Enciclopedia delle armi - a cura di Edoardo Mori
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Glossario della lingua italiana di caccia - Voci sul CINGHIALE

 

Abbaiare a fermo
(CINGHIALE) è l'abbaiare venatico che fa il cane col quale avvisa di aver dinanzi una fiera, che non si muove.
Abbaiare a perso
(CINGHIALE) il segno vocale dato dal cane quando vuol avvisare di aver perduta la fiera, che inseguiva.
Accanare
(CINGHIALE) sciogliere, lassare, lanciare i cani dietro la fiera. ‑ Il reiterativo è Riaccanare.Ip.p. p.p. sono Accanato e riaccanato «Cinghiale accanato e riaccanato» (v. Monti, Proposta V. I p. II).
Affilarsi i denti
(CINGHIALE) il costume che ha il cinghiale di affilarsi le zanne a una pietra o a una pianta.
Affilatóri
(CINGHIALE) i denti superiori del cinghiale, i quali confricandosi con le zanne, servono ad affilarle.
Aiutare i cani
(CINGHIALE) assisterli, incoraggiarli, indirizzarli nell'inseguimento e nella lotta ch'essi fanno col cinghiale o altra fiera. ‑ È spettanza dei bracchieri.
Allestrarsi
(CINGHIALE) (il cinghiale): entrare o riporsi nella lestra. ‑ § Cinghiale allestrato,che è nella lestra.
Andare alle poste
(CINGHIALE) dicesi del cinghiale che, levato dai braccatoli o dai cani, e cacciato da questi, e non aventando i cacciatori appostati, corre a passargli a tiro. Per contrario, se li aventa s'impunta,e volta faccia, ossia gira da altra parte. Il che chiamasi Non andare alle poste.
Andare e Venire a trovare il cacciatore
(CINGHIALE) detto di cinghiale, significa II fatto che questa fiera venga ad assaltare il cacciatore appostato. ‑ Credesi che ciò avvenga quando il cacciatore parli o faccia rumore. Dice il Boccamazzo «Non è dubbio alcuno che per grande e tristo porco, che si trovi, quando un uomo non si mova o non parli, il porco non l'andrà mai a trovare».
Andare indietro
(CINGHIALE) dice il voltarsi del cinghiale in caccia verso gli scaccia e i cani e a l'opposto dei cacciatori appostati.
Andatura
(CINGHIALE) in significato venatico non è il modo di andare del cinghiale, ma quello dimostrato dalle orme di esso, ossia quello che si desume dalle sue pedate, per la distanza, che va da l'una a l'altra.
Arciprete
(CINGHIALE) modo di appostare il cinghiale di giorno, non troppo corretto, giacché bene spesso presuppone un accordo malizioso con qualche compare della braccata. Consiste nell'appostarsi da la parte opposta a lo svolgersi di questa, donde il nome di controposta, ossia posta, che trovasi all'opposto delle altre. Se il cinghiale scordona, o è fatto scordonare, e riman dietro ai braccaioli, facilmente viene a la controposta; e, se è ucciso, riman preda intera di essa e dei compari. Può dunque definirsi un bracconaggio. È prettamente voce locale toscana e maremmana; ma la segno, perché non credo ce ne sia un'altra italiana che le corrisponda.
Armare la braccata
(CINGHIALE) coprire le poste coi cacciatori. ‑ § Disporre i bracchieri coi cani e i battitori in modo, che rimanga circondata la parte inferiore della braccata, e che gli uomini e i cani tutti possano spingersi innanzi le fiere.
Aspetto
(CINGHIALE)
[al cinghiale] è l'appostamento, che, le notti di luna, si fa a questa fiera, quando esce dal bosco per pasturare ne' campi. ‑ I luoghi adatti sono appunto i fori per cui il cinghiale smacchia; fori indicati da la pesta, che il cacciatore, deve cercare e riconoscere nel giorno: e la perizia del cacciatore consiste nel saper appostarsi presso di essi in modo da non essere aventato né veduto.
Attenti a le poste
(CINGHIALE) grido de' bracchieri col quale avvisano i tiratori che il cinghiale è avviato verso loro.
Attenti che va indietro
(CINGHIALE) altro degli avvisi che si danno dal capocaccia o dai bracchieri, quando il cinghiale tenta di sfuggire da la parte contraria a quella, dove sono le poste.
Aventare
(CINGHIALE) sentire col naso l'odore di cose, animali o persone, come fanno le fiere, quasi carpendolo al vento. Ripeto, lo scrivo con un v solo, seguendo l'ortografia più che razionale suggerita dal Gherardini e giustificata dal modo A vento. Scritto con doppio v prenderebbe tutt'altro significato e creerebbe un doppione grafico tutt'altro che utile.
Avere la scappata
(CINGHIALE) detto di cinghiale e altre fiere, significa Il fatto ch'esse, cacciate dai cani, bracchieri o cacciatori, possano fuggire solo per una certa parte. Questa parte sarà favorevole ai cacciatori, se la fiera sia spinta col vento dietro verso le poste, perché così non potrà aventarle. Sarà favorevole al sottrarsi del' cinghiale, se esso, correndo contro vento, potrà sentire i cacciatori appostati e sfuggirli.
Battere il cinghiale
(CINGHIALE) inseguirlo sguattendo, ossia dando segno con la voce.
Bazzico
(CINGHIALE) lo dicono in Toscana per Frequenza di animali in un certo luogo. Nicc. «C'è bazzico di cinghiali». Ma i vocabolari non lo segnano (vedi Usìo).
Bestie di compagnia
(CINGHIALE) quelle che costituiscono la famiglia, e che spesso si mostrano ai cacciatori insieme.
Braccaioli
(CINGHIALE) voce locale toscana di Maremma, che trova la sua ragion d'essere nell'indole stessa della braccata maremmana al cinghiale, la quale è una forma di caccia comunistica. Infatti tutti i partecipanti ad essa hanno una funzione, come hanno un uguale diritto su la preda. I Braccaioli dunque sono quella parte dei battitori che scacciano e tengono in braccata il cinghiale, battendo i ripostigli, tirando sassi e facendo il cordone,quando il porco tenti di sfuggire dai lati per non andare a le poste. Sono perciò inferiori ai bracchieri, ai quali spetta di dirigere i cani, ma qualcosa più delle semplici Voci. Ed è forse per questa singolarissima loro indole locale che la Crusca non ne accettò la denominazione, la quale rimane un po' indeterminata rispetto agli uffici specifici delle cacce antiche e moderne.
Braccare
(CINGHIALE) fare la caccia al cinghiale in un luogo. § Dirigere i bracchieri, aiutare i cani e far quanto è possibile, perché il cinghiale non esca dal luogo, dove si svolge la caccia. «Macchia che si bracca bene, o si bracca male» .
Braccata
(CINGHIALE) il tratto di paese, sia esso macchia o altro luogo, entro al quale è contenuta una caccia al cinghiale. «Braccata aspra, facile, faticosa». § Braccata cacciata: quella dove già è stato cacciato. II. Il fatto stesso del cacciare al cinghiale. In questa accezione il significato 1e deriva dal verbo «braccare» e, come pare al marchese Niccolini, questo termine maremmano‑fiorentino dovrà essere accettato, specie perché la cacciata toscana al cinghiale è cosa così singolarmente locale, che non vuol essere confusa con altre. L'etruscus aper fu, ed è bene che rimanga proprio lui, specie perché l'indole comunistica di questa braccata cooperativa, ha anche creato termini sui vari cooperatori partecipanti, che non si trovano nelle altre regioni, e neppur possono esistere nelle altre forme grandiose o modestissime della caccia al cinghiale. Ne sono esempio Canaio, Braccaiolo, Bracche;voci che io cito, sì, ma che un vocabolario della lingua potrebbe non senza ragione rifiutare; perché appunto fuori di questa caccia o non esistono, o hanno un altro significato. ‑ La braccata è caccia di compagnia. Ordine e svolgimento della braccata.A l'alba si suona il corno dal luogo della Radunata, e si accende un gran foco, che n'è il segnale a la vista. Convenuti tutti i partecipanti, si arma la braccata coprendo le poste coi cacciatori, e disponendo i bracchieri e i battitori a semicerchio nella parte inferiore della braccata. Armate le poste, il capocaccia ne dà avviso sonando la trombetta: risponde il capo de' bracchieri sonando il corno (la corna). A questo segnale si movono tutti gli uomini; poi si sciolgono i cani più sicuri, ossia quelli che battendo solo il cinghiale danno avviso certo della sua presenza con l'abbaio. Se qualcuno di questi cani segna,ossia, abbaiando a fermo, avvisa d'aver trovato il cinghiale nella lestra, i canattieri sciolgono la muta, e principia lo strepito per farlo levare. Quando il cinghiale è levato, tutta l'azione de' canattieri e dei battitori si svolge a impedirgli di uscire da la braccata. Se accenna a sfiancare si ordinano a cordone e con spari, con urli, con percosse si studiano di non farlo uscire. Corrono avvisi Attenti che torna addietro, Attenti che scordona, Attenti a le poste.Terminato tutto si Chiude la braccata.
Bracchieri
(CINGHIALE) gli uomini armati e a cavallo, i quali hanno l'ufficio d'incitare, aiutare i cani nella cerca e nell'inseguimento del cinghiale e nella lotta con esso. ‑ § Dirigere i bracchieri:uno degli uffici del capocaccia.
Cacciarella
(CINGHIALE) a Roma e in parte della Maremma è la caccia al cinghiale con lo schioppo, i cani, gli scaccia e i cacciatori a le poste, ossia quella che in Toscana, secondo il Niccolini, si vuol chiamare Braccata. ‑ Noto che questo diminutivo specifica l'italianissimo Caccia; e perciò mi sembra molto proprio: giacché significa la modesta caccia al cinghiale in contrapposizione con le grandiose cacce dei principi e gran signori. Essendo dunque venute meno coteste cacce sfarzose, il vocabolo più adatto a rendere il concetto delle cacce popolari odierne dovrebb'essere questo. Tanto più che il Braccata niccoliniano è, e rimarrà sempre, ambiguo per la sua derivazione e il suo significato grammaticale vero e multiplo. Auguro che i nuovi lessicografi scelgano tra i due termini, e giudichino.
Cacciatori
(CINGHIALE) gli uomini armati darmi da fuoco, i quali appostati attendono che il cinghiale venga a passar loro a tira per sparargli.
Canaio
(CINGHIALE) nella lingua propria è solo colui che custodisce o alleva cani. Nota. In Maremma, per la caccia al cinghiale, troviamo questa voce con un significato speciale, quello dei partecipanti alla braccata, intervenendoci con cani e che poi aiutano e assistono facendo anche da battitori. È dunque parola impropria, sì, ma necessaria a designare un ufficio specifico di quella caccia. Su la quale convien notare, che a differenza della caccerella romanesca conserva un diritto di partecipanza alla spartizione della preda in quanto ciascuno degl'intervenuti vi prende parte coi mezzi, di cui dispone, e che apporta. Onde Canaio assume qui il significato speciale di compagno partecipante col cane. Il quale ufficio rispetto a quelli ben determinati di altre cacce, non del tutto in comune, rimane una cosa ibrida, e perciò non trova accettazione nella lingua nazionale.
Cane da braccata
(CINGHIALE) è il cane da cinghiale, che anche dicesi Cinghialaio. Ora dicesi che ogni cane è bono a questa caccia: ma si è ben lontani dalla verità credendolo. Il vero è che uno degli scrittori ultimi del Seicento avvisava già che il cinghiale rovina i cani, e che nessun signore di giudizio, che avesse cani di valore avrebbe potuto portarli a un tal macello. Il che significa che allora i cinghiali non erano ancora ridotti a pochi e non poderosi, quali sono i nostri. Se oggi ogni cane vale per questa caccia, ciò accade perché lo schioppo, l'agricoltura, il diboscamento hanno abbreviata di anni ed anni la vita di questo animale, e per conseguenza la sua piena vigoria, le sue astuzie e la sua ferocia. Il cinghiale può campare fin verso i trent'anni: ora io vorrei sapere, quanti se ne uccidono, che giungano agli otto. Morale: a cinghiali da poco, cani da meno (v. Mute da braccata).
Canizza
(CINGHIALE) lo sguattire dei cani uniti dietro la fiera che si è levata in caccia. § Partire a canizza dicesi dei cani che partono tutti insieme all'inseguimento. § La canizza s'appressa, si allontana, si perde, riprende:dicesi dell'udir avvicinarsi i cani sguattendo, o allontanarsi, o perdersi, o rinnovare i segni vocali, che han ritrovato di nuovo e posta in caccia la fiera perduta.
Capocaccia
(CINGHIALE) il cacciatore dal quale dipende 1'ordinamento, la preparazione, lo svolgimento e la direzione di una caccia.
Cinghiala
(CINGHIALE) la femmina del cinghiale, detto molto genericamente. ‑ Perciò le si sottintende sempre Porca, e si usa forse più figuratamente, che propriamente. Diminutivo Cinghialetta e la più piccina Cinghialina.
Cinghialaio
(CINGHIALE) rif. a uomo significa tanto abile cacciatore o colpitore di cinghiali; quanto conoscitore dei costumi e dei modi di far la caccia a questa fiera.
Cinghiale
(CINGHIALE) il porco selvatico, o, come dicevano i vecchi, il porco cinghiale, per distinguerlo dai domestici e dai macchiaioli. «Cinghiale» è corruzione dell'appellativo latino singularis, il quale significa che sta o vive solo. I Greci stessi lo chiamavano «Moniòs» il solo. La stessa voce Sanglier francesederiva come «cinghiale» da singularis latino. Perciò si reputa preferibile la voce italiana Cinghiale ala toscana «Cignale» più disforme da la latina. Vive dai 25 ai 30 anni. A1 sesto anno è sviluppato del tutto. I figli rimangono con la madre, o poco se ne allontanano, fin oltre l'anno. Il maschio ferito resta muto sempre; la femmina stride. ‑ Accanato: inseguito e cacciato dai cani; ‑ accorato: colpito al cuore; ‑ centarolo: che raggiunge le cento libbre (Maremma); ‑ colpito:tocco da la schioppettata; ‑ fatto stellino: ferito in mezzo a la fronte; ‑ freddato: ucciso sul colpo;‑ imbuzzato e sbuzzato: colpito nello stomaco o nel ventre; ‑ impanciato: colpito nella pancia; ‑ imporchito: ingrassato a porco; ‑ levato: che è in caccia; ‑ scarseggiato: ferito non gravemente; ‑ sopraffatto: già stremato dai cani o da le ferite; ‑ strisciato: ferito solo superficialmente specie sul dosso da la botta; ‑ vecchio: che ha più di otto anni. Chiamasi anche Solingone; ‑ di sei anni: pienamente sviluppato (v. Porco); ‑ di otto anni (v. Vecchio).
Colpo di grazia
(CINGHIALE) così chiamasi la schioppettata o anche il colpo ad arma bianca, col quale vien finito d'ammazzare l'animale caduto ma non ancora morto. ‑ «In Maremma è ammessa come colpo di grazia la schioppettata in Sardegna si usa un colpo di coltello da caccia dato tenendo con una mano il cinghiale ferito per una gamba».
Conta
(CINGHIALE) voce senese e maremmana, usata assolutamente e nel modo Far la conta,che nell'uso venatico vale anche assegnare le poste di caccia a sorte, non a scelta arbitraria, diventando così sinonimo di Fare al tocco.Dunque Far la conta ha un significato, e Far il conto ne ha un altro. Perciò crediamo che la Conta in quest'accezione debba essere accettato. Ma non è registrato né da la Crusca né dal Tommaseo: solo il Panzini lo accetta, e fa bene.
Cordone
(CINGHIALE) 1'ordinarsi dei braccaioli a fila da quella parte che preclude al cinghiale di uscire dalla braccata. ‑ È termine comune alla caccia e a la milizia. § Fare il cordone:disporsi nell'ordinanza sudetta per parare il cinghiale e spingerlo a le poste.
Cornare
(CINGHIALE) sonare il corno, come avviso ai cacciatori della caccia che si farà. § Sonare il corno per tutti i segni che si danno durante una cacciata.
Cornatore
(CINGHIALE) quello che suona il corno nella caccia.
Corno (in Maremma Corna)
(CINGHIALE) 1'istrumento a fiato che si usava, e si usa, nelle cacce a le fiere, sia come segnale e avviso, sia come incitamento ai cani.
Credenza
(CINGHIALE) nel modo In credenza,riferito a cane o cani, significa Ingannati da una finzione della fiera o dell'animale che inseguono. Es. «I cani saltano nel campo in credenza», perché il cinghiale aveva finto di fuggire per quella via. § Dar credenza,dicesi delle fiere o altri animali, i quali con un'astuzia lascino credere ai cani di fuggire per una parte, mentre fuggono per una altra.
Dare il cambio
(CINGHIALE) il cercar che fanno le fiere cacciate di distrarre da sé l'inseguimento e rivolgerlo verso un'altra ancor fresca, che suscitano dal suo covo. ‑ È un istinto proprio anche delle lepri; e va considerata una delle difese ferine, da cui ci vien dimostrata una specie di solidarietà pietosa anche tra i così detti irragionevoli.
Dare la fugata
(CINGHIALE) è modo maremmano che significa l'assalto impetuoso, col quale il cinghiale impancato si slancia contro un cane per azzannarlo, poi ritorna a pararsi le coscie contro un tronco o uno scoglio. Fugata è forma locale per Fogata; ma ha il suo valore anche grammaticale in quanto conferma la derivazione di Fogata da fuga latino. Dunque il modo italiano corretto è Dare la fogata; ed è generico in quanto dicesi anche del levriero, che assalta la lepre nel corso, come anche degli uccelli predatori che si lanciano contro gli altri per ghermirli.
Darsi a vista
(CINGHIALE) è il mostrarsi che fa la fiera ai cani per attrarli lontano dai piccoli, o per ingannare.
Difesa e difese
(CINGHIALE) pel significato di q. voce (v. generiche). Qui si parla solo delle difese che può far l'uomo contro il cinghiale. Sono due principali il silenzio assoluto, se è appostato; lo schiacciarsi a terra sdraiato quanto più è possibile, se il porco aggredisce ad arma vuota.
Dissipare i cani
(CINGHIALE) il fatto del cinghiale che, tenendo testa ai cani, li uccida ferocemente a zannate.
Fila
(CINGHIALE) la disposizione de' braccaioli a fila. ‑ Li chiamavano anche Filanti (v. Dati).
Fiutare il vento
(CINGHIALE) è l'atto che fanno le fiere cacciate alzando il naso e fiutando, per aventare, se la via che intendon fare è libera.
Fóro
(CINGHIALE) buco, apertura, per cui possan passare uomini o animali. «C'è un foro nella siepe». § Riferito a un animale determinato indica Il varco fatto da esso per passarci usualmente ne' suoi giri.
Frendire e anche Fréndere
(CINGHIALE) sono due latinismi, che trovansi usati a significare la voce emessa dal cinghiale nell'ira. ‑ Il verbo latino è Frèndere, frendui, frensum, che significa fremere coi denti. Ora la nostra lingua manca di troppe voci indicanti il verso o i suoni, che emettono gli animali; e perciò converrà decidersi ad accettarne una piuttosto che rimaner privi del termine necessario. I toscani hanno Strise per Stridè; ma lo stridere delcinghiale non è voce d'ira, è lamento. Il Tommaseo, tenendo forse conto che il Varchi, fin da' suoi tempi, aveva lamentato che la nostra lingua mancava di molte di queste parole in confronto della latina, ha accettato Frèndere, sia pur antiquato, perché significa proprio «Fremere e digrignar i denti per rabbia». Ed io lo segno perché penso che una moneta d'oro, sia pur fuori di corso, ha pur un valore; e che il non averla, lascia la tasca vuota. Chi non gli piace, ne suggerisca una migliore.
Giravolta
(CINGHIALE) il girare attorno che fanno certe fiere, come il cinghiale, senza uscire da una braccata. «Il cinghiale, dopo aver fatte molte giravolte» (Niccolini).
Grattarsi
(CINGHIALE) dicesi del cinghiale e di fiere, armate di corna come il cervo, le quali sieno use di fare quest'atto contro qualche pianta o pietra per nettarsi o per aguzzarci le loro armi.
Grattatoio
(CINGHIALE) la pianta o la pietra, dove i cinghiali e i cervi vanno ad aguzzarsi o ripulirsi i primi le zanne, i secondi le corna. (v. Grattarsi). Il Davanzati Colt. tosc. a Castagno usa meno propriamente Stropicciarsi e Stropicciatura.
Grufare e Grufolare
(CINGHIALE) scavare col grifo il terreno per cercarvi mangime. ‑ È proprio dei suini.
Grufatura
(CINGHIALE) il terreno scavato col grifo dai cinghiali nel cercar cibo, il quale dà indizio della loro presenza in un luogo. Esempio. «La grufatura del cinghiale è fatta in linea retta; quella del porco, per tutti i versi».
Grugnire
(CINGHIALE) la voce del cinghiale. È da notarsi che il cinghiale, oltre alla voce generica grugnire, propria dei suini Soffia, Sciala e Stride. Ma stride solo la femmina quando è ferita: il maschio rimane muto. Grugnito è il nom. verb.
Grugnito
(CINGHIALE) la voce del porco sia esso domestico o selvatico Segn. Pred. «Muggiti di tori, sibili di serpenti, grugniti di cinghiali» . E così il verbo grugnire. Dal latino grunnire e grunnitus.
Impancarsi
(CINGHIALE) dicesi del cinghiale in caccia, che, trovato un luogo adatto a guardargli le parti deretane, ve le appoggia, e fa fronte ai cani. ‑ II Tanara dice: «Il cinghiale teme e si para d'essere addentato nelle coscie; e si ferma, quando può trovare qualche riparo a questo».
Impennarsi
(CINGHIALE) detto di cinghiale è sinonimo d'inalberarsi,ossia indica l'alzarsi ch'esso fa sui piedi posteriori per prender lo slancio ad assalire. ‑ P. p. Impennato.I diz. citano esempi di Santapaulina Arte del cavallo, L. 22. «L'impennata è quando il cavallo si leva dritto reggendosi tutto su i piedi [posteriori]». ‑ Senofonte descrive l'impennarsi del cinghiale insegnando il modo di difendersene con lo spiedo; ma ammonisce che, fallendo il colpo, si corre pericolo di morte.
Impostare
(CINGHIALE) condurre e porre i cacciatori a le poste che gli spettano. Es. «Il capocaccia imposta i cacciatori secondo l'onore, che gli si vuol fare, secondo la loro abilità venatoria o secondo la sorte della conta». § Impostarsi: entrare nella posta che vi spetta. Es. «Due non si sono ancora impostati».
Impuntarsi
(CINGHIALE) è il fatto del cinghiale, che avendo il vento favorevole aventa le poste, e perciò invece che passar loro a tiro, si ferma, e cambia rotta.
Insoglio
(CINGHIALE) il luogo acquitrinoso o pantanoso, dove va a grufolare o voltolarsi il cinghiale. Latino Volutabrum.Lo fan derivare dal lat. suillus = porcino, attraverso al francese souille. Ma nei nostri dialetti emiliani vive la parola soj, che gli è tanto più vicina anche di forma. E soj significa appunto acqua sudicia, o luogo di acqua pantanosa. Volutabro,in italiano, è voce poetica.
Insorgnirsi e Insorgnito,
(CINGHIALE) dicesi del cinghiale allestrato, il quale sentendosi sicuro nel macchione impenetrabile ai cani, li lascia abbaiare, e non si move sottraendosi così ai pericoli della fuga in caccia. Credo che la parola debba ricollegarsi a l'altro termine montanino toscano Sògnoro = addormentato, che fa il nesci, o non intende. Oppure a sornione e susornione,che tiene in sé i suoi pensieri, ossia, attende immobile il momento opportuno per sottrarsi furtivamente fingendo di non esserci.
Lestra
(CINGHIALE) il covo e nascondiglio del cinghiale. § Tirare a la lestra: tirare al cinghiale nel covo. Credo che sia la forma maremmana derivata da lustra ‑orum latino, nascondiglio di fiere. Questo latinismo usato anche dai nostri autori è ignoto a l'uso. Perciò può reputarsi che il vocabolo maremmano e toscano lestra sia tanto più da accettarsi in quanto è non solo di origine nostrale antichissima, ma necessario a denominare una cosa, che altrimenti non avrebbe vocabolo proprio (v. Allestrure).
Levarsi
(CINGHIALE) dicesi anche del cinghiaie; e significa sorgere da giacere nella lestra e uscirne in fuga o in caccia. § Cinghiale levato. I Toscani dicono anche Stolzare, e chiamano l'atto Stolzo. Perciò anche il modo A lo stolzo = all'atto del levarsi. Credo che debbano riportarsi a una forma del basso latino Extollatio, che sarebbe la nostra levata, o balzar fuori. Nota. Il cinghiale può levarsi in due modi o dandosi in caccia, o cercando di sottrarsi non visto ai cani e ai cacciatori. Il primo si definisce Levato o In caccia; il secondo Scappare silenziosamente,se sfugge ai cani senza farsi sentire; oppure «Sottrarsi alla volpina» se, oltre alla fuga silenziosa, esso ha 1'astuzia di scomparire per una via nascosta.
Macchione
(CINGHIALE) quella parte del bosco più forte e intricata, dove per solito si allestra il cinghiale. Altri punti preferiti il Marrucheto, i Roveti.
Marrucheto
(CINGHIALE) macchia o luogo della macchia, fitto di marruche.
Muta e Mute da Braccata
(CINGHIALE) (v. Muta, a Cane). Per quanto riguarda la storia di questa caccia, va notato che ancora nel sec. XVII si usavano tre specie di cani così divisi: dieci segugi, dieci levrieri e parecchi cani da presa (li chiamavano cani grossi) ossia mastini e còrsi. (Tanara). I segugi servivano a scovarlo e porlo in caccia; i levrieri a tormentarlo, addentandolo alle coscie, e perciò anche a stancarlo; i cani grossi a fermarlo.
Padrone della caccia
(CINGHIALE) la persona nel cui luogo si fa la caccia, o quello che la dà per inviti.
Paglieto
(CINGHIALE) luogo della palude fitto di paglie grandi; e può essere anche nelle macchie acquitrinose, dove si caccia il cinghiale.
Parare il cinghiale
(CINGHIALE) impedirgli di uscire dalla braccata per mandarlo a le poste. ‑ È ufficio dei braccaioli e dei bracchieri.
Passare a
(CINGHIALE) [il cinghiale] vale Passare sotto il tiro di quel tal cacciatore o di quella tal posta. È sinonimo di Venire a «Per solito i cinghiali migliori passano alle sbercie».
Passata
(CINGHIALE) il luogo dal quale apparisce che c'è passato il cinghiale (v. generiche).
Pastura
(CINGHIALE) lo sterco lasciato dal cinghiale e da le fiere in genere. Dicesi anche Segno.
Porca
(CINGHIALE) la cinghiala, perché in lingua di caccia sottintende femmina del porco selvatico.
Porcastro
(CINGHIALE) cinghiale che ha compiuto l'anno.
Porcastrone
(CINGHIALE) quello che sta tra il porcastro e il verro, ossia si avvicina ai due anni.
Porchetto
(CINGHIALE) il, cinghiale che non ha finito l'anno. ‑ Cinghialino è diminutivo generico che designa i piccoli piccoli.
Porco
(CINGHIALE) si usa accompagnato da l'articolo il, e gli si sottintendeselvatico, come alla voce femminile corrispondente. § Porco di sei anni: che ha raggiunto il suo pieno sviluppo.
Poste
(CINGHIALE) così i posti dove si collocano i cacciatori ad attendere il cinghiale in caccia, come i cacciatori stessi. § Prima posta:quella dove è più facile che ci passi il cinghiale, e che vien assegnata al cacciatore migliore o a quello a cui vuol farsi più onore. § Posta chiusa:quella che non ha uscita dietro. § Posta morta:quella da cui necessariamente deve passare la fiera. § Retroposta: quella collocata dietro le altre, perché il cacciatore che ci si trova possa uccidere il cinghiale ferito, ma non fermato da le poste che gli stanno innanzi. In Maremma dicono anche Controposta.§ Andare il cinghiale alle poste:non deviare, non scordonare, non sottrarsi il cinghiale cacciato, ma fuggire per la via che lo conduce sotto i tiri dei cacciatori appostati. § Assegnare le poste: distribuirle ai cacciatori, secondo il conto che si fa di essi, o secondo la sorte della Conta (vedi q. v.). § Attenti a le poste:è il grido con cui il capocaccia o i bracchieri avvisano le poste che il cinghiale è avviato verso di esse. § Mettere le poste: il condurre che fa il capocaccia i singoli cacciatori a la posta che gli spetta. § Richiamare le poste:avvisarle con la voce o col suono che la caccia è finita.
Presentarsi
(CINGHIALE) dicesi del cinghiale che si mostra ai cacciatori. Si presenta solo e in compagnia,ossia con altri porci.
Raccanata
(CINGHIALE) credo che in questa forma, la quale è maremmana, il vocabolo sia dialettale, e corrisponda o possa corrispondere al reiterativo nostro riaccanata verbale di riaccanare da accanare. Comunque sia, in Toscana la voce significa così Il riprendere che fanno i cani l'inseguimento e l'assalto alla fiera, come l'immetterli ad essa di nuovo.
Radunata
(CINGHIALE) il raccogliersi mattutino dei cacciatori che voglion prender parte a una caccia al cinghiale. Convengono al suono del corno [in Maremma dicono la Corna]. Onde si dice § Sonare a radunata e anche § Venire o Andare a radunata per convenire al luogo dove si fa e suona la caccia.
Rimanere in braccata
(CINGHIALE) dicesi del cinghiale che non esce dal luogo dove avviene la caccia. § Dicesi pure dei cani (v. Scordonare).
Roteare
(CINGHIALE) detto di cinghiale che serrato dai cani, si volge in giro azzannandoli.
Rotta del cinghiale
(CINGHIALE) il corso rumoroso che fa il cinghiale in caccia, dirompendo rami e sterpi, forando cespugli, sfondando ogni ostacolo. § Anche i segni rovinosi da lui lasciati passando.
Roveto
(CINGHIALE) parte della macchia o anche macchia di róvi.
Scaccia
(CINGHIALE) n. m. Lo Scaccia e gli Scaccia, indeclinabile: Gli uomini che nelle cacce hanno la mansione di scacciare gli animali, perché vadano a passar sotto il tiro dei cacciatori, o dieno nelle reti. È voce generica e meno locale che Scaccioni.
Scagnare
(CINGHIALE) è la denominazione che si dà all'abbaiare con cui il cane segna di aver levata la fiera.
Scagno
(CINGHIALE) la voce con la quale il cane si lancia dietro la fiera, che ha levata.
Scanare
(CINGHIALE) il levarsi da la lestra e fuggir del cinghiale dinanzi ai cani: quasi sottrarsi ai cani. Manca ai vocabolari, ma è nell'uso, ed in parte è giustificato da l'altra voce Accanare.
Scappata
(CINGHIALE) nel sign. venatico può però e deve avere anche 1'accezione di Quella difesa istintiva, che ogni fiera si prepara accovandosi in modo da aver sempre dinanzi una via, per cui lanciarsi quando sia sorpresa. La lepre ad es. se si nasconde entro un roveto, avrà sempre davanti a sé nel covo un foro tondo, che le permetta di schizzar fuori per esso sopra un terreno pulito. Se si accova a lo scoperto, avrà dinanzi almeno un sentierolo sodo da raggiungere con lo schizzo. Detto di uccelli ha lo stesso significato. Convien però tener conto che le vie degli uccelli sono nell'aria e non in terra, ma esse pure sono determinate. Perciò l'esperienza insegna che certi uccelli scappando tengon sempre la parte esposta al sole o a la luce; altri quella dell'ombra. Il saper questo è necessario sia pel cacciatore come per l'uccellatore; al primo giova a postarsi bene pel tiro, al secondo per dissimulare certe reti ombreggiandole.
Scarseggiàre
(CINGHIALE)
un cinghiale sparandogli: Ferirlo, ma leggermente. È voce del tutto toscana; e, usata in significato transitivo «l'ho scarseggiato» non in regola con la grammatica. Ma... ha pure una sua vivacità.
Scialare
(CINGHIALE) detto di cinghiale significa il respirar forte ch'esso fa riprendendo fiato. ‑ Il Tommaseo lo deriva giustamente da esalare (lat. exhalo). È voce senese e maremmana. Cfr. Soffio.
Sciogliere
(CINGHIALE) detto così assolutamente sottintende «i cani» .Ed è il principio vero della caccia.
Sciolta
(CINGHIALE) sottintende «dei cani» esignifica L'atto dello scioglierli per la cerca. § Di prima sciolta:A1 principiare della caccia. E anche nella prima fase della caccia; la quale termina con la cattura o 1'uccisione delle fiere levate, oppure con il loro sottrarsi ai cacciatori. § Di seconda, Di terza sciolta:nella seconda o terza fase della caccia. E così di seguito.
Scordonare
(CINGHIALE) è il fatto del cinghiale, che volendo sottrarsi alle poste, fugge dalla braccata traforando il cordone dei braccatoli.
Scorrere le poste
(CINGHIALE) è il fatto del cinghiale, che, avendo sventate le poste, invece che correre contro loro, fugge scorrendo in linea parallela a la disposizione di esse, senza forarle.
Segno
(CINGHIALE) la pastura ossia lo sterco lasciato dal cinghiale. ‑ È voce generica per molte fiere.
Sfagliare
(CINGHIALE) balzare improvvisamente. Dicesi di quadrupedi e uccelli quando, con balzo improvviso, cambian rotta, o perché s'accorgon del cacciatore, o per paura della schioppettata.
Sfaglio
(CINGHIALE) n. m. Balzo improvviso dei quadrupedi. Riferito a cinghiale, contro cui si è sparato, indica il balzo che fa quand'è colpito non solo, ma anche le impronte violente ch'esso lascia sul terreno in quest'atto.
Sfondare le poste
(CINGHIALE) il fatto del cinghiale che con l'impeto, di cui è capace, sfonda la linea delle poste senza che i cacciatori possan tirargli. Dicesi anche Traversar le poste di sfondata.
Silenzio
(CINGHIALE) (v. generiche).
Soffio
(CINGHIALE) s. m. Emissione violenta e forte di fiato, che fanno i porci in genere, e i cinghiali in ispecie, forse per liberarsi le canne nasali a sentir meglio, o i polmoni da l'affanno di una corsa.
Soffione
(CINGHIALE) razzo morto, che i bracchieri gettavano ne' macchioni, dove il cinghiale stava fermo per scacciarlo. Il Tanara «Il soffione va prima serpendo, come fanno i razzi, e soffiando un pezzo; poi scoppia con rumore a guisa di moschetto».
Solingo
(CINGHIALE) si usa a specificare il cinghiale che, giunto al suo pieno sviluppo vive solo. E non c'è alcuna ragione di ripudiare questa parola con la pedantesca ragione, che cinghiale significa già porco selvatico assolato. Se i romani d'oggi dicono Solengo,se i lucani usano Solarino, se i greci antichi dicevano Moniós, non par giusto che proprio noi italiani crediamo di errare per l'uso di una designazione più esatta. Gli spagnoli stessi ci regalarono il loro cinghiale Verdadero,ossia vero,che fu di moda per secoli a significare la stessa cosa. Ora Solingo è una bellissima parola che dice tutto, e perciò deve essere usata e accettata nei lessici non pedanti. Siccome poi questo assolarsi del cinghiale è un fatto naturale dipendente dall'età, che porta alla perfezione dello sviluppo fisico, e perciò anche della potenza sessuale; la parola Solingo ha anche l'accrescitivo Solingone e il sinonimo. Verro che vale «porco atto a generare». E «Verro» in questo significato risale al latino.
Solingone
(CINGHIALE) il cinghiale vecchio oltre gli otto anni, e perciò già solingo da parecchio tempo. Questo accrescitivo è usato in Maremma, specie nel Grossetano e nel Romano. Lo noto perciò quale voce da accettarsi.
Stolzare
(CINGHIALE) è voce dialettale toscana e maremmana, la quale vuol significare il levarsi impetuoso delle fiere grosse
(CINGH iale, cervidi, capri). Dal verbo nasce anche il nome Stolzo e da questo il modo Allo stolzo, che vale nel momento che la fiera balza fuori dal covo. Potrebbe credersi che derivi dal nome medievale latino Extollatio (?).
Stridere
(CINGHIALE) è il lamento che fa la cinghiala ferita. Il maschio anche ferito resta muto.
Strisciare
(CINGHIALE) fratello di scarseggiare su cui ha il vantaggio di essere transitivo e perciò giustificabile. «L'ha strisciato per tutta la groppa». E avrebbe anche un diminutivo in Frisare, che vale «strisciare leggermente».
Traccia
(CINGHIALE) riferito a cinghiale, è detto anche per andatura, e indica il passo ch'esso teneva nel camminare. Perciò Traccia lunga e Traccia corta. E così pure Traccia a unghia chiusa e Traccia a orma aperta (v. a Cane).
Traversare di sfondata le poste
(CINGHIALE) sinonimo di Sfondare le poste,.
Troia
(CINGHIALE) la porca, quando ha circa due anni, e diventa perciò atta a figliare, o ha già figliato.
Troiata
(CINGHIALE) il branchetto dei cinghialini, dei porchetta e porcastri con la madre.
Venire a
(CINGHIALE) il cinghiale, significa venire a tiro del cacciatore che occupa quella tal posta. «Il primo cinghiale è venuto a me, il terzo a mio nipote» . Ed è sinonimo di Passare a § Venire al cacciatore: È usato per dar l'assalto al cacciatore.
Venire a radunata
(CINGHIALE) dicesi dei cacciatori che, risaputo di una caccia da farsi, ci vengono la mattina.
Vento bono
(CINGHIALE) in questa caccia è quello che soffia in faccia alle poste e dietro al cinghiale cacciato contro di esse. Ciò perché col vento dietro la fiera non può aventare i cacciatori. § Vento cattivo: l'opposto.
Verro
(CINGHIALE) il cinghiale che ha raggiunto il suo pieno sviluppo, ed è già atto a vivere indipendente e a montare; il che avviene a due anni. § Verro brinato: il cinghiale di pura razza selvatica non incrociato col porco di macchia; il quale in Maremma vien detto Verro nero di poca zanna.§ Verro nero di poca zanna:l'animale nato da un incrocio tra porco domestico e cinghiale, quando vive inselvatichito.
Vie
(CINGHIALE) i cammini che il cinghiale è solito tenere quando si muove.
Voci
(CINGHIALE) nome dato a quei braccaioli, i quali hanno l'ufficio di scacciare il cinghiale o altre fiere specie con i gridi, lo strepito, le sassate. Volpina: nei modi Andarsene, Sottrarsi, Svignarsela, Venirea la volpina,i quali tutti denominano il fatto del cinghiale, che senza i cani dietro, e a la chetichella, tenta di fuggire da la cacciata.
Voltolarsi
(CINGHIALE) il costume del cinghiale di svoltolarei entro il fango o la terra acquitrinosa. E si aggiunge nel brago.Il luogo dove si svoltola dicesi Insoglio (v, q, v.). Volutabro è voce del tutto letteraria.
Zanne
(CINGHIALE) i denti inferiori sporgenti lunghi e affilati dalla bocca, coi quali offende e si difende. I due superiori corrispondenti alle zanne sono chiamati Affilatori,perché servono appunto a mantener affilate le zanne.

 


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