Il fucile ad ago venne inventato dal prussiano Johann Niklaus von Dreyse (1787-
1868) che anche lo realizzò. Egli nel 1824 aveva fondato una fabbrica di capsule per fucili a
percussione a Sömmerda e si accorse che gli inneschi esplodevano anche per effetto
della percussione di un ago.
Costruì (1827) quindi una cartuccia che conteneva anche l'innesco, ma il caricarla
dalla bocca dell'arma con la bacchetta era troppo pericoloso. Decise così di creare
un sistema a retrocarica. L'arma fu perfezionata per molti anni e solo nel
1841 vene acquistata in 60.000 esemplari dall'esercito prussiano. Essere rimasero
nascoste nell'arsenale di Berlino fino ai moti del 1848, forse per ragioni di
segretezza. Comunque solo nel 1866 venne riconosciuto come un valido sistema di arma
a retrocarica.
Il merito di Dreyse è anche quello di aver costruito il primo otturatore alla base
delle armi di ordinanza di fine ottocento.
La cartuccia è cilindrica, di carta, riempita per la metà di polvere, su cui è
posto l'innesco; la palla è posta al di sopra di questo e la cartuccia era poi
chiusa come un sacchetto. L'ago perciò doveva perforare la base della cartuccia,
raggiungere l'innesco attraverso la polvere (si dovette studiare un sistema per
far sì che l'ago retrocedesse dalla cartuccia per nno essere "bruciato" dalla
deflagrazione).
Il funzionamento era il seguente: si apriva l'otturatore e si inseriva la
cartuccia nella camera; chiudendo l'otturatore veniva compressa la molla
dell'ago e l'arma era pronta per lo sparo.
L'arma non disponeva di un sistema efficiente di tenuta dei gas, in quanto
l'otturatore era semplicemente premuto contro contro la volata della
canna che presentava una rastrematura conica. Però dietro alla cartuccia,
attorno al tubicino di guida dell'ago, era ricavata una camera in cui si
espandevano i gas di scoppio,così che l'allargamento della canna fosse
eguale a quello della testa dell'otturatore, in quanto sottoposti alla
stessa pressione