si voglia fare tiro al bersaglio ad una distanza ben nota e senza problemi di energia terminale, oppure che si voglia fare tiro venatorio contro un animale su cui occorre scaricare una data energia e di cui è sempre un po’ incerta la distanza a cui si trova.
I problemi per il tiro al bersaglio sono modesti: l’arma viene tarata esattamente per centrare il bersaglio alla distanza a cui esso si trova e il solo aspetto da affrontare è quello di trovare un proiettile stabile, poco sensibile al vento e che, in relazione all’arma da cui viene sparato, offra una buona precisione. Il peso e la velocità del proiettile sono secondari, ma in genere si preferirà un proiettile alquanto pesante. Per tiri oltre il chilometro si ricorre a munizioni per mitragliatrice.
La ragione del perché non ha senso usare proiettili veloci ma leggeri è presto trovata se si paragona sulla distanza di 1000 metri la perdita di velocità di un proiettile 222 Rem di g 3,24 , di un proiettile 8x68S di 11,66 g , di un proiettile ultraveloce quale il 22-250 Rem. con palla da 3,43 g. e di un proiettile 7x57 R di 11,21 g.
Si vede con quale rapidità il proiettile leggero perde la sua velocità; sarebbe insensato sparare con esso oltre i 400 metri perché, a parte ogni considerazione di energia terminale, se rallenta così tanto, vuol dire che la traiettoria diventa molto curva per cui della traiettoria tesa iniziale non rimane nulla. Quindi è una sciocchezza dire che il tiro teso iniziale è utile per il tiro a lunga distanza. Per un utile paragone riporto i dati relativi ad un proiettile del tutto particolare, idoneo proprio la tiro a grande distanza e cioè la cartuccia 12,7 x 99 (50 US Browning) con palla da 48,5 gr e Vo = 883 ms., gittata massima circa 7 km. La distanza di azzeramento ottimale è bassa, pari a 190 metri; il che vuol dire che comunque si richiede una precisa valutazione della distanza e un a precisa taratura sulla distanza del bersaglio.
Ecco la perdita di velocità fino a 1000 metri:
Cal. | Vo | 100 | 200 | 300 | 400 | 500 | 600 | 700 | 800 | 900 | 1000 |
222 Rem | 980 | 795 | 645 | 523 | 424 | 344 | 279 | 226 | 183 | 149 | 120 |
8x68S | 980 | 870 | 772 | 686 | 609 | 540 | 480 | 426 | 378 | 336 | 298 |
22-250 R | 1130 | 970 | 833 | 716 | 615 | 528 | 453 | 390 | 334 | 287 | 246 |
7x 57 R | 750 | 674 | 605 | 544 | 489 | 439 | 394 | 354 | 318 | 286 | 257 |
12,7x99 | 883 | 843 | 803 | 865 | 730 | 695 | 663 | 632 | 602 | 574 | 547 |
Vediamo ora per un tiro a 400 metri quali sono i vantaggi e svantaggi dei tre proiettili calcolando di sparare con arma tarata a 400 metri, ma di dover valutare la distanza ad occhio con un errore di +/- 25 metri, del tutto modesto.
cal \ m | 375 |
400 | 425 | Vento 10 ms |
222 R | cm +15 | 0 | -18 | 230 |
8x68S | cm + 9 | 0 | -10,5 | 110 |
22-250 | cm + 8 | 0 | -10 | 133 |
7x57 R | cm +14 | 0 | -17 | 132 |
12,7x99 | cm+7,3 | 0 | -8 | 46 |
Il fatto di tirare con un proiettile leggero e traiettoria iniziale molto tesa non dà alcun vantaggio ed esso è molto sensibile al vento (spostamento in cm nela tabella).
Vediamo ora che cosa succederebbe se il fucile fosse azzerato alla distanza di 200 metri, prossima all’incirca a quella ottimale.
cal \ m | 250 | 300 | 350 | 400 | 450 | 500 |
222 R | -12 | -31 | -60 | -100 | -152 | -222 |
8x68S | -9 | -22 | -42 | -67 | -97 | -137 |
22-250 | -10 | -25 | -47 | -76 | -114 | -162 |
7x57 R | -15 | -38 | -68 | -108 | -159 | -220 |
12,7x99 | -8 | -20 | -35 | -56 | -81 | -110 |
È evidente che fino a 300 metri e con le prime tre cartucce si può fare una correzione ad occhio sparando un palmo sopra al punto desiderato, ma che oltre tale distanza è assurdo sparare. Comunque lo scarto minore si ha con il proiettile più pesante e non con quello più veloce all’origine.
Ma a parte le considerazioni pratiche, quali sono le cartucce che consentono di avere una traiettoria tesa?
Se prendiamo come limite di scarto i 250 pollici (= cm 635) sulle 1000 yarde (= 914 metri), troviamo che vi rientrano le seguenti cartucce:
Calibro | Grammi | Vo ms | Scarto in cm a 1000 yarde |
7 mm SWT | 9,39 | 1050 | -487 |
7 mm SWT | 10,36 | 990 | -508 |
.284 Lazzeroni Firebird | 7,77 | 1200 | -393 |
.308 Lazzeroni Warbird | 8,42 | 1210 | -416 |
.338 Lazzeroni Titan | 11,9 | 1082 | -480 |
.30-378 Weatherby | 11,6 | 1051 | -505 |
.222 Rem | 3,56 | 945 | -571 |
257 Weatherby Magnum | 6,48 | 1097 | -619 |
.270 Winchester | 8,42 | 910 | -566 |
.270 Weatherby Magnum | 9 | 1005 | -607 |
7 mm Remington Magnum | 9 | 990 | -599 |
7 mm Weatherby Magnum | 9,7 | 1005 | -571 |
7 mm Dakota | 9 | 1036 | -541 |
.308 Lazzeroni Patriot | 8,42 | 1088 | -533 |
.300 Dakota | 11,66 | 990 | -584 |
.300 Weatherby Magnum | 10,7 | 1021 | -568 |
.300 Remington Ultra Mag | 11,66 | 990 | -586 |
12,7x 99 | 48,5 | 883 | -570 |
Lo scarto è comunque tale da rendere la nozione "traiettoria tesa" del tutto teorica.
Ritengo doveroso ricordare comunque che solo un cacciatore criminale spara a distanze superiori a 300 metri: è troppo elevato il rischio di colpire il selvatico in punti non vitali oppure di ferirlo senza una sufficiente energia del proiettile, così condannandolo ad una inutile morte lenta. Si calcola che una delle cause principali di diminuzione di caprioli su di un territorio sia proprio attribuibile a certi sciagurati cacciatori che non rinunziano mai a sparare, qualunque sia la distanza.
email - Edoardo Mori |
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