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La figura riporta sull'asse delle ascisse le velocità e su quello delle
ordinate le ritardazioni. Per un determinato tipo di proiettile si è
supposta già calcolata e si è riportata la curva delle ritardazioni,
con il metodo già illustrato nel capitolo relativo al coefficiente balistico.
La ritardazione si ottiene moltiplicando il coeff. balistico per il valore f(v) relativo
alla velocità del proiettile nell'istante preso in considerazione.
In figura, sia OA il vettore
che rappresenta, in entità direzione, la velocità iniziale del proiettile.
Si voglia trovare l'analogo vettore-velocità alla fine del primo secondo di volo.
Dopo mezzo secondo di volo il proiettile, per la legge dei gravi, avrà raggiunto
una velocità di caduta pari a
La velocità media dopo il primo secondo di volo atmosferico, quindi, non sarà più OB , ma OC , che si ricava dividendo per due il tratto BD; il punto C si ottiene unendo A ad F . La ritardazione BD corrisponderà, con buona approssimazione, a quella relativa alla velocità media OC.
Se facciamo centro in O tracciando un arco di raggio 0C incontreremo
l'asse delle
velocità nel punto C'; a questa entità di velocità
corrisponderà una ritardazione di entità pari a BD.
Per ricavarla occorrerà costruire il triangolo isoscele di base
pari all'altezza D'EB' , in cui DB = D'B' = EC'.
Ebbene,un triangolo di tali caratteristiche si ottiene quando l'angolo di
base b ha tangente uguale a 2 e cioè
In pratica si procederà nel modo seguente.
Non è necessario tracciare tutte le linee di cui alla figura, che finirebbero
per sovrapporsi. E' conveniente usare carta millimetrata che facilita molto il lavoro;
su di essa e scegliendo una scala adeguata, ma piuttosto piccola (ad esempio di 1:1000)
si tracceranno l'asse delle ascisse per la velocità e quello delle ordinate per
la ritardazione.
Dopo si procederà come segue: dal punto A si abbassa il tratto AB che con scala 1:1000 sarà pari a mm.4,9; con l'aiuto di un righello (il compasso ha un braccio troppo corto), si riporta 0B' = OB e si traccia un angolo di 63°26' fino ad incontrare la curva delle ritardazioni nel punto E. Si ricava quindi C'. Con il righello si riporta su OB OC'= OC e si trovano i punti D ed F. Si misura OF e il valore trovato, rapportato alla scala 1:1000, sarà la richiesta velocità finale dopo un secondo di volo. Dal punto F si abbassa di nuovo un tratto perpendicolare di mm. 4,9 (ed anzi, al fine di accelerare il lavoro, quando si traccia DF conviene tracciare direttamente il tratto DH lungo mm.9,81) e si procede come prima per ottenere la velocità V alla fine del 2° secondo.
La curva congiungente i vertici dei vettori che hanno origine dal punto O prende il nome di "ODOGRAFA" e riveste grande importanza negli studi di balistica razionale e di meccanica.
Vediamo ora un esempio pratico.
Sia da calcolare la traiettoria di un proiettile cal. 9 mm. parabellum del peso di
8 gr., sparato con la velocità iniziale di 327 m/sec. e con un angolo di proiezione
di 24°.
Tracciata in fig.2 la linea delle ascisse e la linea di proiezione, si
riporterà su di questa, in scala, il tratto OA pari a 327 metri.
Dopo di ciò si procederà al calcolo della curva di rítardazione.
Posto che il coefficiente di forma sia pari ad 1 e utilizzando le tavole di
Sängewald si avrà
Sec V. media V. finale Angolo 1 282 235 +24I valori delle velocità finali così trovati corrispondono quasi perfettamente con i valori riportati in letteratura.
2 213 189 +21,5
3 173 156 +19
4 144 132 +15,5
5 123 115 +11,5
6 108 101 + 6,5
7 96 90 + 1
8 87 84 - 5
9 80 78 -12
10 76 75 -19
11 75 73,5 -26
12 73 73 -33
13 73 73 -39
14 73 73 -45
15 73 73 -50
16 73 73 -56
Per costruire ora la traiettoria del proiettile, sarà sufficiente tracciare,
uno di seguito all'altro, secondo l'entità e la direzione, i singoli vettori
delle velocità medie.
Naturalmente bisognerà scegliere una scala che consenta di contenere il tracciato
entro il foglio (ad es. 1:5.000).
I dati ottenuti, raffrontati con quelli riportati in letteratura sono
ottenuti in letteratura
gittata 1590 m. 1460 m.
ascissa al vert. 1025 m. 930 m.
ordinata " " 310 m. 300 m.
tempo di volo 15, 6" 14,6"
angolo caduta 56° 60°,
velocità caduta 73 m. 65 ms
Come si vede lo scarto, specialmente considerando il tipo di traiettoria con elevato
angolo di proiezione, è quasi accettabile e migliorabile con una più
precisa individuazione del coefficiente di forma.
Nel tracciare il disegno non occorre necessariamente procedere per intervalli di un secondo, ma possono scegliersi intervalli maggiori o minori, in modo da dividere la traiettoria in almeno 12-15 tratti. Dovendo procedere, ad esempio, al calcolo della gittata massima di un proiettile da moschetto, potrebbe essere utile calcolare la diminuzione di velocità ogni due secondi; naturalmente in tal caso, raddoppiando l'intervallo di tempo, bisognerebbe raddoppiare il tratto AB e i valori della ritardazione sulle ordinate; se si procedesse di mezzo secondo in mezzo secondo, occorrerebbe dimezzare detti valori.
Il sistema si presta anche al calcolo della traiettoria di proiettili d'artiglieria;
questa normalmente raggiunge altezze notevoli e non è lecito quindi trascurare
la diminuzione della densità dell'aria. Un risultato accettabile si otterrà
introducendo nella formula per il calcolo della ritardazione un valore della densità
dell'aria ottenuto facendo la media aritmetica tra il valore al suolo ed il valore al
vertice.
email - Edoardo Mori |
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