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Le Armi chimiche


In via generale per armi chimiche si intendono tutti gli aggressivi chimici e i mezzi usati o predisposti per consentire un loro impiego militare efficace.
In ambito militare per mezzi chimici si intendono i prodotti chimici industriali destinati ad essere usati in operazioni di combattimento, ed i mezzi tecnici, come bombe, granate, generatori di aerosol, mine, usati direttamente per distruggere uomini o materiali. Rientrano in essi i mezzi incendiari, gli esplosivi, gli aggressivi chimici, i nebbiogeni, le sostanze chimiche che agiscono sull'ambiente o comunque influiscono sulle condizioni di vita.

Aggressivi chimici
Sono sostanze chimiche industriali idonee all'impiego in combattimento. Esse vennero prodotte ed impiegate in grande quantità nella prima guerra mondiale. Nel 1918 il 30% delle munizioni dell'esercito austro-ungarico erano caricate con essi. Non hanno avuto grande influenza strategica, salvo che in episodi locali, perché non avevano comportato alcun squilibrio di forze. Le perdite umane ammontarono a circa un milione di uomini, di cui circa il 10% mortali. Gli aggressivi chimici sono vietato in base della convenzione dell'aia del 1907 e del protocollo di Ginevra del 1925, oltre che da successive integrazioni.
Nella seconda guerra mondiale le forze in campo avevano predisposto l'impiego di aggressivi, ma non si arrivò ad un loro impiego massiccio.
Successivamente gli Stati Uniti hanno usato mezzi chimici in Vietnam, tra cui veleni contro le piante, veleni irritanti, aggressivi psicotossici e, in casi isolati, anche aggressivi altamente tossici. Gli S.U. hanno ratificato il protocollo di Ginevra solo nel 1974. Da allora si sono dedicati alla ricerca di nuovi prodotti, lo cosiddette armi binarie.
I prodotto diretti a distruggere alberi (defolianti) o culture di prodotti alimentari rientrano piuttosto nei mezzi biologici, anch'essi proibiti da convenzioni.
Talvolta sono state usate miscele di aggressivi per aumentarne l'efficacia o l'immagazzinabilità. Ad esempio nella II G.M. l'Inghilterra studiò una miscela di Yprite e Diisopropilfluorofosfato.
L'esperienza ha dimostrato che l'efficacia è spesso diminuita in relazione a condizioni meteorologiche o alla configurazione del terreno.
A seconda del tipo si raggiunge sul terreno una densità di veleno in relazione all' ambito di impiego; altre volte vi è una esplosione primaria o una nube di detonazione con conseguenze dirette, fisiche o chimiche sugli uomini a diretto contatto con esse. In caso di aggressivi altamente tossici , di inversione termica e di vento di 3-6 ms, si possono avere effetti nocivi fino a 20-50 km
In caso di aggressivi altamente volativi possono formarsi delle nuvole di condensazione
con effetti successivi in luoghi diversi da quelle previsti. Infine la ricaduta al suolo di prodotto può provocare un inquinamento che compromette l'utilizzabilità del terreno per successive utilizzazioni in combattimento, per ore o giorni.
Altri prodotti possono essere usati per il sabotaggio di riserve d'acqua o di scorte di viveri o foraggi o di oggetti d'uso comune.
Alcuni prodotti moderni non sono percepibili con l'olfatto e rendono quindi necessari mezzi tecnici di rilevazione tempestiva.
Alcuni prodotti sono usati anche per usi di polizia (manganello chimico) e sono il CN e il CS.
Ecco la concentrazione letale, dopo un minuto di esposizione, di alcuni aggressivi

Nome

mg per m³

Fosgene (1915)

3200

Iprite (1917)

1500

Sarin (1939)

100

VX (1960)

36

EA 5774 (1970)

10


- Fosgene (ossicloruro di carbonio), come il difosgene e il cloro appartiene alla categoria dei gas asfissianti che agiscono sui polmoni. Venne usato nella prima guerra mondiale per preparare il terreno al combattimento; esso infatti è molto volatile e si disperde rapidamente dopo aver agito sul nemico
- Iprite, HD, gas mostarda; liquido con odore di senape che agisce sulla pelle; è scarsamente volatile e quindi agisce a lungo sul terreno d'impiego. Sulla pelle e negli organi della respirazione provoca formazione di bolle, infezioni, necrosi che guariscono lentamente e possono essere mortali. Alla dose di 0,03 mg per litro è mortale.
- Sarin, GB, Trilon 144, T144, aggressivo nervino già usato dall'esercito nazista. Agisce rapidamente già alla dose di 0,07 mg per litro d'aria, bloccando l'enzima della acetilcolesterinase con crampi, dolori, tremori, ecc. È un liquido volatile e si disperde rapidamente nell'ambiente.
- VX, Estere di Tammelin, scoperto nel 1957 in Svezia, veleno nervino liquido da usare come aeresol; non evapora e quindi rimane sul terreno per giorni e, in inverno, per mesi. Viene assorbito dalla cute o dalle vie respiratorie. Agisce come il Sarin.
- Aggressivi binari: sono aggressivi chimici formati da componenti, per lo più innocui di per sé, che solo al momento dell'impiego (esplosione di una bomba, ad es.) si combinano e diventano pericolosi. Essi facilitano la produzione, la conservazione e il trasporto; inoltre i prodotti base non sono soggetti ai divieti internazionali di produzione di aggressivi bellici; gli effetti solo analoghi a quelli dei veleni nervini

Sabotaggio chimico
Sono mezzi chimici usati per sabotaggio di acque, alimenti, materiali. Si usano sia tipici aggressivi chimici come il VX, l'Irpite, il Soman, oppure veleni come gli alcaloidi, il fluoroacetato di sodio, il tetraetile di piombo e particolari tossine come quella del botulino. In USA sono state sperimentati veleni come la ricina (semi del ricino) , la palitoxina (anemone di mare) e la saxitosina (molluschi). Anche l'uso di questi prodotti è vietato da convenzioni internazionali.

Fitoveleni
Sono aggressivi diretti contro le piante. inizialmente usati come erbicidi e poi come defolianti o per distruggere piantagioni. Alcuni inquinano l'ambiente per lungo tempo, altri creano danni dermatologici o sono cancrogeni o teratogeni.
In base al colore delle taniche in cui erano contenuti in Vietnam, sono chiamati:
Agente blu, acido cacodilico, essicante di foglie e risaie.
Agente arancione, estere di butile, defoliante.
Agente porpora, estere di buitle, defoliante.
Agente bianco, sale di triisopropiplamina, defoliante ad azione prolungata.

Aggressivi irritanti
Sostante che provocano irritazione insopportabile alla pelle o alle mucose esposte.
Le più note sono
Adamsite o DM, a base di Difenilaminacloroarsina, che agisce su naso e gola. È colorato in verde. Agisce in meno di tre minuti alla "concentrazione da combattimento" con secrezione dalle mucose, dolore al torace, tosse, nausea e vomito, dolore di testa, sensazione di panico; i sintomi durano alcune ore.
CN, CAP, Sale O, cloacetofenone, che agisce sugli occhi. È quindi un lacrimogeno. A dosi elevate (>10 mg per litro d'aria) può essere mortale, ma agisce già alla concentrazione di 0,0003 mg per litro).
CS, OSBM, CB, Clorobenzilidemalondinitrile, simile al CN; molto usato in Vietnam contro i sotterranei dei Vietcong in cui veniva spruzzato con generatori portatili di aereosol (M-106, Mighty Mite).

Per usi civili e di polizia si preferisce ora usare l'olio di peperoncino, privo di effetti secondari.Al riguardo si osservi come per certe sostanze, come il CS o il CN, sia importante la concentrazione; in concentrazione molto diluita vengono usati in bombolette spray per difesa personale o per usi di polizia e non possono pił essere considerati aggressivi chimici militari.

Sostanze psicotossiche
Sostanze allucinogene o psicomimetiche. Le più note sono lo LSD e lo BZ, 3-chinuclinidilbenzilato. Questo agisce alla dose di 5-10 mg e provoca gravi disturbi di comportamento per oltre dodici ore.

Pioggia gialla (yellow rain)
Al tempo della guerra dei russi in Afganistan si erano verificate delle piogge di colore giallo, dannose per l'uomo, e si era detto che si trattava di veleni sparsi dai Russi. Accurate indagini hanno dimostrato trattarsi di un fenomeno naturale. Le grandi migrazioni di sciami di api del sud-est asiatico provocavano pioggia di polline ed escrementi contenenti un fungo del genere Fusaria che secerneva una tossina, causa degli avvelenamenti.


Riporto qui una sintesi delle informazioni che vengono fornite ai militari italiani sull'argomento.

I tre argomenti da trattare quando si parla della difesa Nucleare -Biologica - Chimica sono:

La difesa dagliaggressivi chimici:
Gli aggressivi chimici hanno la proprietà di praticare negli uomini, lesioni di varia natura e tali da provocarne la morte o menomarne l'efficienza per un periodo più o meno lungo.
Rappresentano una minaccia estremamente pericolosa, sia per la varietà di caratteristiche fisiche di azione, sia per la varietà di effetti che possono produrre.

CARATTERISTICHE DEGLI

AGGRESSIVI CHIMICI

In relazione a:

Caratteristiche alternative

STATO FISICO

 

solidi, liquidi o gassosi.

RAPIDITA' DI EFFETTO

  • immediati (efficaci dopo pochi secondi)
  • differiti (efficaci dopo un certo tempo)

TEMPO DI PERMANENZA

  • persistenti (efficaci per ore o settimane)
  • non persistenti (efficaci per minuti)

La rivelazione Chimica:

SENSI

PERCEZIONI

OLFATTO

percezione di odori inconsueti per l'ambiente e caratteristici degli aggressivi

UDITO

esplosione attutita di proietti, con emissione di vapori e poche schegge

 

VISTA

- goccioline non giustificabili sulla vegetazione o
chiazze scure sul terreno
- dense nuvole di vapori aderenti al suolo
- aereo che sorvola a bassa quota o che lascia
dietro a sé una nube tendente a cadere al suolo

Manifestazioni sintomatiche

Per la rivelazione individuale tecnica i soldati hanno una dotazione individuale costituita da 2 pacchetti di cartine M-72 ; queste sono autoadesive e assorbenti e vengono applicate sullo strato esterno del' indumento. Quando vengono a contatto con l'aggressivo chimico persistente (nervini e vescicanti) cambiano di colore :

- Iprite rosso sangue

- Tabun, Sarin e Soman arancione

- VX verde scuro o nero

Il reparto specializzato ha in dotazione la cassetta rivelatrice aggressivi chimici RAC 83: rivela anche aggressivi chimici gassosi.

Questa contiene anche un pompetta con la quale si aspira l'aria che va a passare attraverso delle piastrine che contengono del GEL di silicio. Se l'aria contenesse un aggressivo chimico questo verrebbe assorbito dal GEL, il quale a contatto con speciali reagenti chimici cambia di colore e rivela la contaminazione.

Protezione da aggressivi chimici
La dotazione individuale dei soldati consiste in:
- la maschera anti NBC
- l'indumento protettivo permeabile
Inoltre hanno in dotazione anche un corredo complementare costituito da:
- 3 sirette di solfato di atropina (contro i nervini)
- 1 blister di pastiglie anti-dolorifiche
- polveri anti-shock (da sciogliere in un litro d'acqua)
- una garza speciale per ustioni

Per la bonifica individuale sono dotati di polvere assorbente (bentonite d'alluminia).

Schema riassuntivo degli aggressivi chimici

Famiglia

Nome

Letalità

Persistenza

Effetto

Odore

NERVINI

Tabun, Sarin,

Soman;

VX

letali

semi persistenti

persistente

immediato

inodore

TOSSICI DEL SANGUE

Acido cianidrico

Cloruro di cianogeno

letali

non persistente

immediato

mandorle amare

VESCICANTI

Iprite

letale

persistente

differiti

aglio o mostarda

SOFFOCANTI

Fosgene

letale

non persistente

differito

fieno marcio

INABILITANTI

BZ

non letali

non persistente

differito

sconosciuto

Vediamo ora in dettaglio i mezzi di protezione:
La maschera anti NBC:

- è costituita da 4 parti :
- il facciale
- il filtro
- la borsa
- la bardatura

Il filtro : si avvita alla maschera;
- è un recipiente troncoconico contenente carboni attivi impregnati di sostanze basiche finemente suddivise che assorbono gli aggressivi chimici;

- ha una scadenza da osservare:
...se esposto all' Iprite o ai Nervini va sostituito dopo 43 ore continuate o frazionate; una volta aperto e contaminato il filtro dura al massimo 5 giorni .
...se esposto all' acido cianidrico il filtro resiste ad un solo attacco, perché l'acido crea dei micro cunicoli nei carboni attivi. Se non si cambiasse il filtro dopo il primo attacco un secondo attacco chimico sarebbe letale. Proprio per questo motivo in operazioni i soldati sonoo dotati di 2 filtri.

L'indumento protettivo permeabile:
- è una dotazione individuale
- ha una durata standard di resistenza agli aggressivi chimici di 24 ore
- descrizione: guanti
sopracalzari
pantaloni
giaccone con cappuccio

L'indumento protettivo viene chiuso con una cerniera e con il velcro; alle estremità degli arti si stringe con il velcro.

Lo strato esterno è idro e olio repellente e inoltre protegge anche dal flash nucleare.
Lo strato interno è costituito da un tessuto al carbone attivo spugnoso, che ha il compito di assorbire aggressivi che fossero riusciti a penetrare all'interno.

L'indumento protettivo impermeabile:
- è dotazione di reparto (specialisti)
- è tutto di un pezzo
- il tessuto è di gomma leggera
- è filtro pressurizzato (ventilazione all'interno)

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