Enciclopedia delle armi - a cura di Edoardo Mori
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Schema di decreto legislativo Gentiloni-Minniti

Quello che allego è lo schema di decreto legislativo approvato due giorni fa dal consiglio dei ministri per il recepimento della direttiva del 2017.
Stabilisce la legge 25 ottobre 2017 numero 163 che:
Il Governo e' delegato ad adottare, secondo i termini, le procedure, i principi e i criteri direttivi di cui agli articoli 31 e 32 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, i decreti legislativi per l'attuazione delle direttive elencate nell'allegato A alla presente legge. 2. Gli schemi dei decreti legislativi recanti attuazione delle direttive elencate nell'allegato A sono trasmessi, dopo l'acquisizione degli altri pareri previsti dalla legge, alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica, affinche' su di essi sia espresso il parere dei competenti organi parlamentari.

L’allegato a al numero 28 elenca per l’appunto la delega per questa direttiva: direttiva  (UE)  2017/853  del  Parlamento  europeo  e   del Consiglio, del 17 maggio 2017, che modifica la  direttiva  91/477/CEE del  Consiglio,  relativa  al  controllo  dell'acquisizione  e  della detenzione di armi (termine di recepimento: 14 settembre 2018). Quindi siamo di fronte a un provvedimento che dovrà passare all’esame entrambi i rami del parlamento per l’approvazione.

Il provvedimento è una pura buffonata che è stata fatta sottoscrivere ad un governo agonizzante, già con le valigie in mano, solo perché al ministero dell’interno hanno il terrore di essere scavalcati e che gli che venga tolto loro di bocca l’osso che stanno rosicchiando in modo inconcludente da cinquant’anni.

Che è una buffonata lo si capisce subito quando ci si accorge che non hanno recepito nessuna delle novità introdotte dalla direttiva del 2017.

L’unica cosa nuova che hanno creduto di scoprire e che sono vietate le armi camuffate, fulgido esempio della loro stupidità perché queste erano già vietate dalla prima direttiva europea in materia!

Invano si  troverebbe in questo decreto il nuovo regime delle armi di categoria A, invano si cercherebbe la regolamentazione per le armi in possesso dei tiratori sportivi e di tutto il nuovo regime conseguente al fatto che la categoria delle armi sportive non può più esistere, invano vi si cercherebbe il nuovo regime per le collezioni, che pure devono cambiare proprio in relazione alle armi di categoria A,. invano vi si cercherebbero le nuove norme di sicurezza richieste per le armi di categoria A, eccetera eccetera.

Se al ministero di tutta la direttiva hanno capito solo ciò che hanno scritto, avrebbero dovuto tranquillamente dire “A noi della direttiva non ce ne frega nulla perché intanto noi siamo già molto più avanti !”. Perché mai in tutta Europa è stata una generale lamentela contro questa direttiva, per le misure troppo da restrittive introdotte, mentre per il ministero italiano non cambia assolutamente nulla? Come mai un paese ha persino impugnato la direttiva di fronte alle giustizia europea? Che siano loro i cretini o lo sono nel nostro ministero? Ma in che mondo vivono? In un anno di tempo non hanno neppure capito quali sono i problemi da risolvere!

Il recepimento così come scritto è una sicura violazione delle norme europee ed ESPORREBBE L’ITALIA  AD UNA IMMEDIATA PROCEDURA DI INFRAZIONE.

Una cosa poi è totalmente ridicola, ma fa ben poco ridere per la sua stupidità, e che al ministero vi sia un funzionario il quale già nel 2010 si era inventata la formalità di avvisare i familiari dell’acquisto di armi e l’aveva inserita in un precedente recepimento; nessuno lo aveva cagato per l’evidente stupidità della norma ed ora si scopre che è tornato alla carica con ancora maggiore accanimento! Certo è un provvedimento formidabile per combattere il crimine in Italia, ma forse direbbe chiedersi come minimo se non sia contrario alle norme sulla privacy. Forse volevano combattere il femminicidio non si sono accorti che così facendo impediscono a una donna che si sente minacciata dal marito o dai parenti del marito, di munirsi di un’arma per difendersi. Veramente un grande progresso culturale  che però consente agli uffici di PS di riempire qualche armadio di carte inutili.

Credo proprio che il nuovo Governo e il nuovo parlamento useranno questa produzione cartacea del vecchio governo per usi più consoni al suo contenuto.


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